Il rallentamento ha toccato il fondo?
Si è interrotta la fase di decelerazione del commercio mondiale? Che cosa ci dice l’indicatore anticipatore WTOI
Pubblicato da Luigi Bidoia. .
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La scorsa settimana l’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) ha pubblicato l’aggiornamento di maggio 2019 del World Trade Outlook Indicator. Tale indicatore è ottenuto dalla combinazione di diverse misure economiche che storicamente si sono rivelate anticipatori delle dinamiche del commercio mondiale; in particolare l'indicatore si compone di:
- gli ordini dichiarati da un campione di imprese nel mondo, relativi alle vendite sui mercati esteri;
- l'indice di trasporto aereo di merci, prodotto dall'International Air Transport Association (IATA);
- il numero di container movimentati nei principali porti internazionali in Nord America, Europa e Asia;
- il numero di automobili vendute e prodotte nel mondo;
- il numero di componenti elettroniche transitate alla dogana dei principali paesi mondiali;
- il commercio mondiale di materie prime agricole.
Nel grafico che segue viene riportato il valore dell'indicatore tra il terzo trimestre 2016 e il secondo trimestre 2019.
Se il valore dell'indice è pari a 100, il commercio mondiale si sta sviluppando ad un tasso
prossimo a quello di medio/lungo periodo. Un valore superiore a 100 indica una dinamica del commercio mondiale
superiore al trend di lungo periodo.
Il valore dell'indice di maggio (96.3), viceversa, è inferiore a 100 segnalando che la dinamica del commercio mondiale nel secondo trimestre del 2019
è, probabilmente, di quasi 4 punti percentuali inferiore a quella di medio/lungo periodo.
Poiché l'indice WTOI storicamente ha anticipato i momenti di svolta del commercio mondiale, è importante il suo confronto con i valori registrati nei trimestri precedenti. Il valore di maggio 2019 è uguale a quello della precedente elaborazione (febbraio 2019), segnalando che nei mesi più recenti non sono emerse evidenze a favore di una accelerazione o una decelerazione della dinamica del commercio mondiale di inizio anno. Poiché le stime sul primo trimestre 2019 indicano un commercio mondiale in quantità sostanzialmente stabile rispetto al corrispondente trimestre del 2018, ne deriva una dinamica del commercio mondiale senza particolari tendenze né verso la crescita né verso la diminuzione.
Il bicchiere è certamente mezzo vuoto, se si considera che il commercio mondiale nella media di questo decennio è aumentato a tassi prossimi al 4%; ma è anche mezzo pieno se si considerano i timori che hanno caratterizzato la seconda parte del 2018 circa una possibile caduta del commercio mondiale nel primo semestre 2019.
Preso atto di questa situazione, l’evoluzione nel secondo semestre sarà strettamente legata allo sviluppo della guerra commerciale che l’amministrazione Trump ha dichiarato al resto del mondo. Da questo punto di vista, le notizie più recenti non sono positive: il caso Huawei rappresenta un allargamento del conflitto in atto tra Usa e Cina, con possibili ricadute sul tasso di crescita dell’economia mondiale, già anticipate dai mercati finanziari (si veda, ad esempio, il prezzo del petrolio).