Farmaceutica: nel 1° trimestre 2019 nuovo punto di massimo dell'export Italia
Incrementi rilevanti delle vendite italiane di farmaci sui mercati vicini (Svizzera in primis, insieme a Francia, Germania e UK) ma anche lontani (Cina in particolare, oltre a USA)
Pubblicato da Marcello Antonioni. .
Export territoriale Europa Asia Sistema salute Congiuntura Export Mercati esteri Data visualization Made in Italy Congiuntura Internazionale
Accedi con il tuo account per utilizzare le funzioni stampa migliorata (pretty print) e includi articolo (embed).
Non sei ancora registrato?
registrati!
La dinamica favorevole del commercio internazionale di farmaci è continuata anche nella prima parte del 2019 ...
Il commercio mondiale di prodotti farmaceutici1 continua a mostrare una intonazione positiva, con una elevata competitività delle esportazioni italiane. Nel primo trimestre dell'anno le vendite mondiali hanno segnato un nuovo incremento vicino alle due cifre decimali nei valori destagionalizzati in euro (+9.2%), toccando un nuovo punto di massimo2.
FARMACI: evoluzione delle vendite mondiali
nei valori in euro destagionalizzati
Fonte: ExportPlanning -MarketBarometer
.. di cui hanno saputo beneficiare le vendite dall'Italia ...
Nello stesso periodo, anche le esportazioni farmaceutiche italiane hanno saputo evidenziare dinamiche accelerate (+16.3% nei valori nominali rispetto al corrispondente trimestre 2018, +9.3% nei valori destagionalizzati), consentendo anche in questo caso il raggiungimento di un nuovo massimo storico.
FARMACI: evoluzione delle vendite dall'Italia
nei valori in euro destagionalizzati
Fonte: ExportPlanning -MarketBarometer
.. con Svizzera, Francia, Germania e UK mercati europei trainanti; USA e Cina le destinazioni extra-europee più in crescita.
FARMACI: var. % tend. in euro nel 1° Trimestre 2019
delle esportazioni italiane per mercato di destinazione
Fonte: Exportpedia.it
Come documenta il grafico sopra riportato, ricavato da Exportpedia, si evidenziano diffusi contributi positivi alla crescita dell'export farmaceutico italiano nel primo trimestre 2019; in particolare si segnalano i seguenti mercati trainanti le vendite italiane di farmaci:
- Svizzera (+13.7% tendenziale in euro, portando il cumulato annuo a superare i 2.7 miliardi di euro), grazie soprattutto alle performance delle province di Milano e, soprattutto, Napoli;
- Francia (+26.9% tendenziale in euro, portando il cumulato annuo a sfiorare i 2 miliardi di euro), Germania (+18.6% teendenziale, con un nuovo massimo nei valori cumulati annui, superiore ai 2.4 miliardi di euro) e Regno Unito (addirittura +73.2%3), grazie soprattutto alle ottime performance della provincia di Frosinone;
- Stati Uniti (+60.3% tendenziale in euro, portando su base annua al nuovo record dell'export italiano settoriale, prossimo ai 3.9 miliardi di euro), con particolare menzione alle crescite registrate dalle province di Genova e La Spezia;
- Cina (+47.8% tendenziale in euro, con un cumulato annuo arrivato ad oltre 872 milioni di euro), con il ruolo di traino delle vendite dalle province di Frosinone e Catania.
Il mercato cinese conferma dinamiche di elevata crescita in atto già da tempo.
FARMACI: evoluzione delle importazioni cinesi dal mondo
nei valori in euro destagionalizzati
Fonte: ExportPlanning -MarketBarometer
Le vendite di prodotti farmaceutici in Cina stanno mostrando una elevata dinamicità ormai da diversi trimestri, come documentano i grafici qui riportati nei valori destagionalizzati in euro, confermando le opportunità di un mercato che combina l'emersione di una popolazione abbiente con una demografia sempre più anziana.
FARMACI: evoluzione delle importazioni cinesi dall'Italia
nei valori in euro destagionalizzati
Fonte: ExportPlanning -MarketBarometer
1) Si rimanda per una descrizione delle diverse merceologie ricomprese nell'analisi alla seguente
scheda.
2) Tale dinamica fa riferimento ad elaborazioni StudiaBo con riferimento ad un campione di circa 70 paesi dichiaranti, rappresentativi
di oltre l’80% dei flussi complessivi a livello mondiale.
3) Verosimilmente, la performance di forte crescita delle vendite verso il Regno Unito riflette in misura significativa un accumulo scorte attuato in vista di "Brexit" dagli operatori del settore.