Ritorno alle valute rifugio?

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Cambio Dollaro Mercati emergenti Franco svizzero Jen giapponese Tassi di cambio

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L’analisi delle dinamiche valutarie dell’ultima settimana ci porta a notare come si sia verificato un lieve apprezzamento delle 3 valute rifugio per antonomasia: Yen giapponese, dollaro USA e Franco svizzero. Queste dinamiche inducono quindi a pensare che possa essere in atto un aumento nella loro domanda da parte degli operatori del mercato forex.

Partendo dallo Yen, dopo una fase di deprezzamento cominciata a inizio 2019, ed un andamento altalenante tra marzo e aprile, nell’ultima settimana la valuta ha mostrato un lieve rafforzamento in termini di tasso di cambio effettivo, registrando un +1%.

tasso di cambio effettivo Yen

Il dollaro ha invece mostrato alcune oscillazioni da inizio 2019, pur rimanendo sostanzialmente costante in un’ottica medio periodo. È nell’ultima settimana che è emersa un’accelerazione: così come lo Yen, il biglietto verde ha registrato un apprezzamento prossimo all’1% in termini di tasso di cambio effettivo.

tasso di cambio effettivo dollaro

Anche il Franco svizzero ha, a sua volta, registrato un rafforzamento, dinamica che risulta però limitata agli ultimi tre giorni. Come si può notare dal grafico di seguito, il Franco ha attraversato una fase di indebolimento da fine marzo a pochi giorni fa, perdendo il 2.4% del suo valore in termini effettivi. Negli ultimi tre giorni, invece, si è registrata una lieve ripresa, prossima all’0.7%, come osservato per le altre due valute rifugio.

tasso di cambio effettivo franco svizzero

Commercio mondiale in rallentamento

La domanda di valute rifugio può essere spiegata da generali preoccupazioni sul rallentamento della crescita globale, che portano gli investitori a rifugiarsi sulle safe-haven currencies.

Nella giornata di mercoledì sono stati rilasciati gli ultimi dati del World Trade Monitor del CPB (Netherlands Bureau for Economic Policy Analysis). Dalla loro analisi si nota come il commercio mondiale sia in rallentamento: a dicembre 2018 e febbraio 2019 si sono registrate contrazioni nei volumi del commercio mondiale rispettivamente pari a -1.5% e -1.1% su base tendenziale, le più elevate dai tempi della crisi del 2009, mentre a gennaio la crescita è stata prossima allo 0.
Analizzando separatamente le economie avanzate e quelle emergenti, si nota come quelle avanzate abbiano subito una contrazione su base tendenziale superiore al 2% a dicembre 2018, mentre a febbraio 2019 hanno registrato un +1.4%; positivo anche il mese di gennaio (+0.5%).
I mercati emergenti, invece, hanno registrato a febbraio 2019 una variazione tendenziale dei volumi del commercio mondiale (misurato in termini di esportazioni) pari al -4.9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in peggioramento rispetto al -2.3% registrato a gennaio; contrazione più modesta a dicembre (-0.5%).
I mercati emergenti sembrano attualmente in prima linea nel rallentamento del commercio mondiale; i movimenti sui mercati forex verso le valute rifugio potrebbero rispecchiare questa tendenza.