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Doing business: una informazione utile alla conoscenza dei mercati esteri, ma partendo dalle misure che lo compongono.
Pubblicato da Luigi Bidoia. .
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Il 31 ottobre 2018 la World Bank ha pubblicato Doing Business 2019, il 16esimo di una serie di rapporti annuali riguardanti l’apparato giuridico amministrativo di 190 paesi del mondo, evidenziando le norme che facilitano l’attività aziendale e quelle che, viceversa, la ostacolano. L’obiettivo che si pone l’istituto è quello di fornire dati oggettivi per supportare l’evoluzione dei corpi giuridico-amministrativi verso norme che aiutino l’attività delle imprese.
Il Doing Business non è una misura del vantaggio competitivo delle imprese di un paese
Il Doing Business misura solo una componente, quella giuridico amministrativa, della competitività di un paese. Esso non prende quindi in coinsiderazione una molteplicità di altri fattori che definiscono l’ambiente in cui operano le imprese. Solo per citare i più importanti:
- formazioni e competenze dei lavoratori;
- costo del lavoro e degli altri fattori di produzione;
- disponibilità di capitali;
- struttura e concorrenza del sistema di imprese;
- tecnologie disponibili e grado di innovazione distribuita;
- pluralità degli attori dei mercati di fornitura;
- ampiezza e sofisticazione della domanda finale.
Chiarito questo punto, l’analisi del Doing Business può essere molto utile per conoscere alcune caratteristiche dei mercati di esportazione. Questa conoscenza può essere facilitata se sviluppata in modo comparato. In questo articolo, dopo una breve illustrazione delle misure che concorrono a formare l’indice Doing Business, si procederà ad un’analisi comparata tra l’Italia e l’ultima tigre nata in Asia: il Vietnam.
Il Doing Business è composto da 10 misure riguardanti l'efficienza burocratica di un paese
- Costituzione societaria: misura la complessità delle procedure, la lunghezza dei tempi e l'entità dei costi, oltre al capitale minimo necessario per avviare una società di capitali;
- Permessi di costruzione: riguarda le procedure, i tempi e i costi per completare tutte le formalità necessarie per realizzare una costruzione, e renderla operativa (collaudi, sicurezza, ecc.);
- Allacciamento elettrico: riguarda le procedure, i tempi e i costi per collegarsi alla rete elettrica; l’affidabilità dell’erogazione e la trasparenze delle tariffe;
- Registrazione di proprietà: riguarda sia le procedure, i tempi e i costi per trasferire una proprietà, sia la qualità del sistema amministrativo a livello territoriale;
- Accesso al credito: misura la qualità delle leggi sulle garanzie e dei sistemi informativi sul credito;
- Tutela dei soci di minoranza: riguarda i diritti degli azionisti di minoranza nel governo di un’impresa e nelle operazioni di natura straordinaria;
- Imposte societarie: riguarda i livelli d’imposta, le procedure, i tempi e i costi da sostenere per essere in regola con la normativa fiscale. Considera inoltre la qualità delle procedure per ottenere un rimborso Iva o correggere una dichiarazione errata;
- Commercio estero: riguarda le procedure, i tempi e i costi per produrre la documentazione necessaria per esportare un bene tipico del paese. Considera anche le procedure, i tempi e i costi della documentazione necessaria ad importare un ricambio auto;
- Rispetto dei contratti: misura i tempi e i costi per risolvere una controversia commerciale e la qualità dei processi giudiziari;
- Recupero crediti: è un indice calcolato sulla base del tempo, costo e tasso di recupero di un credito commerciale. Tiene conto anche della qualità del quadro giuridico riguardante le insolvenze.
Dal punto di vista giuridico amministrativo, il Vietnam non è molto distante dall’Italia
Il grafico radar che segue mette a confronto, per Italia e Vietnam, il valore degli score delle 10 misure incluse nel Doing Business.
Fonte: Elaborazioni StudiaBo su dati World Bank.
L’analisi del grafico evidenzia molte misure il cui lo score del Vietnam è molto simile a quello dell’Italia.
Per due misure, tuttavia, il punteggio del Vietnam è significativamente inferiore a quello italiano:
- Recupero crediti: in caso di contenzioso, in Italia mediamente sono recuperati il 65% dei crediti in un periodo inferiore a 2 anni; viceversa in Vietnam questi parametri sono rispettivamente 21% e 5 anni, a causa, soprattutto, di corpo giuridico amministrativo relativamente lacunoso nella gestione delle insolvenze.
- Commercio Estero: lo score dell’Italia è molto elevato, grazie a tempi e costi necessari per il transito delle merci alla dogana tra i più bassi a livello mondiale. Viceversa il Vietnam ha costi e tempi relativamente elevati, soprattutto per il transito delle merci in entrata, che collocano il paese alla posizione 100 del ranking di questa misura.
Viceversa, per la misura di Accesso al credito, l’Italia presenta uno score significativamente basso rispetto a quello del Vietnam. Questo deriva sostanzialmente da due fattori:
- le leggi e norme italiane in materia di garanzie e fallimenti tutelano relativamente poco i diritti dei creditori;
- la limitata copertura dei registri pubblici di credito. La Centrale dei Rischi di Banca d’Italia, infatti, traccia solo i crediti, erogati da ciascuna banca o istituto di credito, che superano i 30 mila euro per cliente. Questo limite è in parte mitigato dalla capillarità delle informazioni sul credito raccolte da istituti privati (PCB: Private Credit Bureau), la cui copertura arriva al 100%.
Conclusioni
Il Doing business non solo fornisce un’indicazione sintetica della qualità del corpo giuridico amministrativo di un paese, ma consente anche di accedere ad una molteplicità di informazioni che possono risultare molto utili per la conoscenza di un mercato estero.