Continua la fase di crescita dell'export italiano di Meccanica Varia ed Affine
Nei primi tre mesi del 2017 l'export italiano di Meccanica Varia ed Affine è aumentato del +5% in euro rispetto al corrispondente periodo 2016, sostanzialmente in linea con la performance dell'insieme dei competitori UE28 (+6.3%).
Published by Marcello Antonioni. .
Slowdown Metal industry Conjuncture Industries Competitor analysis Export Foreign markets Global economic trends
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Sulla base delle pre-stime StudiaBo e disponibili
nei datamart Congiuntura UE del
Sistema Informativo Ulisse,
nei primi tre mesi del 2017 l'export italiano di Meccanica Varia ed Affine1
è aumentato del +5% in euro rispetto al corrispondente periodo 2016, sostanzialmente
in linea con la performance dell'insieme dei competitori UE28 (+6.3%).
Nel grafico sotto presentato, è possibile una disamina delle recenti performance sui mercati esteri dei diversi settori di Meccanica Varia ed Affine1 sulla base del tasso di variazione tendenziale delle esportazioni Italia e del totale paesi UE.
Meccanica Varia ed Affine: variazioni % I trimestre 2017 export Italia ed export Totale Concorrenti UE
Particolarmente positive - e più dinamiche dei concorrenti UE -
risultano le performance dell'export italiano di
F2.23-Utensili, attrezzi e stampi
(+9.1% in euro nel primo trimestre 2017, a fronte del +6.7% dell'insieme dei concorrenti UE),
F5.25-Pompe e compressori (+7.5%)
e, soprattutto,
F2.24-Estintori, pistole e macchine per spruzzare liquidi e polveri
(+17.1%, di quasi 10 punti più dinamico dell'insieme dei concorrenti UE),
F2.19-Utensili elettromeccanici
(+8.6, di circa 7 punti più dinamico della media UE),
F2.18-Bruciatori e forni (+5.1, di quasi 6 punti più dinamico della media UE)
e, non ultimi,
F2.17-Apparecchi di segnalazione (+15.5%, contro il -2.5% della media UE).
Andamenti favorevoli, in linea con la media dei concorrenti UE, vengono evidenziati
anche dalle esportazioni delle imprese italiane di
F5.21-Valvole e riduttori di pressione
(+8% tendenziale in euro),
F2.11-Apparecchi di sollevamento e movimentazione (+3%),
F5.26-Scambiatori di calore (+7.9%) e, soprattutto, da
F2.12-Cisterne, serbatoi, contenitori in metallo (+14.2%).
Performance positive - anche se meno dinamiche dei concorrenti UE –
sono registrate, infine, da
F5.23-Caldaie, turbine e motori
(+5.6% tendenziale in euro per l'export italiano, contro il +10% della media UE).
Risultati tendenziali negativi e decisamente meno favorevoli della media UE caratterizzano,
invece, l'export italiano di F2.51-Strumenti di misura
(-4% in euro, di ben 11 punti meno
dinamico dell'insieme dei concorrenti UE28) e di
F5.12-Apparecchi di regolazione automatici
(-5%, a fronte del +13.5% dell'insieme dei concorrenti UE).
Mercati trainanti e frenanti export ITALIA
Meccanica varia: principali mercati trainanti e frenanti Export ITALIA(variazioni tendenziali 1° Trimestre 2017 nei livelli e, tra parentesi, in termini percentuali)
Mercati trainanti
Nei primi tre mesi dell'anno i contributi più rilevanti alla crescita delle vendite italiane di prodotti di Meccanica Varia ed Affine sono derivati dai mercati di Russia (con un incremento dell'export italiano di circa 61 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2016, pari al +88.5%, di ben 56 punti più dinamico dell'insieme dei concorrenti UE28), Cina (in aumento tendenziale di circa 40 milioni di euro, pari al +39.6%, circa 9 punti più dinamico dei concorrenti UE28), Malesia (+36 milioni di euro, pari al +264.1%, di oltre 290 punti in più dell'insieme dei concorrenti UE28), Stati Uniti (in crescita di 26 milioni di euro, pari al +6.2%, in linea con la media dei concorrenti UE28) e Canada (+23 milioni di euro, pari al +74.6%, 76 punti in più dell'insieme dei paesi concorrenti UE28).
Mercati frenanti
I mercati più penalizzanti per l'export italiano di Meccanica Varia ed Affine nel primo trimestre dell'anno sono risultati, nell'ordine, quelli di Regno Unito (in calo di circa 29 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2016, pari al -11.2%, di oltre 13 punti meno dinamico dell'insieme dei concorrenti UE28), Polonia (in calo di oltre 24 milioni di euro, pari al -15.3%, di circa 16 punti meno dinamico della media dei competitori dell'area UE), Belgio (-19 milioni di euro, pari al -18%, di oltre 25 punti meno dinamico dei competitori UE), Algeria (-16 milioni di euro, pari ad un calo di circa 23 punti percentuali, benché sostanzialmente in linea con la performance dei competitori UE) e Olanda (-13 milioni di euro, pari ad un calo di 11.2 punti percentuali, di oltre 10 punti più penalizzante della media UE28).
1.L'analisi qui considerata fa riferimento alle seguenti industrie della classificazione prodotti Ulisse: F2 Strumenti e attrezzature per l'industria, F5 Impiantistica industriale.