Incertezza sui mercati forex, in attesa del vertice di Osaka

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Settimana relativamente tranquilla sui mercati forex, che sono in modalità “wait and see”. In queste ore, infatti, tutti gli occhi sono puntati sull’incontro di domani tra i presidenti cinese e americano, Xi Jinping e Donald Trump, al margine del G20 di Osaka. La speranza è che l’incontro possa portare ad una riapertura del dialogo tra le due superpotenze, in vista di un potenziale accordo che ponga fine alla guerra commerciale.
Come avevamo raccontato, lo Yuan costituisce un buon termometro della guerra commerciale: in linea con tale ruolo, negli ultimi giorni è rimasto stabile rispetto al biglietto verde, in attesa di una possibile svolta.

tasso di cambio yuan cinese verso il dollaro USA

I timori relativi alla guerra commerciale, insieme a quelli in merito al rallentamento della crescita delle maggiori economie, pesano ormai da tempo sul sentiment economico-finanziario. Ciò è confermato anche da dinamiche valutarie di medio periodo: da inizio maggio - mese in cui l’amministrazione americana ha rotto la tregua nella guerra commerciale con la Cina - si nota infatti un apprezzamento tanto del Franco svizzero che dello Yen giapponese, valute rifugio per antonomasia.

Tasso di cambio effettivo Yen giapponese e Franco svizzero
(Indice, 2015=100)

Fonte: Elaborazioni StudiaBo su dati ExportPlanning.
tasso cambio effettivo franco svizzero e yen giapponese

Insieme al Franco e allo Yen, ulteriore safe-haven asset su cui gli investitori si rifugiano in caso di incertezza è l’oro. Anche il prezzo dell’oro1 si è mosso, nell’ultimo mese, nella stessa direzione rispetto alle due valute rifugio, segnando un aumento prossimo al 10%.

Prezzo oro (gennaio-giugno 2019)

Fonte: Elaborazioni StudiaBo su dati gold.org.
Prezzo oro (gennaio-giugno 2019)

Secondo gli analisti, anche i movimenti nel prezzo dell’oro risiedono nelle tensioni internazionali relative alla guerra commerciale, nonché nelle recenti manifestazioni delle banche centrali (FED, BCE, ma non solo) di essere pronte ad adottare politiche monetarie espansive per combattere il rallentamento dell’economia.

Ma chi ha domandato oro negli ultimi mesi? Guardando ai dati gold.org, che monitorano lo stock di riserve auree detenute dalle banche centrali a livello mondiale, si nota come un incremento significativo nella domanda di oro sia venuto proprio da queste ultime. A livello globale, nel quarto trimestre 2018 le banche centrali hanno stoccato oro per quasi 110 miliardi di dollari in più rispetto al trimestre precedente, mentre la variazione congiunturale si è fermata a +25 miliardi dollari nel Q1-2019.
Le banche centrali che più hanno aumentato le loro riserve d’oro tra il IV trimestre 2018 e il I trimestre 2019 sono quelle dell’area euro (totale, inclusa la BCE); seguono le banche centrali di USA, Russia, Cina, Turchia e India.


1. Per dati mensili su prezzo dell’oro e molte altre commodity visita PricePedia.