Euro e le valute dell'Europa Centrale festeggiano il Recovery Fund

L'euro sui massimi degli ultimi due anni

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Il tema dominante della settimana sui mercati valutari è stato sicuramente la dinamica della moneta unica che, grazie al raggiungimento di un accordo sul Recovery Fund all’inizio di questa settimana, ha celebrato con un notevole balzo in avanti rispetto al dollaro. Come si può notare dal grafico di seguito, il cambio euro-dollaro è passato, nell’arco di una settimana, da quota 1.14 a 1.16, registrando un rafforzamento dell’1.8%. Considerando l’intero mese di luglio, la moneta unica si è rafforzata del 3.6% rispetto al dollaro.

Tasso di cambio euro dollaro

I dati di lungo periodo rappresentati nel grafico mostrano chiaramente come l’euro si trovi sui massimi degli ultimi due anni, dalla fine del 2018. La valuta sta quindi beneficiando del sentiment positivo dei mercati, che hanno apprezzato il raggiungimento di un accordo anche prima delle attese. Tale accordo costituisce infatti una risposta forte e coesa, che potrà aiutare l’economia UE a riprendersi dagli effetti della pandemia.
Secondo alcuni analisti, ci sarebbero ulteriori spazi di rafforzamento per la moneta unica, se la pandemia continuerà ad essere contenuta e l’economia UE a recuperare. I segnali provenienti dall’indice PMI flash per l’Eurozona a luglio, rilasciati oggi, lasciano ben sperare. Il PMI composito della produzione segna un valore di 54.8, indicando quindi un chiaro recupero rispetto al mese precedente; si tratta del valore più alto in 25 mesi.

Segnali positivi anche dalle valute dell’Europa dell’Est, che a loro volta celebrano il raggiungimento dell’accordo sul piano Next Generation EU. I grafici di seguito mostrano la variazione del tasso di cambio effettivo di alcune valute del cluster CEE (Central and Eastern Europe) rispetto alla media mobile a 6 mesi, 2 mesi e 2 settimane.

Variazione tasso di cambio effettivo rispetto a media mobile (24 luglio 2020)

valute cee

Secondo gli analisti, anche le valute dell’Europa dell’Est hanno beneficiato, soprattutto nell’ultima settimana, del risk-on sentiment legato al Recovery Fund e al budget UE 2021-27, che prevede anche per loro significativi trasferimenti. Positive per le economie CEE anche, più in generale, le accresciute possibilità di recupero dell’economia UE legate all’accordo, dato che l’Unione costituisce il maggiore mercato di esportazione per i paesi CEE considerati: secondo dati ExportPlanning, il 75% delle esportazioni di beni dell’area si è diretto, nel 2019, verso l’Unione.

Dall’altro lato dell’oceano, continua la fase calante del dollaro. A fronte di un safe-haven appeal decrescente, grazie ai segnali di miglioramento della situazione economica globale, rispetto al momento di massimo rafforzamento a fine marzo il dollaro ha perso quasi il 5% del suo valore in termini di tasso di cambio effettivo. Pone pressione sulla ripresa economica e sulla valuta la situazione epidemica che, indicativamente da inizio luglio, sta attraversando una nuova fase di accelerazione: in questi giorni, si viaggia sull’ordine di grandezza dei 70.000 nuovi contagi al giorno.

USA: Nuovi casi confermati Covid-19 (23 luglio 2020)

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