Le difficoltà dell’export marchigiano
Flessioni significative nell’export di farmaci, carta e calzature
Pubblicato da Marzia Moccia. .
Export territoriale Export Congiuntura Internazionale
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I dati di commercio estero, consultabili sul sito
Exportpedia
e aggiornati all’ultimo trimestre 2018,
segnalano che la crescita dell’export dei territori italiani è stata pari al 5.8% tra marzo 2017 e
marzo 2018. Il territorio delle Marche, tuttavia, registra una flessione del 2.6%, dato in controtendenza
rispetto alla variazione positiva delle altre regioni italiane.
Il grafico che segue consente di mettere a confronto la variazione della media mobile cumulata delle
esportazioni del territorio marchigiano con quelle totali dell’Italia.
È possibile notare come, dal secondo trimestre del 2015, il tasso di crescita delle esportazioni
marchigiane si sia sistematicamente mantenuto su livelli inferiori a quelli nazionali, e si sia
attestato su valori negativi dal terzo trimestre dello stesso anno. La dinamica denota un forte
cambio di rotta rispetto agli anni 2012-2015, durante i quali l’export marchigiano è risultato
virtuoso rispetto all’andamento nazionale.
A determinare il risultato negativo degli ultimi anni è stata una performance sfavorevole sui mercati
esteri di tre principali settori: farmaceutico, calzaturiero e carta e cartone,
che nell’ultimo anno1 sono risultati in calo rispettivamente del 18.2%,
del 2.6% e del 29.4%.
Le vendite all'estero di farmaci della provincia di Ascoli Piceno in controtendenza rispetto al resto d'Italia.
La consistente riduzione dell’export farmaceutico è quasi interamente da ricondursi all’andamento
negativo delle vendite all’estero di farmaci della provincia di Ascoli Piceno. Per il territorio
ascolano, infatti, il comparto farmaceutico rappresenta la voce più rilevante delle esportazioni
provinciali, destinate principalmente ai mercati europei. A pesare sull’export è stata la riduzione
delle vendite sul mercato belga, principale partner commerciale della provincia per i prodotti
farmaceutici: nell’ultimo anno la riduzione delle esportazioni verso il Belgio è stata, infatti, pari a -24.4%.
Segnali di difficoltà dal distretto calzaturiero fermano-maceratese.
Segnali negativi anche dall’export del comparto calzaturiero, concentrato nel territorio del
fermano-maceratese, sede del più grande distretto calzaturiero italiano.
Come segnalato ne
Il successo delle calzature della Val Vibrata sul ricco mercato svizzero
le vendite internazionali delle calzature della zona hanno subito una flessione generalizzata su quasi
tutti i mercati esteri: nell’anno terminato a marzo le esportazioni di calzature si sono ridotte
del 1% per la provincia di Fermo e del 7.8% per la provincia di Macerata.
L’export calzaturiero non ha perso terreno solo su alcuni mercati asiatici, tra i quali spicca quello
cinese, in crescita del +18% nell’ultimo anno (marzo 2017-marzo 2018).
Sempre meno ordini dall'estero per la carta da banconote di Fabriano.
La diminuzione delle esportazioni regionali del settore cartario trova le sue ragione, invece, nella riduzione del 31.6% dell’export di carta e cartone sperimentato dalla provincia di Ancona, dove si colloca il distretto di Fabriano. I dati segnalano una forte riduzione dell' export di carta da stampa per usi speciali verso tutti i principali mercati.
1) Di seguito si farà riferimento esclusivamente a variazioni annue cumulate, cioè si considera la variazione delle esportazioni intercorsa tra marzo 2017 e marzo 2018 .