Export territori italiani 3° trimestre 2018: continua la fase di crescita diffusa delle province settentrionali
Motore della crescita al Nord, frena invece il commercio estero del Centro Italia.
Published by Marcello Antonioni. .
Regional export Conjuncture Export Data visualization Global economic trends
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Pur a fronte di un rallentamento, export in crescita per la maggioranza dei territori italiani ...
I dati aggiornati al 3° trimestre dell'anno, disponibili nel sito Exportpedia,
confermano la gran parte (83%) del territori del Nord con export in aumento tendenziale, mentre è soprattutto al Centro
che si evidenziano i maggiori segnali di rallentamento, con solamente il 45% delle province in crescita nei valori tendenziali di esportazione.
Il Mezzogiorno continua, infine, a mostrare solo una debole maggioranza (61%) di territori in crescita nei valori tendenziali di export.
Export delle province italiane: variazioni tendenziali 3° trimestre 2018 |
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Fonte Exportpedia ATTENZIONE: le variazioni relative alle province della Sardegna non devono essere considerate, in quanto dal 1° trimestre 2018 viene recepito il nuovo assetto regionale stabilito dalla Legge regionale n. 2/2016 e successiva delibera della Giunta regionale n. 23/5 del 20 aprile 2016. Vai a exportpedia |
.. con oltre l'80% delle province del Nord in aumento nei valori tendenziali ...
Nel periodo luglio-settembre 2018 al Nord le performance di crescita tendenziale delle esportazioni
si sono confermate di gran lunga prevalenti1.
Al Nord Ovest, si segnala la performance di Asti che - confermando gli ottimi risultati di crescita
già evidenziati nel trimestre precedente - si attesta come provincia trainante le esportazioni territoriali del terzo trimestre,
grazie nuovamente al settore autoveicoli, che nell’ultimo trimestre ha raggiunto la cifra record di 1152 milioni di euro su base annua.
Contributi particolarmente positivi arrivano anche dalle province di Varese, trainata dalla crescita del comparto
metalmeccanico (cluster aerospaziale su tutti), Milano,
Brescia
e Cuneo.
Nel Nord Est (82% di province in crescita nelle vendite all’estero), la provincia di Bologna ha registrato
i maggiori contributi
alla crescita, grazie alle ottime performance del settore
macchine per imballaggio.
Nel trimestre più recente si segnalano, inoltre, i rilevanti contributi positivi delle vendite all'estero delle province di
Piacenza (ennesima conferma dopo gli
ottimi risultati del primo semestre dell’anno),
Udine, Verona, Ravenna,
Venezia, Treviso e Padova.
.. al Sud restano una piccola maggioranza ...
Al Sud Italia la quota di province con andamenti positivi dell'export nel 3° trimestre 2018 rimane moderatamente maggioritaria (61%)2. In particolare, i maggiori contributi alla crescita sono nuovamente arrivati dalle vendite all’estero delle province di Siracusa (grazie ai nuovi incrementi dell’export di prodotti petroliferi)e di Potenza (con le vendite all’estero del settore autoveicoli che hanno raggiunto un nuovo massimo).
.. e al Centro diventano addirittura una minoranza (45%).
E’ tuttavia al Centro Italia che si segnalano gli effetti più intensi del rallentamento del commercio estero3,
con una (seppur leggera) minoranza di province in crescita tendenziale nelle esportazioni.
Da segnalare, tra queste, le conferme di crescita delle vendite all’estero di Firenze (che tocca un nuovo massimo storico, grazie soprattutto al
settore farmaceutico)
e Lucca (trainata dal comparto delle macchine per cartiere).
Fondamentale pianificare al meglio il 2019, imparando dai casi di successo
Pur a fronte di un leggero rallentamento (con il ritmo di crescita tendenziale sceso dal +4.1 al +2.9% nei valori in euro),
l'export si conferma, pertanto, ancora motore della crescita dei territori italiani, ma il quadro
appare - anche a livello territoriale - meno favorevole della prima parte del 2018.
In un simile contesto, può risultare particolarmente utile studiare i casi di studio dell'Italia che vince sui mercati esteri, per ricavarne idee di miglioramento.
1) Tuttavia, si confermano le rilevanti eccezioni registrate dalle esportazioni di Torino (-600 milioni di euro tendenziali), che porta il gap complessivo rispetto al 2017 a sfiorare i 2 miliardi) e Genova (-68 milioni di euro, con un differenziale negativo da inizio anno di circa 300 milioni).
2) I maggiori cali tendenziali dell’export meridionale nel 3° trimestre dell’anno, risultano, invece, quelli delle province di Chieti (-94 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2017, portando il cumulato annuo in territorio negativo: -1.9%) e Taranto (-16.2% tendenziale, che è anche quello del cumulato annuo).
3) La provincia più penalizzata risulta quella di Frosinone (-275 milioni di euro nelle vendite all’estero rispetto al corrispondente periodo 2017, che fa seguito alla pesante riduzione già sperimentata nel trimestre precedente): le flessioni sono riconducibili non solo alla Chimica-Farmaceutica ma anche al comparto metalmeccanico (automotive). Da segnalare, inoltre, i contributi negativi delle vendite all’estero delle province di Roma (-171 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo 2017) e Arezzo (-118 milioni di euro).