Prodotti e strumenti per la salute: un primo bilancio dei mercati mondiali nel 2014
Published by Marcello Antonioni. .
MENA Siulisse Marketselection NAFTA Europe Asia Global demand Foreign market analysis
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La chiusura del terzo trimestre e i primi dati di ottobre-novembre hanno consentito a StudiaBo di effettuare una pre-stima dei risultati del commercio mondiale nel 2014. Questi dati sono disponibili per 22 industrie, 220 settori e oltre 3000 prodotti nel sito Ulisse Analytics ( http://uda.studiabo.it/analytics/dwulisse/try/ ) e liberamente scaricabili a livello di industria e di totale beni. In questa breve nota ci limitiamo a commentare gli andamenti relativi ai principali mercati mondiali della industria “ Prodotti e strumenti per la salute ” ( farmaci, siringhe, protesi e altri prodotti per la salute, strumenti e attrezzature medico e dentistici, elettromedicali, microscopi ) , sollecitando chi è interessato a sviluppare una propria analisi a livello di settore e/o prodotto.
Nel 2014 la domanda mondiale di Prodotti e strumenti per la salute è stimata essere stata pari a circa 540 miliardi di euro, in aumento del +2.9% rispetto ai valori registrati nel 2013.
[caption id="attachment_4686" align="alignnone" width="606" caption="Figura 1 – Prodotti e strumenti per la salute: Principali Mercati Mondiali per valore Importazioni nel 2014 (tra parentesi le variazioni 2014/2013; fonte: SI Ulisse)"] [/caption]Nel 2014 gli Stati Uniti , con circa 80 miliardi di euro, si sono confermati di gran lunga il principale mercato di importazioni di Prodotti e strumenti per la salute (Figura 1), con una performance di crescita del +7.1% in euro rispetto all'anno precedente. Gli USA – con 5.3 miliardi di aumenti - si sono posizionati al primo posto anche tra i principali mercati mondiali per incrementi delle importazioni nel 2014 (Figura 2).
Alle loro spalle, si conferma il mercato tedesco: l'anno scorso la Germania ha importato quasi 46 miliardi di euro di Prodotti e strumenti per la salute, in crescita di 1.5 punti percentuali rispetto all'anno precedente. Il Belgio , con circa 35 miliardi di euro (+2.1% rispetto all'anno precedente) si attesta al terzo posto nella graduatoria dei principali mercati mondiali per valore delle importazioni nel 2014.
Il Regno Unito , invece, con un incremento di 4.2 miliardi di euro (+16.4%) - secondo mercato mondiale (dopo gli USA) per aumenti nel 2014 - guadagna una posizione e sale al quarto posto nella graduatoria dei principali mercati mondiali 2014 di Prodotti e strumenti per la salute, con 30 miliardi di euro di importazioni.
La Francia figura al quinto posto in graduatoria, con un valore delle importazioni 2014 di Prodotti e strumenti per la salute di 27.7 miliardi di euro, in aumento di 1 miliardo di euro (+3.8%) rispetto al 2013.
A fronte dei cali sperimentati l'anno scorso da Olanda (-0.5% in euro rispetto al 2013) e, soprattutto, Giappone (-3.5% nei valori in euro rispetto all'anno precedente), si segnalano, invece, i significativi incrementi sperimentati dalle importazioni di Prodotti e strumenti per la salute di Cina (+1.8 miliardi di euro) e Svizzera (+1.2 miliardi di euro), rispettivamente al terzo e quarto posto tra i mercati mondiali per aumenti assoluti 2014 e ottavo e decimo mercato per valore complessivo dei flussi.
Vanno, infine, evidenziati i progressi messi a segno dalle importazioni di Prodotti e strumenti per la salute da parte di Repubblica Ceca (+0.6 miliardi di euro), Algeria (+0.5 miliardi di euro) ed Emirati Arabi (+0.4 miliardi di euro), rispettivamente al 8°, 9° e 10° nella graduatoria dei principali mercati mondiali per incrementi 2014.
[caption id="attachment_4690" align="alignnone" width="606" caption="Figura 2 - Prodotti e strumenti per la salute: Principali Mercati Mondiali per incrementi Importazioni nel 2014 (fonte: SI Ulisse)"] [/caption]Per gli esportatori italiani di Prodotti e strumenti per la salute si segnala, pertanto, un contesto di domanda che ha visto nel 2014 la la dinamicità di mercati tradizionali (Stati Uniti e Regno Unito su tutti) e il contestuale rafforzamento di mercati emergenti (quali Cina, Repubblica Ceca, Algeria ed Emirati Arabi.