Mercato USA: il debole andamento delle importazioni in euro
Pubblicato da Marcello Antonioni. .
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Nel secondo trimestre 2016 , in base alle pre-stime formulate da StudiaBo sulla base delle dichiarazioni doganali raccolte da US Census Bureau 1 , si conferma la debolezza delle importazioni di manufatti degli Stati Uniti dal mondo , che denominate in euro hanno evidenziato un leggero calo rispetto al primo trimestre (-0.3% nei valori destagionalizzati) e una riduzione tendenziale del -3.5%, portando il cumulato annuo a cedere 1.6 punti percentuali.
Importazioni degli Stati Uniti: Tassi di variazione in euro II Trimestre 2016
Congiunturale |
Tendenziale |
Tend. cumul. |
|
Destagionalizzato |
Valori correnti |
||
Agroalimentare |
-0.6 |
-1.7 |
-0.2 |
Fashion |
+1.9 |
-2.1 |
-1.1 |
Casa e arredo |
+0.9 |
-6.9 |
-4.9 |
Chimica/Farma |
-0.2 |
+0.4 |
+2.0 |
Metalmeccanica |
-1.0 |
-4.3 |
-2.1 |
Totale Manufatti |
-0.3 |
-3.5 |
-1.6 |
Casa e arredo e Metalmeccanica appaiono i comparti più colpiti dal rallentamento delle importazioni USA nei valori in euro.
Da inizio anno il comparto Casa e arredo , malgrado il leggero recupero messo a segno nel trimestre scorso (+0.9% nei valori destagionalizzati rispetto al primo trimestre dell'anno) evidenzia una riduzione cumulata dell'import statunitense prossima ai 5 punti percentuali in euro.
Nell'ultimo trimestre il comparto Metalmeccanica ha sperimentato un calo delle importazioni USA (-1.0% nei valori destagionalizzati rispetto al primo trimestre dell'anno e -4.3% rispetto al corrispondente trimestre 2015) che ha portato il cumulato annuo in euro su valori inferiori di oltre 2 punti percentuali rispetto all'anno scorso.
Nel periodo aprile – giugno 2016 le importazioni USA di Agroalimentare hanno mostrato andamenti congiunturali abbastanza stabili (-0.6% nei valori destagionalizzati in euro rispetto al primo trimestre dell'anno) anche se anch'essi tendenzialmente in calo (-1.7% in euro rispetto al corrispondente periodo 2015); il cumulato annuo è sostanzialmente sugli stessi valori in euro dell'anno scorso.
Si segnalano, invece, condizioni di tenuta delle importazioni statunitensi di Chimica / Farmaceutica , stabili nei valori destagionalizzati in euro nel trimestre più recente e leggermente in crescita nei primi sei mesi dell'anno (+2.0% in euro) rispetto al corrispondente periodo 2015.
Segnali contrastanti provengono, infine, dal comparto Fashion : nel periodo più recente le importazioni degli operatori statunitensi evidenziano, infatti, una crescita del +2% nei valori destagionalizzati in euro rispetto al primo trimestre dell'anno. anche se la dinamica tendenziale continua ad essere negativa, con un cumulato annuo gennaio-giugno inferiore dell'1.1% nei valori in euro rispetto alla prima parte dell'anno scorso.
A differenza dell'anno scorso - quando l'import USA di beni manifatturieri aveva registrato in media d'anno una crescita di oltre il 25% nei valori in euro (+5% circa in dollari) -, il 2016 ha sinora offerto, complessivamente, limitate opportunità di crescita per i fatturati delle imprese manifatturiere italiane esportatrici negli Stati Uniti.
Tuttavia, come documentano i numeri qui presentati, le differenze di peformance a livello merceologico appaiono significative, suggerendo la necessità per un esportatore di confrontare i propri risultati con benchmark specifici, possibilmente a livello di area strategica d'affari e di fascia di prezzo/qualità.
1 Tali informazioni sono disponibili, nell'ambito del Sistema Informativo Ulisse, specificatamente nei Datamart Congiuntura USA e, incrociate con quelle degli altri paesi dichiaranti del campione Congiuntura Ulisse, nei Datamart Congiuntura Mondiale. Si maggiori ragguagli, si rimanda al sito http://www.siulisse.it/barometro /.