Cicli dell’industria meccanica mondiale
Indicatori di ciclo ricavati dal commercio mondiale dei beni relativi alle diverse fasi della catena del valore
Pubblicato da Luigi Bidoia. .
Meccanica strumentale Mercati esteri Metodologie e Strumenti
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In due articoli di inizio 2019 è già stata sviluppata un’analisi del ciclo dell’industria meccanica mondiale nel corso degli ultimi 20 anni (si veda I cicli di investimento dell’industria meccanica mondiale e Il mercato mondiale delle macchine per l’industria meccanica ), utilizzando come misura del ciclo la domanda di macchine per l’industria meccanica.
In questo articolo si misurerà il ciclo mondiale dell’industria meccanica (esclusi i mezzi di trasporto) utilizzando il commercio mondiale di un paniere di beni impiegati in diverse fasi della catena del valore dell'industria. L'analisi della dinamica di tali prodotti consente di verificare il maggiore o minore allineamento del ciclo economico dei settori che compongono questa filiera. Gli aggregati considerati sono:
- prodotti finali: attrezzature, macchinari e impianti;
- componentistica meccanica;
- semilavorati in acciaio: fucinati e stampati non lavorati o parzialmente lavorati;
- macchine (utensili e non) per lavorare i metalli.
Per ciascuno di questi quattro aggregati è stata considerata la domanda mondiale (data dalla somma di tutti gli scambi mondiali) a prezzi costanti, per eliminare gli effetti dovuti alla variazione dei prezzi, e considerare solo gli aspetti del ciclo economico legati ai livelli di attività. Il grafico che segue riporta la dinamica dei quattro indicatori ottenuti.
Il fatto di maggior evidenza che emerge dal grafico è la dinamica sostanzialmente coincidente dei quattro indicatori. Questa coincidenza porta a considerare gli indici di commercio estero, sia presi singolarmente che soprattutto nel loro insieme, come misure attendibili del ciclo mondiale dell’industria meccanica. Queste misure possono risultare particolarmente utili per tutte quelle imprese che partecipano alla catena del valore dell’industria meccanica e si trovano a volte nel dubbio, a fronte di aumenti e cadute delle proprie vendite sul mercati esteri, di quale peso attribuire ai fattori esterni di ciclo e ai fattori interni di modificazione della competitività. La valutazione corretta dei risultati, misurando il diverso contributo dei fattori esterni e interni, consente decisioni migliori sul confermare o meno le specifiche azioni indirizzate ai diversi mercati esteri.
Dal punto di vista del ciclo, il grafico segnala chiaramente la fase di forte sviluppo dell’industria meccanica mondiale che ha caratterizzato la parte finale del secolo scorso e, soprattutto i primi anni del secolo attuale. Con la crisi del 2008, l’industria meccanica ha accusato un lungo periodo di stagnazione, che si è concluso solo nel 2016 quando è ripartita una nuova fase di crescita. Quest'ultima si è interrotta nella seconda parte del 2018, a causa del crescente clima di incertezza che grava sull’economia mondiale. Le prossime stime sul commercio mondiale di questi indicatori relative al primo semestre 2019 ci diranno quanto intensa è l’attuale fase di rallentamento, se non di caduta, dell’industria meccanica mondiale.
Dal punto di vista della graduatoria dei principali player dell’industria meccanica (al netto dei mezzi di trasporto), i livelli di produzione ricavati dai flussi di commercio estero, segnalano 3 paesi (Germania, Usa e Cina) allineati, in grado di puntare alla prima posizione. Segue il Giappone in quarta posizione, leggermente distanziato. Questi primi 4 paesi rappresentano quasi il 50% dell’industria meccanica mondiale, segnalando una sua significativa concentrazione.
L’Italia, in quinta posizione, guida gli inseguitori.