Largo Consumo Confezionato: un primo bilancio dei mercati mondiali nel 2014
Published by Marcello Antonioni. .
MENA Africa Exchange rate Siulisse Marketselection NAFTA Europe Asia Global demand Consumption pattern Foreign market analysis
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La chiusura del terzo trimestre e i primi dati di ottobre-novembre hanno consentito a StudiaBo di effettuare una pre-stima dei risultati del commercio mondiale nel 2014. Questi dati sono disponibili per 22 industrie, 220 settori e oltre 3000 prodotti nel sito Ulisse Analytics ( http://uda.studiabo.it/analytics/dwulisse/try/ ) e liberamente scaricabili a livello di industria e di totale beni. In questa breve nota ci limitiamo a commentare gli andamenti relativi ai principali mercati mondiali della industria “ Prodotti finiti di largo consumo ” ( beni alimentari confezionati, cosmesi, detergenza, tissue, sigarette, pet food, ecc. ) , sollecitando chi è interessato a sviluppare una propria analisi a livello di settore e/o prodotto.
Nel 2014 la domanda mondiale di Prodotti finiti di largo consumo è stimata aver raggiunto i 558 miliardi di euro, in aumento del +1.7% rispetto al 2013.
[caption id="attachment_4704" align="alignnone" width="606" caption="Figura 1 – Prodotti finiti di largo consumo: Principali Mercati Mondiali per valore Importazioni nel 2014 (tra parentesi le variazioni 2014/2013; fonte: SI Ulisse)"] [/caption]La Figura 1 raffigura i principali mercati per valore delle importazioni di Largo Consumo nel 2014. La graduatoria evidenzia, tipicamente, paesi ad alto reddito .
In modo particolare, gli Stati Uniti detengono il primo posto tra i paesi importatori di Prodotti finiti di largo consumo, con un valore delle importazioni che l'anno scorso ha raggiunto i 52 miliardi di euro (+0.7% rispetto al 2013). Alle loro spalle, si conferma il mercato tedesco: l'anno scorso la Germania ha importato oltre 37 miliardi di euro di Prodotti finiti di largo consumo, sostanzialmente sugli stessi valori del 2013.
Il Regno Unito , con circa 33 miliardi di euro (+1.1% rispetto all'anno precedente) si attesta al terzo posto nella graduatoria dei principali mercati mondiali per valore delle importazioni nel 2014. Le importazioni di Largo Consumo Confezionato della Francia , in calo del -0.9% nei valori, si attestano invece al quarto posto, su livelli di poco inferiori ai 28 miliardi di euro. L' Olanda figura, invece, al quinto posto in graduatoria, con un valore delle importazioni 2014 di Prodotti finiti di largo consumo prossimo ai 20 miliardi di euro. Italia e Belgio sono gli altri due paesi europei presenti nella top-10 dei paesi importatori di Largo Consumo Confezionato nel 2014, rispettivamente con 19 e 17 miliardi di euro di importazioni. Da segnalare, inoltre, Giappone (20.0 miliardi di euro) e Canada (18.6 miliardi di euro), rispettivamente al sesto e all'ottavo posto nella graduatoria per valori importati 2014.
[caption id="attachment_4706" align="alignnone" width="606" caption="Figura 2 - Prodotti finiti di largo consumo: Principali Mercati Mondiali per incrementi Importazioni nel 2014 (fonte: SI Ulisse)"] [/caption]La Figura 2 raffigura, invece, i principali mercati per incrementi delle importazioni di Largo Consumo Confezionato nel 2014. La graduatoria evidenzia essenzialmente paesi emergenti .
In modo particolare, la Cina – con quasi 2.5 miliardi di euro di aumenti nelle importazioni di Largo Consumo – è risultato di gran lunga il primo mercato per crescite 2014. Tale performance ha consentito l'anno scorso al mercato cinese di salire al nono posto assoluto (si veda di nuovo la Figura 1) nella graduatoria dei principali mercati per valore delle importazioni di questa industria. Si evidenziano, inoltre, gli aumenti sperimentati nel 2014 dalle importazioni di Prodotti finiti di largo consumo da parte – nell'ordine - di Emirati Arabi , Hong Kong, Algeria , Vietnam , Arabia Saudita , Filippine e Nigeria , con incrementi superiori al mezzo miliardo di euro, e, in misura minore, da Taiwan .
Per gli esportatori italiani di Prodotti finiti di largo consumo si segnala, pertanto, un contesto di domanda che, anche nel 2014, ha visto significativi incrementi di numerosi mercati emergenti , che si stanno affiancando ai più tradizionali mercati ad alto reddito .