Torino, Vicenza, Massa Carrara, Bergamo, Reggio Emilia e Modena si confermano i territori trainanti l'export italiano
Pubblicato da Marcello Antonioni. .
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Nel secondo trimestre del 2014 le esportazioni italiane hanno mantenuto un profilo solo leggermente positivo (+1.1% in euro rispetto al corrispondente periodo 2013), facendo anche un poco peggio dei primi tre mesi dell'anno, quando la crescita tendenziale delle nostre vendite all'estero era stata del +1.5% in euro.
All'interno di questo quadro complessivo, si confermano andamenti abbastanza differenziati a livello territoriale. I dati visualizzati in Exportpedia ( www.exportpedia.it ) consentono di cogliere in maniera immediata queste differenze. In modo particolare, g razie all'analisi del “Contributo alla variazione” delle esportazioni totali italiane per provincia è possibile identificare chiaramente le aree territoriali “ trainanti ” l'export nazionale e quelle, invece, maggiormente “ frenanti ”.
Fig: 1 - Contributi delle diverse province alla variazione delle esportazioni italiane: I trimestre 2014 e II trimestre 2014
(fonte: Exportpedia, www.exportpedia.it)
La figura 1 (tratta da Exportpedia) mette a confronto la mappa dell'Italia, colorata in modo diverso in funzione del contributo dovuto alle diverse province, relativa al primo e al secondo trimestre del 2014. Rispetto al primo trimestre, nel secondo trimestre vanno evidenziate, da un lato, le conferme positive delle esportazioni delle province di Torino , Massa Carrara , Vicenza , Bergamo , Reggio Emilia e Modena , e, dall'altro, quella negativa di Milano ; al contempo, si registra il rafforzamento dell'export della provincia di Bologna e, di converso, l' indebolimento di quello delle province di Roma , Pavia , Ravenna , Trieste .
Fig: 2 - Contributi dei diversi mercati di destinazione alla variazione delle esportazioni italiane: I trimestre 2014 e II trimestre 2014
(fonte: Exportpedia, www.exportpedia.it)
Il quadro congiunturale presenta, inoltre, situazioni alquanto differenziate anche a livello di mercati di sbocco. La figura 2 (tratta da Exportpedia) consente un approfondimento dei contributi alla crescita delle esportazioni italiane per mercati esteri di destinazione . I paesi che si confermano trainanti il nostro export sono Germania , Belgio e Stati Uniti in primis, ma non solo: importante è il contributo positivo anche di Spagna , Polonia , Repubblica Ceca , Croazia per quanto riguarda l'Europa, ma anche di Cina , Hong Kong e Sud Corea in Asia . Va inoltre evidenziato il rafforzamento nei contributi alla crescita dell'export italiano da parte di Arabia Saudita e Tunisia . Viceversa, i maggiori mercati di destinazione frenanti le esportazioni italiane risultano Giappone , Svizzera , Russia ; in peggioramento nel periodo più recente risultano, inoltre, Brasile , Turchia , Ucraina .
Questa breve analisi documenta, pertanto, un panorama in chiaroscuro per le vendite italiane all'estero, con territori del nostro paese (e mercati esteri di destinazione) nei quali le imprese esportatrici stanno evidenziando performance particolarmente positive ed altri, invece, nei quali l'export mostra andamenti anche significativamente negativi. Questi andamenti appaiono in molti casi oggetto di rapidi cambiamenti, così come i dati del secondo trimestre dimostrano, segnalando quindi a tutti i “naviganti” la necessità di un costante controllo e - laddove necessario - di un tempestivo aggiustamento della propria rotta.