La corsa dell’UE all’Artificial Intelligence
Le opportunità per l’Europa in materia di AI
Pubblicato da Marzia Moccia. .
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Con la firma della Declaration of cooperation on Artificial Intelligence (AI) apposta da 24 Stati Membri e dalla Norvegia,
l’Europa ha segnalato la sua volontà di prendere parte alla sfida moderna dell’Intelligenza Artificiale (AI). Collocata
tra due superpotenze dell’AI, America e Cina, l’UE cerca infatti di ritagliarsi il proprio spazio coordinando gli sforzi nazionali,
con lo scopo di varare un programma di sviluppo tecnologico ed etico dell’Intelligenza Artificiale.
Sebbene l’Europa sembra aver acquisito piena consapevolezza dell’importanza strategica dell’AI, diverse compagnie high-tech americane
si dicono scettiche riguardo l’efficacia dell’azione intrapresa dagli Stati Europei. Le criticità maggiori risiedono nell’implementazione
competitiva di tecnologia machine learning a causa della scala ridotta del mercato europeo rispetto al mercato americano e cinese.
America e Cina beneficiano, infatti, di enormi e omogenei mercati interni che rendono disponibili un mole imponente di dati, permettendo
una migliore specializzazione nel settore; cosa non vera per il territorio europeo.
Tuttavia, avere a disposizione grandi quantità di dati non è l’unico modo per inoltrarsi sul sentiero dell’AI.
Da un punto di vista tecnico, sempre più ricercatori si stanno concentrando sugli “small data” e sul relativo potere
di produrre algoritmi per l’industria. Ambito nel quale l’Europa potrebbe sviluppare un vantaggio competitivo,
in aggiunta alla capacità tecnica di cui gode nell'elaborazione di algoritmi codificati per la guida autonoma.
Inoltre, la vera sfida per l’Europa è politica oltre che tecnologica. Trovandosi tra due opposte strutture di governance dei modelli di AI,
quello concentrato e privato americano e quello concentrato e pubblico cinese, l’Europa potrebbe ricoprire il ruolo di pioniere
nella regolamentazione dei sistemi di AI, definendo standard globali per la condivisione dei dati tra aziende e stabilendo dei parametri di valutazione
del valore ad essi associato.
Per poter cogliere le opportunità di questa sfida moderna, l’Europa deve essere pronta a superare le proprie divisioni, concentrando le risorse a favore della ricerca e dell’acquisizione dei dati, salvaguardando l'innovazione.