Gli effetti della Grande Recessione sulle esportazioni italiane (parte 1): le province, i settori e i mercati più colpiti

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In occasione della pubblicazione da parte di Istat dei dati territoriali relativi al IV Trimestre 2015, il portale Exportpedia si è dotato di un nuovo indicatore in grado di restituire un'intuitiva panoramica dell'andamento delle esportazioni provinciali italiane nel corso della grave crisi economica che si è manifestata a partire dall'inverno 2007.

Per ogni provincia italiana, l'indicatore mette a confronto I valori dell'export realizzati nel 2008 (rivalutati in base all'indice dei prezzi pubblicato da Istat) con quelli del 2015. La differenza così ottenuta, riportata in valori percentuali, consente di capire se un territorio ha recuperato I livelli di esportazione pre-crisi oppure se, a distanza di otto anni, I livelli di export risultano ancora inferiori rispetto al benchmark precedente.

Per quanto riguarda i territori maggiormente colpiti dalla recessione, vanno segnalate le province del Medio Campidano , Caltanissetta , Isernia , Sassari , L'Aquila , Carbonia-Iglesias ed Enna . Queste realtà registrano variazioni, rispetto all'anno di riferimento 2008, molto negative (tutte oltre il -50%).

Passando ad un'analisi dei settori particolarmente colpiti dalla crisi, risultano evidenti I drastici cali, rispetto ai valori esportati nel 2008, di Acciaio (-29%), Elettrodomestici (-28,5%) e Tubi in acciaio (-25%). Con intensità più lievi, non recuperano rispetto a otto anni fa anche Prodotti petroliferi , Macchine utensili , il comparto Bulloneria e prodotti in metallo e quello della Maglieria . Questi settori registrano, infatti, riduzioni nelle esportazioni rispetto al benchmark pre-crisi comprese tra -20% e -10%.

Una breve analisi dei partner commerciali italiani evidenzia alcuni casi di drastico calo nei flussi commerciali. Chiaramente la Siria e l'Ucraina risentono delle conseguenze delle guerre che le hanno investite negli ultimi tempi, al punto da annullare quasi ogni scambio nel caso della Siria (-90%) e ridurre di oltre la metà gli scambi nel caso dell' Ucraina (-65%). Anche la Grecia risulta in drammatico calo (-55%), evidentemente per una riduzione delle importazioni complessive dovute alla grave crisi che l'ha colpita, più che a causa di perdita di competitività da parte dell'Italia.

Ulteriori casi emblematici risultano essere la Russia e la Spagna . A valori reali, infatti, le esportazioni italiane verso la Russia registrano un calo pari al 40%, sicuramente influenzato dalle sanzioni internazionali e dalla conseguente politica di restrizione delle importazioni europee messe in campo dalla potenza europea. La Spagna, a sua volta, evidenzia un drastico calo delle importazioni dall'Italia, pari a -24%.

fonte: www.exportpedia.it