Compact with Africa: il piano di sviluppo degli investimenti privati in Africa
Dopo 16 mesi dal via, l’iniziativa del G20 ha coinvolto undici paesi africani, impegnati in riforme strutturali per una crescita sostenibile.
Pubblicato da Marzia Moccia. .
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Nel giugno 2017 durante il Summit di Berlino i paesi del G20, in coordinazione con le istituzioni internazionali, hanno lanciato l’iniziativa “Compact with Africa”.
L’obiettivo del progetto è quello di favorire politiche di cooperazione internazionale finalizzate alla crescita, allo sviluppo infrastrutturale e all’occupazione
giovanile dei paesi del continente africano.
I partner G20 si sono impegnati a sostenere i governi che aderiscono al programma nella realizzazione di riforme strutturali destinate a promuovere gli investimenti,
offrendo garanzie che riducano considerevolmente il livello di rischio per gli investitori privati. Tuttavia, i decisori ultimi del processo di riforme
economiche, industriali e finanziarie rimangono gli stessi governi locali, che hanno la facoltà di aderire al programma.
Fin’ora l’iniziativa ha coinvolto undici paesi africani, quali Benin, Costa D’Avorio, Egitto, Etiopia, Ghana, Guinea, Marocco, Ruanda, Senegal, Togo e Tunisia.
I passi già intrapresi per favorire gli investimenti diretti attengono a tre pilastri fondamentali: la costruzione di un economia stabile e il miglioramento delle prospettive di crescita, lo sviluppo del mercato dei capitali locale e l’espansione del credito, il potenziamento delle occasioni di incontro tra privati e governi africani con il sostegno dei paesi partner. Il processo di riforma strutturale si accompagna, infine, a percorsi di formazione “su misura” per i funzionari governativi dei paesi coinvolti, tenuti dal Fondo Monetario Internazionale.
In un quadro internazionale di grande incertezza, l’attività di cooperazione per lo sviluppo del sistema finanziario diviene lo strumento più importante per contrastare nel lungo termine una congiuntura mondiale in rallentamento.