Agroalimentare: segnali di rallentamento dal commercio mondiale ma anche conferme di mercati in crescita

Nel 3° trimestre frenata per l'export mondiale, ma "a macchia di leopardo" a livello merceologico e, soprattutto, geografico.

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In quantità, nel 3° trimestre 2018 l'export mondiale di agroalimentare ha mostrato segnali contrastanti ...

In base alle pre-stime formulate da StudiaBo a partire dalle dichiarazioni doganali più recenti di circa 70 paesi a livello mondiale1, nel 3° trimestre dell’anno le esportazioni mondiali di Agroalimentare hanno segnato un risultato ancora positivo (+1.4% tendenziale a prezzi costanti), seppure mostrando un significativo rallentamento nella componente confezionati e bevande.

.. ritmi ancora positivi per l'alimentare non confezionato, significativo rallentamento per confezionati e bevande.

Come illustrano i due grafici sotto riportati, il segmento Alimentare non confezionato evidenzia la prosecuzione di un ritmo di crescita delle esportazioni mondiali moderatamente positivo (+2.6% tendenziale a prezzi costanti), a fronte, invece, di un segmento Alimentare confezionato e bevande in significativa frenata (+0.1%) rispetto alla prima parte dell'anno.

Stati Uniti, area UE e numerosi mercati asiatici (in particolare Sud Corea ed ASEAN) le destinazioni tuttora trainanti a livello internazionale

Come già documentato in un precedente articolo, il terzo trimestre 2018 ha confermato la fase favorevole del mercato statunitense (che risulta ancora il mercato con i maggiori contributi positivi alla crescita dell'export mondiale di agroalimentare), a cui si aggiungono le consistenti performance di crescita di numerosi mercati asiatici: in primis Sud Corea (+ 10.6% tendenziale a prezzi costanti; +8% da inizio anno), ma anche area ASEAN (Vietnam su tutti: +9.2% in quantità da inizio anno), oltre che di Giappone e Cina (seppure in rallentamento nel trimestre più recente).
Va inoltre sottolineato il proseguimento della dinamica favorevole, anche se in significativo rallentamento nella componente "confezionati e bevande", dei mercati UE (in particolare, la conferma del mercato polacco - già segnalato in un precedente articolo - e di Olanda, Regno Unito, Francia, quali principali mercati UE per contributi alla crescita nell'ultimo trimestre).

Per le imprese esportatrici, l'attuale fase richiede particolare attenzione nel monitorare l'andamento del proprio portafoglio mercati.

In una fase congiunturale che presenta andamenti di mercato (anche molto) differenti tra prodotto e prodotto e, soprattutto, tra paese e paese, le imprese esportatrici di agroalimentare made in Italy sono chiamate a intensificare lo sforzo di monitoraggio del proprio portafoglio mercati, al fine di orientare al meglio gli investimenti promozionali e commerciali.

1. I dati e i grafici presentati in questo articolo sono liberamente disponibili (previa registrazione) nel tool Analytics del portale ExportPlanning, per le seguenti industry: