I dati di fonte Ulisse, che sono in grado oltre a soffermarsi su specifici mercati sul piano merceologico di delineare le caratteristiche economiche di singoli paesi, ci indicano come la
Russia presenti un quadro Paese caratterizzato da una forte espansione
. Questo andamento è testimoniato dalla crescita del Prodotto Interno Lordo che tra il 2011 e il 2012 ha registrato una variazione in euro pari al 14,4%.
Sul versante del commercio internazionale, l
a Russia sta evidenziando una sensibile crescita della sua presenza sui mercati internazionali
, come testimoniato da una crescita delle esportazioni in euro pari all’11,9% nel 2012, per un valore pari a 451 miliardi di Euro.
Anche le importazioni di merci da parte di questa economia crescono
, raggiungendo i 252 miliardi di Euro nell’ultimo anno, ma la Russia mantiene un saldo commerciale fortemente positivo e in espansione.
I dati sulla presenza dei prodotti russi nei mercati esteri indicano la Cina e l’Olanda (grazie anche al ruolo nevralgico nei flussi logistici del porto di Rotterdam) come primi partner commerciali, paesi verso i quali le esportazioni russe hanno superato i 29 miliardi di Euro ciascuno nel 2012. Germania e Ucraina, dove la Russia esporta circa 24 miliardi di Euro di prodotti, si pongono come successivi paesi di importanza commerciale.
L’Italia è il quinto partner commerciale per l’export Russo con circa 23 miliardi di Euro.
La presenza di questo paese sui mercati internazionali è fortemente focalizzata sulle materie prime energetiche
con un valore medio esportato di oltre 182 miliardi di Euro nella media 2007-2012, pari al 13,9% del commercio mondiale. La seconda voce russa sui mercati internazionali è quella delle
materie prime industriali
e, su tutte, dei prodotti petroliferi e derivati del carbone (51 miliardi di Euro in media nel periodo 2007-2012), dell’acciaio (15 miliardi di Euro) e dei materiali ferrosi (5,8 miliardi di Euro), con questi ultimi che costituiscono il 16% dell’export mondiale.
Ma, come accennato, la Russia è in crescita anche sul versante delle importazioni e dunque meta di crescenti opportunità per le imprese italiane. Le informazioni di fonte Ulisse sull’import da parte della Russia ci indicano come questo paese sia un importante mercato di sbocco per i
mezzi di trasporto
. Il paese russo importa
mezzi di trasporto civili
(14 miliardi di Euro in media nel periodo 2007-2012), per il
trasporto merci
(4 miliardi di Euro),
macchine movimento terra
(3,4 miliardi di Euro) con un fabbisogno di prodotti testimoniato ulteriormente da indici di propensione all’import nettamente superiori rispetto ai livelli medi mondiali.
In secondo piano, il mercato russo richiede
beni alimentari intermedi
e i prodotti importati sono in particolare le
carni fresche e congelate e la frutta fresca
con 4,9 e 3,2 miliardi di Euro di import in media nel periodo tra il 2007 e il 2012. Rimanendo nel comparto agroalimentare, nell’ambito dei prodotti finiti di largo consumo la Russia esprime un fabbisogno di
latticini e bevande
che sono giunti in Russia con un valore complessivamente pari a circa 4 miliardi milioni di Euro ciascuno in media negli ultimi cinque anni.
Nel quadro dei prodotti finiti per la persona, l’economia russa rappresenta un’opportunità per le esportazioni italiane del settore dell’
abbigliamento esterno e delle calzature
con un import di circa 7 miliardi di Euro nel periodo 2007-2012. Una ulteriore indicazione di mercato riguarda il settore dei
profumi e cosmetici
, che, con valori che hanno superato i 2 miliardi di Euro, amplia la gamma dei beni che giungono in Russia dall'estero.
I primi dati del sistema Ulisse mettono in luce un profilo della Russia di forte specializzazione, sia sul piano della presenza delle imprese sui mercati esteri che dei fabbisogni di prodotto.
Sul piano delle possibilità per le imprese italiane i fabbisogni di questo mercato sono in linea con il profilo dell’industria italiana
e con l’evoluzione che negli ultimi anni ha riguardato la nostra presenza sui mercati internazionali
. La valutazione in merito alla presenza delle nostre imprese registra infatti una crescita sensibile nei mercati dove la Russia esprime maggiori potenzialità di domanda ed in particolare nei prodotti finiti per la persona, nei prodotti finiti di largo consumo e di abbigliamento (Abbigliamento esterno, calzature, cosmetici ecc.), alimentari (Frutta, ortaggi, bevande, riso, pasta ecc.) ma anche nei mezzi di trasporto (autoveicoli, macchine movimento terra, macchine agricole etc.). Esiste dunque una specularità tra la domanda e l’offerta di questi due sistemi economici che prospetta importanti opportunità di rafforzamento della presenza dell’Italia su un mercato che si sta complessivamente caratterizzando per una sensibile espansione.