Esportazioni dei territori italiani: il Nord si conferma la “locomotiva”
I dati ISTAT del commercio estero dei territori italiani documentano la prosecuzione nel terzo trimestre 2017 della fase di diffusa crescita dell'export
Pubblicato da Marcello Antonioni. .
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Nel terzo trimestre 2017 si sono confermati i progressi evidenziati nella prima parte dell'anno
dall'export territoriale, con una significativa maggioranza (77%) delle province
italiane con crescite tendenziali delle proprie esportazioni in valore.
Tale quota risulta ancora più rilevante con riferimento ai territori del Nord
Italia, dove solo 3 province su 45 hanno evidenziato risultati negativi.
In modo particolare, nel periodo luglio-settembre 2017 si rileva un incremento tendenziale dell'export
nei valori in euro generalizzato a tutte le province del Nord Est.
Nel trimestre esaminato si segnalano i contributi particolarmente positivi delle vendite all'estero
delle province di Trieste (che tuttavia risulta un “rimbalzo” successivo alla forte caduta tendenziale
della prima parte dell'anno, entrambi imputabili al comparto della cantieristica navale),
Reggio Emilia (+222 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2016), Bologna
(+150 milioni di euro), Vicenza(+137 milioni di euro),
Treviso e Verona
(entrambe con incrementi tendenziali di 114 milioni di euro) e Parma
(+108 milioni di euro rispetto al terzo trimestre dell'anno scorso).
Esportazioni delle province italiane: variazioni tendenziali 3° trimestre 2017 (euro correnti) |
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Anche nel Nord Ovest le performance di crescita delle esportazioni nel terzo trimestre dell'anno appare pressoché generalizzate (87% dei casi). Milano risulta, in particolare, la provincia di gran lunga trainante, con un incremento tendenziale del proprio export nel periodo luglio-settembre 2017 di ben 771 milioni di euro, seguita – seppure a distanza - da Brescia (+263 milioni di euro), Bergamo (+234 milioni), Cuneo (+195 milioni), Cremona (+137 milioni), Novara (+132 milioni), Lodi (+124 milioni), Genova (+109 milioni). In controtendenza, invece, risultano i casi delle province di Torino (con un export nell'ultimo trimestre in calo tendenziale di 164 milioni di euro, peraltro ridimensionando solo parzialmente il positivo risultato conseguito nella prima metà dell'anno), Savona (-156 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre dell'anno scorso) e, sebbene in misura meno pronunciata, Varese (-42 milioni di euro).
Al Centro Italia, nel terzo trimestre 2017 è continuata la performance di significativa crescita delle esportazioni della provincia di Frosinone (+673 milioni di euro di aumento tendenziale, grazie ai forti aumenti delle vendite all'estero dei settori farmaceutico e automotive), che si è confermata – così come già nei primi due trimestri dell'anno - la principale provincia trainante le esportazioni delle regioni centrali (e seconda in assoluto – dopo Milano – a livello nazionale), seguita da Latina (+262 milioni €), Firenze (+186 milioni €), Roma (+174 milioni €), Siena e Perugia. All'interno di un quadro di consolidamento della crescita dell'export che ha interessato – anche in quest'area - la gran parte (64%) dei territori, si segnala, tuttavia, la performance particolarmente penalizzante delle vendite all'estero della provincia di Livorno (in calo tendenziale nel terzo trimestre dell'anno di ben 137 milioni di euro, in conseguenza delle flessioni congiunte dei comparti metalmeccanico, agroalimentare e tessile-moda).
Al Sud, infine, appare in aumento la quota di province con andamenti positivi dell'export (71%), con i maggiori contributi alla crescita provenienti dalle vendite all'estero delle province di Siracusa (+464 milioni di euro, pari al +50.5%) e – in misura minore - Cagliari (+167 milioni di euro), entrambe trainate dal “rimbalzo” positivo delle vendite di prodotti petroliferi, oltre che da Napoli (+266 milioni di euro). Si segnalano, inoltre, gli incrementi tendenziali delle vendite all'estero delle imprese delle province di Catania (+106 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2016) e Bari (+105 milioni). In negativa controtendenza, invece, figurano le esportazioni provinciali di Potenza (-331 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno), a causa della caduta registrata dalle vendite del segmento automotive, dopo un 2016 che era stato invece da record per la provincia.