La congiuntura internazionale del settore Macchine Agricole

La domanda mondiale del comparto ha mostrato segnali di flessione sin dai primi mesi del nuovo anno fino a registrare un forte crollo in aprile. Quali le performance per i principali mercati di importazione?

.

Congiuntura Domanda mondiale Stati Uniti Incertezza Congiuntura Internazionale

Accedi con il tuo account per utilizzare le funzioni stampa migliorata (pretty print) e includi articolo (embed).
Non sei ancora registrato? registrati!

Sin dai primi mesi dell’anno in corso, quando gli effetti della crisi sanitaria erano ancora deboli, la domanda mondiale- misurata in euro- di Macchine Agricole ha inaugurato una fase di evidente flessione, confermata sia dalla lettura delle dichiarazioni di esportazione dei principali paesi, sia da quelle in importazioni, come segnalato dal grafico che segue.

Tassi di variazione della domanda mondiale Macchine Agricole in euro
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning


Un inizio anno non particolarmente brillante ha poi lasciato spazio a crolli significativi, particolarmente evidenti nei mesi di marzo e aprile, quando gli effetti della pandemia hanno iniziato a manifestarsi in modo più robusto sul panorama internazionale, determinando shock congiunti dal lato della domanda e dell’offerta.
Naturalmente, è il mese di aprile ad aver segnalato la contrazione più marcata, prossima al -25% in euro. Ma in quale aree del mondo si sono registrati i risultati peggiori?

Il grafico che segue dispone i principali mercati di importazione di Macchine Agricole in relazione al tasso di variazione registrato nel primo trimestre del nuovo anno e ad aprile, dove il valore della ball è proporzionale alle importazioni 2019. La bisettrice, tracciata in giallo, divide i mercati che hanno registrato un’intensificazione delle flessioni già visibili nel corso dei primi mesi, da quelli che sono invece risultati in controtendenza.

Fonte: ExportPlanning -Datamart Congiuntura Mondiale

Il grafico proposto permette di evidenziare alcuni elementi particolarmente rilevanti:

  1. La caduta delle importazioni di Macchine Agricole risulta fortemente generalizzata e particolarmente marcata per tutti i mercati europei e del continente americano. Ad aprile, la quasi totalità dei paesi del Vecchio Continente ha segnato una caduta in un intervallo compreso tra il -25% e il -35%, estesa da ovest ad est, segnalando i concomitanti effetti negativi del lockdown sia dal lato della domanda che dell’offerta. I peggiori risultati si sono registrati per Francia e Regno Unito, per i quali il significativo crollo del mese di aprile si è associato a una flessione già visibile nel corso del primo trimestre dell’anno. A pesare sul risultato è stata la forte contrazione delle importazioni di Macchine Agricole dai principali partner europei, in particolar modo dalla Germania.
    Per il continente americano sono invece Canada, Messico e Brasile a segnalare le performance peggiori. I mercati d’oltreoceano appena citati hanno evidenziato infatti una forte riduzione delle importazioni del comparto in particolar modo dagli Stati Uniti, primo partner commerciale dell'area.

  2. Anche i mercati che avevano iniziato il nuovo anno in territorio positivo, nel corso di aprile hanno segnalato una contrazione dell’ordine del 25% in media. Tra questi spicca il caso degli Stati Uniti, primo mercato di importazione di Macchine Agricole sul panorama internazionale. Nel primo trimestre dell’anno, il mercato americano ha registrato un forte aumento delle importazioni dal partner tedesco, per un incremento complessivo superiore a 115 milioni di euro rispetto al corrispondente trimestre dello scorso anno. Il risultato si è inoltre associato ad aumento delle importazioni dai principali partner, quali Canada, Giappone, Corea e Italia, per poi lasciare il passo ad una flessione nel mese di aprile pari a -14%, relativamente più contenuta rispetto agli altri mercati.

  3. In questo contesto, l’area del mondo che ha registrato una maggiore resilienza è stata l’Asia. Ad eccezione di Australia e Nuova Zelanda, dove il significativo calo si associa soprattutto alla dinamica negativa delle importazioni dagli Stati Uniti, Giappone, Cina, Corea del Sud e Kazakistan hanno infatti segnato performance positive nel mese di aprile.
    Il caso del mercato cinese merita sicuramente un approfondimento. Il Paese del Dragone ha infatti evidenziato una crescita significativa delle importazioni di Macchine Agricole dagli Usa, per un incremento complessivo superiore a 108 milioni di euro nel solo mese di aprile. Il risultato è da ricondursi agli impegni assunti da Pechino in sede di accordo commerciale con Washington: le Macchine Agricole sono infatti incluse nella lunga lista di settori manifatturieri americani di cui la Cina dovrebbe aumentare le proprie importazioni di circa $77,7 miliardi in due anni. L’evidenza sembrerebbe segnalare l’impegno da parte di Pechino nel rispettare i punti siglati in sede di accordo, pur in un contesto economico di assoluta emergenza.

Il posizionamento competitivo italiano

In una congiuntura internazionale così fortemente deteriorata, per il settore delle Macchine Agricole emerge un quadro complesso, specialmente per il Belpaese, paese in cui le misure di contenimento del contagio sono state più restrittive che in altre aree del mondo. L’Italia rappresenta infatti il quarto esportatore mondiale del comparto e i dati disponibili permettono di tracciare l’evoluzione del posizionamento competitivo sui mercati esteri nelle fasi più stringenti del lockdown.
Quota di mercato Italia

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning

Come mostra il grafico della media mobile a dodici termini della quota di mercato mondiale detenuta, negli ultimi mesi l’Italia ha segnalato un peggioramento della propria posizione competitiva. Il risultato si aggiunge ad una fase di declino visibile sin dalla fine del 2014, solo parzialmente recuperata nel corso del 2019, prospettando una fase di ripresa molto complicata.

Conclusioni

In qualità di bene durevole, il settore delle Macchine Agricole è risultato fortemente esposto agli effetti recessivi dell'emergenza sanitaria, seguiti ad una fase di deterioramento della domanda mondiale visibile già da inizio anno. Nonostante la forte contrazione visibile sui principali mercati europei e americani, l'Asia si è mostrata un'area relativamente resiliente. L'attuale contesto internazionale, caratterizzato da profonda incertezza, impone perciò una necessaria pianificazione delle azioni e dei mercati da privilegiare per superare la complessità della ripartenza.