Il commercio europeo ed italiano di rame: evoluzione storica e prospettive (parte 3)
Published by Luca Surace. .
Prezzi Commodity
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Andamento prezzi
Nei due articoli precedenti abbiamo ripercorso l'evoluzione storica del commercio europeo ed italiano di rame negli ultimi 15 anni, mostrando come le importazioni italiane presentino alcune importanti differenze rispetto all'aggregato europeo, sia in termini di trend in atto che di provenienza delle importazioni.
In quest'articolo ci concentreremo sull'evoluzione storica e prospettica del prezzo del rame 1 , cercando di capire che cosa è ragionevole aspettarsi nel 2017 alla luce dei dati di consuntivo 2016.
(Fonte: Sistema Informativo Ulisse, LME)
Il Grafico 1 mostra tre serie storiche annuali:
- il prezzo medio delle importazioni italiane di rame;
- il prezzo medio delle importazioni UE28 di rame;
- la quotazione finanziaria spot di fonte London Metal Exchange.
Innanzitutto notiamo subito come le tre serie siano perfettamente sovrapponibili: ciò conferma che il prodotto analizzato è una commodity nel pieno senso economico del termine, ovvero un prodotto che, per natura, non è differenziabile nelle sue caratteristiche e, quindi, neanche nel prezzo.
Il grafico inoltre suggerisce chiaramente che è in atto un trend negativo: dopo aver raggiunto la quotazione massima di 6500 €/Ton nel 2011, ha preso avvio una fase di riduzione del prezzo del rame, che ha portato al valore odierno di circa 4300 €/Ton. In una prospettiva storica ci troviamo comunque su quotazioni decisamente alte: rispetto al prezzo medio registrato nel 2000 il prezzo odierno è maggiore di circa il
+115% (+170% rispetto al 2003).
(Fonte: Sistema Informativo Ulisse)
(Fonte: Sistema Informativo Ulisse)
Osservando la congiuntura delle importazioni italiane ed europee, riportata nei Grafici 2 e 3, è possibile notare una dinamica comune: nei primi sei mesi del 2016 sia le importazioni italiane di rame che quelle europee hanno registrato un importante aumento rispetto al semestre precedente, dell'ordine rispettivamente di +17% e +26%. In entrambi i casi, tuttavia, il III trimestre dell'anno ha segnato un ritorno sui livelli precedenti.
Tale dinamica risulta ancor più interessante se si considera che anche le importazioni della Cina, pari ad oltre il doppio del totale UE28 ed ormai vero driver di prezzo di molte materie prime industriali, registrano un andamento simile: il Grafico 4 mostra come nel IV trimestre 2015 e nel I trimestre 2016 le importazioni cinesi di rame abbiano quasi raggiunto il livello senza precedenti di 1,1 milioni di tonnellate, salvo poi tornare nel II e III trimestre 2016 su livelli più bassi, coerenti con quelli registrati nella prima metà del 2015.
(Fonte: Sistema Informativo Ulisse)
Come interpretare queste dinamiche?
La rapidità con cui i volumi hanno dapprima raggiunto livelli storicamente molto alti, per poi tornare su livelli “normali” suggerisce che non si tratta di dinamiche imputabili ad un incremento della domanda quanto, piuttosto, ad acquisti guidati dalle opportunità offerte dalle basse quotazioni del metallo.
A supporto di ciò, come riporta il Grafico 5, nel II e nel III trimestre del 2016 il prezzo del rame non ha subito incrementi significativi, che invece si sarebbero puntualmente verificati in caso di segnali confortanti dal lato della domanda.
(Fonte: Sistema Informativo Ulisse)
Le previsioni formulate da StudiaBo sulla base di questo scenario, indicano inoltre che non vi sono elementi per ritenere imminente un'inversione di tendenza, pur escludendo ulteriori riduzioni. Rimangono tuttavia numerosi elementi di incertezza, sia economici che geopolitici, che potrebbero generare non poche perturbazioni sull'andamento del prezzo del rame: dopo un 2016 in cui le quotazioni non hanno subito grandi sconvolgimenti, la parola d'ordine per il 2017 è prudenza.
1 In quest'analisi si farà riferimento al codice di Nomenclatura Combinata CN740311.00 "Rame raffinato in forma di catodi e sezioni di catodi".
2 Il dato 2016 costituisce la media dei prezzi registrati nei primi tre trimestre dell'anno.