Il Sistema Moda italiano nel I semestre 2018
Performance positive generalizzate, cresce l'export della pelletteria
Pubblicato da Marzia Moccia. .
Premium price Sistema moda Importexport Export Data visualization Congiuntura Internazionale
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La domanda mondiale di Sistema Moda ha manifestato un andamento positivo nel 2017, segnalando in particolare
una crescita sui segmenti premium-price come raccontato nel seguente articolo.
Anche per l’Italia le esportazioni del tradizionale Sistema Moda hanno conosciuto una forte crescita, consolidando il
trend degli ultimi anni e rappresentando la parte più considerevole dei flussi italiani totali verso l’estero.
Ma come sta evolvendo l’export italiano di Sistema Moda nei primi mesi del 2018?
La treemap riportata di seguito consente di illustrare l’andamento dei principali prodotti del comparto
Sistema Moda nel I semestre dell’anno.
Ciascun rettangolo rappresenta il livello delle esportazioni in euro registrato nel 2017,
mentre il colore di ciascun rettangolo rappresenta il tasso di variazione tendenziale registrato tra
il I semestre 2017 e il I semestre 2018.
Grafico 1: Le esportazioni italiane del Sistema Moda nel I semestre 2018
Fonte: SIUlisse.it, Data Warehouse Congiuntura World
Le prime evidenze suggeriscono che il settore mostra buone performance generalizzate: il comparto ha fatto registrare un tasso di crescita del 2.6% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, raggiungendo la quota di 28.2 miliardi di euro, a fronte di un incremento di circa 700 milioni di euro.
Vero e proprio mercato trainante delle vendite italiane all’estero del Sistema Moda è quello
svizzero, che segnala un incremento in euro prossimo ai 470 milioni su base semestrale;
segnali positivi provengono anche dal mercato tedesco con un aumento di +114 milioni di euro.
A risultare fortemente dinamico è inoltre l'andamento delle vendite italiane sul mercato cinese che segnala un
incremento su base semestrale del +17% e una variazione di +130 milioni di euro.
I comparti in crescita
A crescere di più è l’export di Borse, valigie e portafogli, che segnala un aumento del 11.7% su base semestrale e conferma il cammino di crescita degli ultimi anni, mettendo a segno un incremento prossimo ai 380 milioni di euro e rappresentando più del 50% dell’aumento totale del comparto. Su gran parte dei principali mercati di importazione, infatti, la pelletteria italiana segnala performance positive. A guidare il risultato positivo è la crescita della vendite italiane di Borse, valigie e protafogli sui mercati di Svizzera e Francia. L'utilizzo dello strumento di Market Barometer consente, infatti, di illustrare come su entrambi i mercati le esportazioni italiane abbiano avuto performance migliori di tutti i principali concorrenti esteri.
La dimensione dei rettangoli è proporzionale al valore
delle importazioni dell'ultimo anno. Il colore dei rettangoli esprime il tasso di variazione tendenziale della media mobile. | ||
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Svizzera |
Francia |
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Fonte: MarketBarometer (ExportPlanning.com)
Il mercato svizzero risulta trainante anche per la crescita registrata da Accessori per l’abbigliamento,
Biancheria e Calzature.
Nel caso delle Calzature, ad esempio, la sola Svizzera ha aumentato le importazioni dall’Italia
di 105 milioni di euro nell’ultimo semestre rispetto al corrispondente periodo 2017. A contribuire a
risultati tanto positivi è anche il crescente ruolo del territorio elvetico di vero e proprio
ponte logistico-distributivo per diverse griffe italiane.
Per i Profumi e cosmetici italiani, invece, sostengono la crescita
le importazioni di Francia e Germania sul fronte europeo e di Stati Uniti e Hong Kong su quello extra-europeo.
I comparti in calo
A fronte di una sostanziale stabilità dell’export di Abbigliamento esterno, a mostrare un
rallentamento nei valori in euro sono le vendite all’estero di Gioielli, orologi e bigiotteria e di Lenti e occhiali.
Le vendite italiane di lenti e occhiali, infatti, frenano su tutti i principali mercati di importazione;
mentre le vendite all'estero di gioielli segnano performance disomogenee:
positive sui mercati svizzero, turco, inglese e tedesco; negative
sui mercati asiatici, francese e statunitense.
La flessione dei due comparti, tuttavia, non sembra essere legata a cause country-specific, ma coinvolge
tutti i principali esportatori delle due categorie segnalando un rallentamento della domanda mondiale nei valori denominati in euro.