Accordo finale G20 2018
L’accordo ratificato sancisce la necessità di riformare il WTO.
Pubblicato da Marzia Moccia. .
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I leader mondiali coinvolti nel summit del G20 tenutosi in Argentina hanno trovato un’intesa finale. Il tema centrale dei negoziati è stato la creazione di un consenso “per uno sviluppo equo e sostenibile”, individuando come priorità fondamentali il futuro del lavoro, le infrastrutture per lo sviluppo, la sicurezza alimentare e la parità di genere.
I capi di Stato hanno rinnovato l’impegno per la difesa di politiche di crescita equilibrate ed inclusive, da sostenere attraverso opportuni strumenti politici volti a intensificare il dialogo e le azioni di rafforzamento del clima di fiducia degli investitori, date le minacce di rallentamento dell’attuale congiuntura internazionale.
Il sostegno alla crescita includerà opportune politiche di supporto allo sviluppo tecnologico, elemento cruciale per la produttività dei paesi. Allo stesso
tempo, i leader mondiali hanno rinnovato l’impegno nell’affrontare in modo sostenibile le sfide imposte dalla trasformazione tecnologica sul mondo del lavoro, delle
imprese e dell’educazione. Attraverso l’approvazione del Menu of Policy Options for the Future of Work, infatti, vengono promossi il lavoro dignitoso,
la formazione professionale e lo sviluppo delle competenze.
L’accordo finale riconosce, inoltre, l’importanza della digitalizzazione quale strumento innovativo per lo sviluppo di nuovi modelli di business, e la
centralità da esso rivestita per la crescita del commercio internazionale.
Il programma di sostegno alla crescita includerà opportune politiche, come la Roadmap to Infrastructure, allo scopo di potenziare gli investimenti privati
nelle infrastrutture, elemento trainante dello sviluppo economico.
Sul fronte ambientale, i leader mondiali hanno riconosciuto l’importanza di uno sfruttamento sostenibile delle risorse agricole, ribadendo un fermo impegno sul tema della sicurezza alimentare. Tuttavia, gli Usa mantengono una posizione speciale in riferimento all’accordo di Parigi, valido per tutti gli altri Paesi firmatari.
Il paragrafo sul tema immigrazione è stato ratificato prevedendo un impegno cooperativo di sostegno a programmi di sviluppo locale simili al Compact with Africa, tuttavia il dialogo in merito è stato rimandato alla prossima presidenza.
I capi di Stato hanno, inoltre, trovato un accordo sul tema “caldo” del commercio internazionale, riconoscendo la necessità di riformare il sistema commerciale multilaterale del WTO col fine di evitare gli abusi di mercato, gli aiuti alle imprese statali e di salvaguardare la proprietà intellettuale nel trasferimento di tecnologia, fortemente sostenuto dall’Europa e da altri Paesi (tra cui Cina ed India) e in sede del G20 ratificato anche dagli Usa.