Gli inglesi brindano col Prosecco
Published by Luigi Bidoia. .
Premium price Regional export Food&Beverage Bestpractice Europe Consumption pattern Foreign market analysis
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Tra le province che possono figurare a pieno titolo tra le Top10 per i risultati ottenuti sui mercati esteri, Treviso vanta la prima posizione assoluta nel comparto del Vino e bevande. Dal 2008, ultimo anno prima della grande recessione, le esportazioni di bevande di Treviso sono più che raddoppiate, passando da 250 milioni di euro ai 580 milioni di euro del 2015. I dati pubblicati recentemente dall'Istat riguardanti le esportazioni del terzo trimestre 2016 consentono di stimare la crescita in corso ad un tasso compreso tra il 10% e il 20% (a seconda delle misure considerate), segnalando la prosecuzione della fase di espansione.
L'analisi dei paesi di destinazione delle esportazioni di Treviso mette in evidenza il successo ottenuto sul mercato inglese. Questo mercato ha avuto nell'ultimo periodo una crescita esponenziale, superando per valori sia quello americano che quello tedesco.
Esportazioni di bevande della provincia di Treviso: milioni di euro |
Come emerge dal grafico sopra riportato, negli ultimi 5 anni il mercato inglese è passato da meno di 40 milioni del 2015, agli oltre 170 dell'anno terminante nel 3° trimestre 2016. La bevanda all'origine di questo successo è il Prosecco (soprattutto Spumante) che rappresenta la quasi totalità delle esportazioni di bevande di Treviso destinate al Regno Unito. Il Consorzio di Tutela del Prosecco DOC stima che nell'anno terminante ad agosto 2016 sono state esportate dall'Italia nel Regno Unito 100 milioni di bottiglie di Prosecco Spumante DOP (denominazione d'origine protetta), prodotte la maggior parte nella provincia di Treviso, per un valore complessivo di 274 milioni di euro.
Alcuni mesi fa, il Prosecco, grazie al suo successo, è stato oggetto di attenzione politica quale esempio delle possibili modifiche degli accordi commerciali tra il Regno Unito e i paesi UE che potrebbero derivare dalla vittoria del Brexit. Il Prosecco è stato, infatti, chiamato in causa dal ministro degli esteri inglese Boris Johnson, ex sindaco di Londra e campione di Brexit, quale possibile argomento di persuasione che il governo inglese potrebbe adottare per convincere l'Italia ad appoggiare l'obiettivo di Londra di restare all’interno del mercato unico, ma fuori dall’unione doganale. Obiettivo che ha subito trovato la netta contrapposizione della Commissione Europea e di molti governi dei paesi UE.
Successivamente Johnson sembra essersi ricreduto sulla possibilità di togliere il Prosecco ai propri connazionali, visto il continuo e crescente apprezzamento che gli inglesi stanno manifestando per il vino delle colline trevisane. Il rapporto tra gli indici di interesse Google sul mercato inglese riguardanti il Prosecco e lo Champagne sta crescendo, infatti, in modo costante da più anni e nelle ultime settimane si sta avvicinando ad 1, segnalando come, all'approssimarsi delle feste di questo fine anno, l'interesse degli inglesi per il Prosecco è quasi pari a quello per sua maestà lo Champagne.
Indice di interesse Google: Prosecco verso Champagne |
Il grande successo del Prosecco nel Regno Unito suggerisce l'ipotesi che esso sia il risultato di una qualche azione strategica centralmente coordinata. Se così fosse, esso potrebbe diventare una best practice da replicare in altri mercati e forse anche per altri prodotti. Purtroppo la breve indagine svolta non consente di avvalorare questa ipotesi. Anche questo caso di successo sembra il risultato di una serie di fattori positivi che hanno interagito tra loro, senza tuttavia che esistesse una qualche forma di regia.
Tra questi fattori positivi un ruolo importante è stato svolto dall'attribuzione da parte dell'Unione Europea al Prosecco del marchio DOP di protezione della denominazione di origine e l'allargamento dell'area geografica interessata anche ad alcuni comuni friulani, consentendo un significativo aumento della produzione senza peggioramento della qualità. Dal lato specifico del mercato inglese, un ruolo non secondario ha svolto l'immagine che l'Italia gode presso gli inglesi di paese del buon gusto e del saper vivere. Immagine rafforzata dai tanti ristoranti di cucina italiana che offrono continue occasioni per assaggiare le specialità italiane. Infine, un ruolo fondamentale ha svolto l'idea di Londra che, nell'opinione di tanti produttori italiani, è, assieme a New York, la porta d'ingresso del mercato di qualità mondiale. Quest'idea, assieme alla consapevolezza delle potenzialità del proprio prodotto, ha portato molte imprese produttrici Prosecco ad investire singolarmente in campagne e iniziative di comunicazione rivolte ai consumatori londinesi e, più in generale, inglesi, con un effetto valanga positivo che ha fatto del Prosecco il vino ideale per brindare.