I produttori italiani di Macchine Agricole alla ricerca di un posizionamento sostenibile sui mercati internazionali
Pubblicato da Marcello Antonioni. .
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Le imprese italiane di Macchine Agricole non sembrano ancora riuscite a sfruttare le elevate potenzialità di crescita che il commercio internazionale del settore sta evidenziando, come dimostrano tassi di sviluppo della domanda mondiale particolarmente accelerati anche nel periodo più recente. In modo particolare, i produttori italiani del settore appaiono in difficoltà non solo sui segmenti basso di gamma, ma accusano un deterioramento della propria quota soprattutto sulla fascia media e un ridimensionamento anche sulle fasce alta e medio alta di prezzo.
A partire dall'inizio di questo secolo, il commercio internazionale di Macchine Agricole ha sperimentato un forte sviluppo: tra il 2003 e il 2008 la domanda mondiale del settore è cresciuta ad un ritmo del +13.4% medio annuo in euro, più dinamica anche dell'insieme dei mezzi di trasporto (+8.8%). Dopo il crollo intervenuto nel 2009 (-25% in euro), il recupero nel triennio 2010-'12 è stato particolarmente significativo (+15.1% medio annuo, in euro), consentendo al commercio mondiale di Macchine Agricole di toccare l'anno scorso un punto di massimo assoluto.
[caption id="attachment_2672" align="aligncenter" width="700" caption="Evoluzione Domanda Mondiale (Euro correnti, 2000=100)"] [/caption]A fronte di questa favorevole evoluzione del commercio mondiale di Macchine Agricole, non sta corrispondendo una adeguata capacità delle imprese italiane del settore di cogliere tali opportunità di crescita. Se si considera, infatti, la quota delle esportazioni dell'Italia nel commercio mondiale di Macchine Agricole, si osserva una dinamica di tendenziale riduzione nel corso dell'ultimo decennio: dal 12.2% del 2003 essa è scesa l'anno scorso all'8.3%, con una perdita di ben 4 punti.
[caption id="attachment_2673" align="aligncenter" width="700" caption="Evoluzione quota Esportazioni Italia di Macchine Agricole (prezzi correnti)"] [/caption]L'elemento più preoccupante è che il nostro export di Macchine Agricole non sembra aver trovato nell'ultimo decennio un proprio posizionamento sostenibile a livello di fasce di prezzo:
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ha subito un significativo ridimensionamento della propria quota sulla fascia bassa e medio bassa – scesa dal 16% di inizio secolo a meno del 6% nel 2012;
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analogamente, ha sperimentato forti riduzioni sulla fascia media di prezzo, dove fino ad inizio secolo il nostro paese risultava leader mondiale (con una quota vicina anche al 25%): nel 2012 la quota Italia sulla fascia media è scesa sotto l'11%;
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soprattutto non mostra segnali di miglioramento sulla fascia alta e medio alta di prezzo, ma evidenzia invece tendenziali cedimenti: tra il 2003 e il 2012 la riduzione della quota italiana sui segmenti “premium” del mercato mondiale è stata nell'ordine di 4 punti percentuali.
Su ciascuno dei suddetti tre segmenti si può rintracciare chiaramente un paese competitore “vincente”:
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la Cina è il competitore che sta dominando la fascia bassa e medio bassa ;
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gli Stati Uniti risultano il paese esportatore negli ultimi anni vincente sulla fascia media ;
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la Germania si conferma il leader della fascia alta e medio alta .
Risulta pertanto opportuno per le imprese italiane analizzare e riuscire ad interpretare i fattori alla base del successo di questi tre competitori. In particolare, meriterebbero un approfondimento lo spiazzamento operato ai danni dell'Italia sulla fascia media di qualità/prezzo, segmento nel quale l'Italia aveva storicamente registrato i suoi maggiori successi all'estero, e la perdita di competitività sui segmenti alto di gamma.