Nel 1° trimestre 2019 peggioramento delle performance di esportazione soprattutto al Nord Italia
Riduzione delle province italiane con performance tendenziali positive (59%, a fronte del 73% del trimestre precedente), soprattutto con riferimento alle province settentrionali.
Pubblicato da Marcello Antonioni. .
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Al Nord “appena” il 62% delle province in crescita nell’export del 1° trimestre 2019
(a fronte di una quota dell’85% nel trimestre precedente).
I dati delle esportazioni del 1° trimestre 2019 a livello provinciale, disponibili nel sito Exportpedia, segnalano un complessivo deterioramento del quadro di crescita delle esportazioni del territori italiani, con un marcato peggioramento al Nord (con il 62% delle province in crescita nell’export del 1° trimestre 2019, a fronte di una quota dell’85% nel trimestre precedente) - sia nel Nord-Est (68% oggi, contro l’86 per cento del trimestre precedente) sia soprattutto nel Nord-Ovest (56% oggi, contro l’84 per cento di fine 2018) -, un nuovo peggioramento al Sud (53% contro il 61% di tre mesi prima) e solo un debole arretramento del novero dei territori del Centro in crescita (64% contro il 68% di tre mesi prima).
Export delle province italiane: variazioni tendenziali 1° trimestre 2019 |
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Fonte: Exportpedia ATTENZIONE: le variazioni relative alle province della Sardegna non devono essere considerate, in quanto dal 1° trimestre 2018 viene recepito il nuovo assetto regionale stabilito dalla Legge regionale n. 2/2016 e successiva delibera della Giunta regionale n. 23/5 del 20 aprile 2016. |
Bologna, Firenze, Latina, Frosinone e Arezzo,
i territori "best-performer"
nell'export del 1° trimestre 2019 ...
Nel Nord Ovest si segnalano le maggiori performance di crescita delle esportazioni nel primo trimestre dell’anno per le province di Cuneo (con un aumento tendenziale di quasi 130 milioni di euro, confermando le dinamiche favorevoli nel settore Agroalimentare), Milano (+105 milioni di euro, grazie soprattutto a Sistema Casa e Sistema Moda), Pavia (+73 milioni di euro), Vercelli (+70 milioni di euro), Genova e La Spezia. Da notare, inoltre, i trend ancora positivi, seppur in rallentamento, dell’export provinciale di Bergamo, Brescia e Novara.
Di contro, si ravvisa, su tutti, il nuovo calo delle vendite all’estero della provincia di Torino (confermandosi, come già accaduto nel 2018, "worst-performer" nazionale nel primo trimestre del nuovo anno), con una riduzione di 546 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2018). Si aggiungono, inoltre, i segni “meno” che hanno coinvolto Varese (-346 milioni di euro), Monza-Brianza (-319 milioni di euro), Asti e Lodi (interrompendo così, per queste ultime due province, un trend di crescita particolarmente favorevole e prolungato).
... a fronte delle forti cadute tendenziali
di Torino e Gorizia, Siracusa, Varese e Monza-Brianza.
Relativamente più favorevole il quadro delle performance esportative del Nord Est, dove la provincia di Bologna si conferma – per il terzo trimestre consecutivo – il territorio in assoluto “best performer”, con un incremento tendenziale di 415 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2018 (grazie soprattutto alle ottime performance della "motor-valley"), precedendo Trieste (+333 milioni di euro), Padova (+156 milioni di euro), Piacenza (+151 milioni di euro), Ravenna (+110 milioni di euro), Udine (+106 milioni di euro), Verona (+96 milioni di euro), Parma (+70 milioni di euro). Da segnalare, inoltre, le dinamiche positive dell’export trimestrale di Reggio Emilia, Trento, Belluno, Pordenone, Forlì-Cesena e Modena.
Di converso, si segnala il nuovo tonfo (dopo il trimestre precedente) delle esportazioni di Gorizia (-590 milioni di euro tendenziali), condizionato dalla performance del settore Navi, yacht e imbarcazioni, a cui si aggiungono le flessioni dell’export delle province di Ferrara (-71 milioni di euro), Treviso (-56 milioni di euro), Bolzano e Venezia.
Al Centro Italia si confermano risultati in maggioranza positivi (64 per cento delle province). In particolare nel 1° trimestre del 2019 Firenze si conferma, ancora una volta, la provincia trainante (grazie soprattutto alle vendite di Sistema Moda), seguita dalle province di Latina (+642 milioni di euro, con l'ottima performance delle vendite di Farmaci verso gli Stati Uniti), Frosinone (+426 milioni di euro, anche in questo caso con il cluster farmaceutico trainante), Arezzo (+359 milioni di euro), Massa-Carrara (+252 milioni di euro), Pesaro-Urbino (+217 milioni di euro), Pistoia (+166 milioni di euro) e Roma (+97 milioni di euro).
Di segno negativo, invece, risultano le dinamiche tendenziali dell’export delle province di Siena (-57 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre 2018) e Lucca (-56 milioni di euro) e, anche se in misura minore, di Fermo, Rieti, Ascoli Piceno, Perugia e Ancona.
Nel Mezzogiorno, dopo i seppur deboli segnali di miglioramento degli ultimi trimestri, la quota di province in crescita nei valori tendenziali di esportazione si è nuovamente ridotta, scendendo al 53%. Da segnalare, tuttavia, le performance particolarmente favorevoli delle esportazioni delle province di Bari (+99 milioni di euro rispetto al 1° trimestre 2018, grazie soprattutto al comparto metalmeccanico), Catania (+91 milioni di euro), Napoli (+74 milioni di euro), seguite - nell’ordine – da Chieti, Taranto, Campobasso e Avellino. Fanno da contraltare le dinamiche (anche fortemente) cedenti registrate dall’export provinciale di Siracusa (-403 milioni di euro rispetto al 1° trimestre 2018), Cagliari (-222 milioni di euro), Potenza (-191 milioni di euro, fortemente condizionato dalla caduta delle vendite di autoveicoli, soprattutto verso gli Stati Uniti), Palermo e Pescara.