La sfida africana: esportare prodotti a più alto valore aggiunto
Il caso degli anacardi in Costa d’Avorio e Benin
Pubblicato da Giulio Grisanti. .
Africa Agroalimentare Internazionalizzazione Export Marketing internazionale
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Il continente africano esporta principalmente materie prime gregge che, per loro natura, sono caratterizzate da un basso valore aggiunto. Spesso, tali materie prime vengono esportate dai paesi africani verso aree con un livello di industrializzazione più avanzato, nelle quali vengono trasformate e nuovamente esportate come semilavorati o prodotti finiti. Tramite tale processo di trasformazione, la medesima materia prima, rispetto alla sua forma greggia, incrementa il proprio valore aggiunto. Recentemente, alcuni passi nella direzione di un processo di industrializzazione sono stati mossi in determinate aree del Continente. Algeria e Libia, ad esempio, hanno iniziato ad esportare più petrolchimica e meno petrolio greggio.
È quindi necessario che i paesi esportatori di materie prime seguano le orme di questi due paesi, incrementando il valore aggiunto della materia prima tramite processi di lavorazione e rendendola semilavorato o prodotto finito.
In questo ambito, un’importante opportunità di crescita dell’export per la Costa d’Avorio è rappresentata dagli anacardi (noci di acagiù).
L’evoluzione del commercio mondiale
Il grafico presenta l’evoluzione del commercio mondiale di anacardi (dati aggregati di “Noci di acagiù con guscio” e “Noci di acagiù sgusciate”), espresso in migliaia di tonnellate, tra il 1995 e il 2018. Il crescente interesse verso la frutta secca, in particolare verso gli anacardi, si inserisce in un trend di maggiore attenzione dei consumatori nei confronti di alimenti benefici per la salute.
Fonte: ExportPlanning
Come si può notare, le dinamiche di commercio internazionale di anacardi con guscio e sgusciati hanno mostrato un andamento simile fino al 2007. Dopo quest’anno, gli scambi internazionali di anacardi con guscio hanno mostrato una crescita molto forte, passando da 200 migliaia di tonnellate nel 2007 a 1 500 migliaia di tonnellate nel 2018. Gli anacardi sgusciati hanno invece accusato una battuta d’arresto per quanto riguarda le esportazioni in tonnellate, mentre il loro prezzo medio negli anni è aumentato, passando da 4 nel 2008 a 9.5 $/kg nel 2018.
La catena del valore
Fonte: ExportPlanning
In cima agli esportatori di anacardi con guscio troviamo la Costa d’Avorio (1.2 miliardi $), seguita da Ghana (0.65 miliardi $), Nigeria (0.5 miliardi $), Tanzania (0.4 miliardi $) e Benin (0.4 miliardi $), tutti paesi dell’Africa subsahariana. Per quanto riguarda invece gli anacardi sgusciati, a dominare è il Vietnam (4.3 miliardi $), seguito dall’India (0.8 miliardi $) e da altri paesi che presentano quote residuali.
Osservando il grafico degli importatori, è possibile notare come Vietnam e India siano di fatto gli unici mercati di destinazione degli anacardi con guscio. In questi due paesi avviene la lavorazione - tramite sgusciatura e selezione - degli anacardi grezzi provenienti principalmente dai paesi dell’Africa subsahariana.
Nella catena del valore degli anacardi, il prodotto grezzo (con guscio) viene esportato dai paesi africani a 2.5-3 $/kg al Vietnam e all’India, paesi in cui avviene la trasformazione in prodotto semilavorato o finito. Vietnam e India esportano il prodotto trasformato a 9.5-10 $/kg verso il resto del mondo, principalmente USA, Cina, Germania e Olanda, paesi in cui avvengono le fasi di distribuzione e commercializzazione, con un prezzo pagato dal consumatore finale pari a 25-30 $/kg.
Opportunità per l’export di anacardi in Costa d’Avorio e Benin
Il seguente grafico espone la dinamica della produzione e dell'export (in migliaia di tonnellate) di anacardi della Costa d’Avorio, primo esportatore mondiale di anacardi con guscio. Come è possibile notare, il paese ha incrementato di molto la produzione del frutto specialmente negli ultimi due decenni, arrivando a produrre circa 700 migliaia di tonnellate di anacardi nel 2017.
Fonte: ExportPlanning
Più della metà della produzione di anacardi della Costa d’Avorio viene esportata – principalmente verso il Vietnam - e, di questa porzione, oltre il 90% è costituito da prodotto greggio o lavorato con basso valore aggiunto: gli anacardi con guscio. Tra le destinazioni dell’export di anacardi sgusciati sono presenti i paesi europei, che acquistano tale prodotto dalla Costa d’Avorio ad un prezzo di circa 9.5-10 $/kg, quindi comparabile a quello del semilavorato proveniente dal Vietnam.
Recentemente, il Centro per la promozione delle importazioni dai paesi in via di sviluppo (CBI), ente statale olandese, ha aperto un bando per la ricerca di figure che assistano le PMI produttrici di anacardi di Costa d’Avorio e Benin nel processo di internazionalizzazione. Nello specifico, si ricercano un consulente istituzionale e un business export coach per ciascun paese. Le figure saranno coinvolte nella creazione di una rete di collegamento tra le PMI produttrici di anacardi dei due paesi africani e l’Europa, così da stimolare le esportazioni e favorire lo sviluppo dell’economia africana.