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Il commercio mondiale di macchine da caffè espresso per uso domestico è cresciuto in maniera progressiva negli ultimi anni. Prendendo in esame il periodo 2008-2012 la variazione media annua dell’export mondiale è stata del 12.4% in valore e del 3.9% in unità vendute.
Nel 2012 il valore dell’export mondiale è stato di 3.9 miliardi di Euro con una crescita del 7.2% rispetto all'anno precedente. La Cina è il paese che esporta il maggior numero di macchine a livello mondiale, per un valore 1.9 miliardi di euro (+18.9% medio annuo nel periodo 2008-2012), quasi la metà del commercio mondiale. Al secondo posto si posiziona l’Italia con 428 milioni di Euro di esportazioni (+3.8% medio annuo nell'ultimo quadriennio) seguita dalla Svizzera con 303 milioni di Euro (-1.6% medio annuo nell'ultimo quadriennio) e dalla Germania con 238 milioni di Euro (+10.8% medio annuo nell'ultimo quadriennio).
Il commercio mondiale di macchine per uso domestico, dunque, si concentra nelle mani di pochi grandi esportatori tra i quali l’Italia. Nel 2012, i primi dieci paesi rappresentano il 90% dell’export mondiale in valore e il 94% in unità vendute.
Gli Stati Uniti sono il principale mercato di destinazione con una quota del 22%. Al secondo posto per import totale vi è la Germania, con una quota del 18%. Entrambi i paesi hanno aumentato le richieste negli ultimi anni, crescendo nel solo 2012 rispettivamente del 13,7% e del 4,1% in euro. Altri importatori con quote minori sono la Francia (-1,8% in euro nel 2012), Hong Kong (-12,2%) e la Russia (+67% nel solo 2012, +35.9% nella media 2008-2012).
Ad una
analisi più approfondita delle caratteristiche del commercio mondiale per fasce di prezzo
, si nota che i trend di crescita non sono uniformi in tutte le fasce ma stanno registrando, in questi ultimi anni, andamenti differenti.
Osservando il trend dal 2008 al 2012, si nota che l’export di macchine di
fascia alta
, che rappresentano il 13% del totale in valore ed esprimono un prezzo medio unitario franco fabbrica di 130 Euro, dopo una forte flessione registrata negli anni 2010 e 2011, ha ripreso a crescere (+7.4% in euro nel 2012); il trend delle macchine di
fascia media e medio alta
, che rappresentano il 36% del totale ed esprimono un prezzo medio franco fabbrica di 56 Euro, sta registrando negli ultimi anni crescite a doppia cifra (+16.3% in euro nel 2012); infine il trend delle macchine di
fascia medio bassa e bassa
(che rappresentano il 51% del totale in valore e che esprimono un prezzo medio franco fabbrica di 17 Euro) ha registrato nel 2012 solo una lieve crescita (+1.6%).
La ripartizione in fasce ci permette di analizzare quali sono i paesi che stanno beneficiando di questo trend e quali invece stanno contraendo le esportazioni.
Svizzera ed Italia rappresentano in valore il 60% del totale export di macchine di fascia alta. Su questa fascia di mercato si stanno affacciando alcuni competitor emergenti, come Hong Kong, Kazakistan e Slovenia. Questi ultimi tre paesi rappresentano ormai il 20% dell’export totale di fascia alta di prezzo.
Tra i paesi che richiedono macchine di fascia alta vi sono Germania, Russia Giappone e Stati Uniti che insieme rappresentano il 56% della domanda. Ad eccezione della Germania, la cui domanda è risultata in calo del 14,5% in euro, nel 2012 le importazioni di macchine da caffè di fascia alta sono cresciute negli altri principali paesi a tassi superiori del 40%.
All’interno della fascia media e medio alta, l’Italia è leader con il 23% dell’export mondiale in valore, seguita dalla Germania con il 16% e dalla Cina con una quota dell’11%.
I principali mercati di importazione di macchine di fascia media e medio alta sono Germania (con una quota in valore del 24% nel 2012), Australia (8%), Francia (7%) ed Austria (7%).
Nella fascia di prezzo medio bassa e bassa, l’export cinese (1.7 miliardi di euro) rappresenta il 71% del totale mondiale in valore. Il principale competitor nella fascia bassa di prezzo è la Spagna (con una quota nel 2012 del 14.3% in valore). Risultano, infine, competitori abbastanza marginali Ungheria, Panama, Emirati Arabi e Hong Kong. .
Dall’analisi congiunta per fasce di prezzo, si evince dunque che:
- l’Italia è leader della fascia alta, evidenzia segnali di perdita di competitività sulla fascia media, affollata di molti competitor a basso costo, mentre è praticamente uscita dalla fascia bassa, dove vincono le esportazioni cinesi.
- gli Stati Uniti e la Germania stanno incrementando le importazioni di macchine di fascia medio bassa e bassa, provenienti soprattutto dalla Cina;
- la Russia e il Giappone stanno aumentando le richieste di macchine di fascia alta.
Analizzando, infine, i
dati previsionali
dei valori del commercio mondiale di macchine da caffè espresso per uso domestico, si evidenzia una crescita ancora nei prossimi anni.
Nel 2013 è prevista una crescita globale del 6,7% in euro grazie ai forti incrementi di Cina (+8,2%), Italia (+9,7%) e Svizzera (+8,4%) mentre, invece, diminuiranno le vendite della Germania (-2,1%) e di Hong Kong (-11,2%).
Il trend positivo continuerà anche nel 2014 per il quale ci si attende una accelerazione del commercio mondiale di macchinette da caffè (+10.6% in valore).
Le previsioni al 2015-2016 prevedono un assestamento del trend di crescita mondiale a tassi medi annui prossimi al +11% in valore.
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