Incertezza sui mercati Forex: euro-dollaro e Lira turca

.

Exchange rate Dollar Emerging markets Euro Turkish lira Exchange rates

Log in to use the pretty print function and embed function.
Aren't you signed up yet? signup!

I principali eventi valutari della settimana si concentrano su due grandi temi:

  • L’instabilità politica in Italia e la fine della sospensione dei dazi USA su acciaio e alliuminio per l’Europa ed i partner NAFTA portano rinnovata attenzione sulla dinamica euro-dollaro.
  • Tra gli emergenti, gli occhi sono puntati sulla Turchia. Il presidente Erdogan, infatti, pur di non operare azioni di politica monetaria restrittiva in fase di campagna elettorale, per un lungo periodo ha lasciato deprezzare la Lira. Dopo un crollo particolarmente drastico avvenuto la scorsa settimana, il 23 maggio la banca centrale turca ha finalmente agito con un rialzo dei tassi, riuscendo a rallentare – almeno per il momento – la corsa al ribasso della valuta.

Euro, dollaro e spread italiano

Più volte in questi giorni si è affermato come le tensioni politiche italiane stiano esercitando un inevitabile impatto negativo sulla stabilità dell’Eurozona e sulla forza della moneta unica. Ma qual’è l’entità di tale legame?
Abbiamo analizzato i dati sullo spread Btp-Bund e sul tasso di cambio euro-dollaro dall’inizio del 2018 ad oggi, notando una relazione definita tra le due variabili: la crescita dello spread italiano è andata di pari passo con l’aumento degli euro necessari per acquistare un dollaro, ovvero con l’indebolimento della moneta unica rispetto al biglietto verde.

Spread italiano e tasso di cambio dollaro-euro

Fonte: Elaborazioni StudiaBo.
Spread Btp-Bund e tasso di cambio dollaro-euro

È difficile fare affermazioni in merito alla causalità della relazione, poiché entrambe le variabili risultano influenzate da un numero considerevole di fattori1; ciò che è confermato è la forte vulnerabilità delle dinamiche valutarie rispetto agli eventi politici, nonché agli attacchi speculativi dei mercati finanziari.

Ulteriore fattore di incertezza per i mercati e di debolezza per la moneta unica rispetto al dollaro è la situazione politica spagnola, che si unisce al quadro di instabilità inaugurato dall’Italia. Il premier conservatore Mariano Rajoy è oggi uscito dalla scena politica del suo paese, dopo essere stato sfiduciato, lasciando di fatto il potere nelle mani del socialista Sánchez. Come nel caso italiano, anche in Spagna potrà essere necessario costruire un delicato sistema di alleanze per tenere in piedi il nuovo governo ed evitare di portare il paese a nuove elezioni.

Nell’immediato futuro potrebbe incidere sul cambio euro-dollaro anche l’introduzione delle sanzioni USA su acciaio e alluminio, in vigore da oggi anche per i partner NAFTA e l’Unione Europea, inizialmente esentati. Come mostrato negli scorsi mesi, i mercati temono il rischio di ritorsioni (già annunciate dall’Europa) e quello di una guerra commerciale.
In questa situazione, la posizione di forza è indubbiamente quella USA. L’introduzione delle barriere tariffarie mira infatti a ridurre il deficit commerciale statunitense, quindi le economie che risulterebbero maggiormente danneggiata sono quelle dei paesi che negli Stati Uniti esportano.

La questione turca

Una breve analisi dell’andamento della Lira rivela come il deprezzamento della valuta turca sia un fenomeno in atto ormai da lungo tempo, già evidente dai primi anni 20002. Soltanto negli ultimi 12 mesi la Lira ha perso quasi il 30% del suo valore nei confronti del dollaro.
A ciò si è accompagnato un aumento dell’inflazione, che ha raggiunto la doppia cifra nel 2017, e rimane tuttora superiore al 10% (rilevazione di aprile 2018, Central Bank of the Republic of Turkey).

Tasso di cambio Lira turca verso il dollaro

Di fronte a questo crescente squilibrio, manifestato da un crollo del 9% rispetto al dollaro nella sola settimana tra il 18 e il 23 maggio, il 23 stesso la banca centrale ha operato una stretta sui tassi, passando dal 13.5 al 16.5%3. L’operazione si è rivelata efficace, e la Lira è tornata sui livelli di 4.63 per dollaro, dopo aver toccato il record di 4.88.
Nonostante il presidente sia sempre stato contrario ad una politica monetaria restrittiva nel timore di perdere il favore della popolazione, in questa situazione potrebbe aver avallato questa stretta nella convinzione che, se effetti ci saranno, questi verranno percepiti dopo le elezioni del 24 giugno.


Note:
1. Per una prima disamina delle cause dell’indebolimento dell’euro e del rafforzamento del dollaro si rimanda a questo articolo.
2. Una serie storca di lungo periodo dei tassi di cambio della lira Turca è disponibile all’interno del Sistema Informativo Ulisse.
3. Late Liquidity Window Interest Rates.