Elementi di Accessibilità Mercato USA: Etichettatura degli alimenti
Pubblicato da Valeria Minasi. .
Agroalimentare Stati Uniti Accessibilità mercato
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ETICHETTE ALIMENTARI: elementi di attenzione
L’etichettatura alimentare negli USA è regolamentata dalla FDA (CFR 21.1011). La norma stabilisce una tipologia di etichettatura totalmente diversa da quella valida in UE per posizionamento delle informazioni e per la relativa importanza delle stesse (es. Nutrition Facts). La ragione di questa diversità è da ricercarsi nelle diverse esigenze del consumatore americano (e di conseguenza delle Autorità preposte).
POSIZIONAMENTO in etichetta
Per prima cosa è bene dare delle definizioni ai termini cui si fa riferimento nel regolamento per quanto riguarda il posizionamento delle informazioni:- Principal Display Panel (PDP): indica il lato più probabilmente esposto al consumatore al momento dell’acquisto;
- Information Panel: è invece il lato ALLA DESTRA del PDP;
- Alternate Principal Display Panel: si intende un lato solitamente non esposto al consumatore, ma che potrebbe esserlo in alternativa al PDP (es. nelle confezioni a forma di parallelepipedo o cubiche, è il lato opposto al PDP).
I requisiti generali obbligatori del prodotto possono essere riportati tutti sul PDP o, in alternativa, alcune possono essere sul PDP e altre nell’Information Panel. In particolare, le informazioni che sono sempre obbligatorie vanno riportate obbligatoriamente nel PDP, come il nome dell’alimento e la quantità netta. Le informazioni che possono o che devono essere inserite nell’Information Panel sono: nome e indirizzo del produttore, confezionatore e distributore, l’elenco degli ingredienti e i Nutrition Facts, mentre non deve comparire nessun “intervening material” (tutto ciò che non rientra nelle informazioni obbligatorie).
CARATTERE in etichetta
Tutte le diciture sull’Information Panel devono essere scritte con un carattere alto almeno 1/16 di pollice (1,6mm) avendo come riferimento la “o” minuscola. Sono ammessi caratteri più piccoli per le confezioni di dimensioni ridotte, ma in ogni caso il rapporto tra altezza e larghezza delle lettere non deve essere maggiore di 3:1. Si noti che i Nutrition Facts, il nome del prodotto e la quantità netta seguono regole differenti.
Indicazione PROVENIENZA in etichetta
Per quanto riguarda la provenienza, bisogna indicare il nome del produttore, confezionatore o distributore. Se il nome presente non è del produttore, è necessario aggiungere “manufactured for” or “distributed by”. È necessario indicare un recapito contenente strada, città, CAP, nazione, indicazione del Paese d’origine in maniera chiara, accanto all’indirizzo. È possibile utilizzare lingue straniere ma tutte le informazioni obbligatorie devono comparire in tutte le lingue utilizzate.
NOME DELL’ALIMENTO in etichetta
Il nome dell’alimento deve essere evidente e deve essere uno degli elementi principali del PDP. Deve inoltre essere parallelo alla base dell’imballaggio, riportare un nome stabilito dalla legge, comune o descrittivo e non deve essere in alcun modo fuorviante. Il nome di fantasia attribuito dal produttore non è considerato come nome dell’alimento e non deve essere prominente rispetto ad esso. Tuttavia, se la natura del prodotto è evidente, può anche essere utilizzato il solo nome di fantasia (es. Nutella). Il nome deve essere accompagnato dallo stato fisico in cui si trova l’alimento (es. sauce, juice, etc).
QUANTITÀ NETTA indicata in etichetta
La quantità netta va espressa in misure solide (per i solidi) o liquide (per i liquidi), indicando il peso netto dell’alimento. Essa deve essere disposta in un punto ben preciso dell’imballaggio e va espressa sia in unità di misure metriche che in unità di misure americane (libbre, once, galloni, etc.): es. Net wt 500ml (1pt 0.9 fl oz). La grandezza dei caratteri in cui è espressa varia a seconda delle dimensioni del PDP2. Il tipo di carattere utilizzato deve essere facilmente leggibile, prominente e cospicuo e deve contrastare con lo sfondo in modo da essere ben in risalto; il rapporto tra altezza e larghezza delle lettere non deve essere superiore a 3:1. L’indicazione della quantità netta in etichetta non deve essere troppo vicina ad altre indicazioni per non ostacolare la leggibilità. Inoltre, si può indicare la quantità in decimali o frazioni (es. ¼ oz.), se la confezione è “multipack” deve essere riportato il numero e il peso dei singoli pack, e non possono essere presenti informazioni non numeriche.
ELENCO INGREDIENTI in etichetta
Gli ingredienti devono essere indicati seguendo un ordine ponderale decrescente. L’acqua è considerata un ingrediente e va sempre indicata, a meno che non venga rimossa nel processo produttivo. Gli ingredienti vanno sempre indicati con il loro nome comune o usuale (es. “sugar”, “salt”). Gli ingredienti in “tracce” non sono previsti; la presenza “incidentale” è prevista ma può non essere dichiarata, ad eccezione dei solfiti, che è necessario dichiarare al di sopra dei 10 ppm. Gli aromi e le spezie possono essere riportati singolarmente con il nome comune, o identificati solo con la categoria (Natural or Artificial Flavor); i prodotti che sono essi stessi mix di spezie devono obbligatoriamente riportare i singoli ingredienti. Gli “ingredienti di un ingrediente” (es. farine multicereali, creme, etc.) devono essere riportati tra parentesi dopo l’ingrediente che li contiene o, in alternativa, essere sparsi all’interno dell’elenco degli ingredienti.
SCADENZA indicata in etichetta
Può sembrare strano, ma l’indicazione della scadenza NON è obbligatoria nelle etichette americane e non è richiesta da nessuna legge federale: la FDA non ne parla minimamente, mentre la USDA (competente per carni, pollame e uova) ne fa un minimo accenno. Dunque, è possibile riportare la scadenza su base volontaria e si può indicare giorno e mese, oppure giorno, mese e anno in caso di alimenti surgelati o a lunga conservazione. Se viene indicata una data, è allora necessario riportare anche cosa sta ad indicare:- Sell By: indica fino a quando il prodotto può essere messo in vendita;
- Best if used by (or Before): indica una data entro la quale è preferibile consumare un alimento; non è una data obbligatoria né per la vendita, né per il consumo;
- Use by: è la data limite di utilizzo del prodotto, indicata dal produttore.
All’interno dell’etichettatura, possono essere presenti, inoltre, le informazioni per una corretta conservazione del prodotto.
ETICHETTA NUTRIZIONALE
Veniamo ora alla tabella nutrizionale che, come abbiamo anticipato, è stata oggetto di alcuni cambiamenti.
Innanzitutto, l’etichetta nutrizionale è obbligatoria tranne alcune piccole eccezioni. Essa deve sempre essere inclusa in un riquadro che non può contenere nient’altro. I valori al suo interno possono essere ottenuti sia per calcolo che per analisi e il valore dei carboidrati deve sempre includere le fibre (elemento da attenzionare in riferimento alle analisi di laboratorio).
Le indicazioni dei caratteri e delle linee sono riportati con precisione nel CFR Title 21, 101.9 (d), mentre il CFR Title 21 101.12 fornisce indicazioni sulla corretta individuazione delle “porzioni” di riferimento.
Solo i valori nutrizionali, volontari o obbligatori, riportati nel CFR 21 101.9 (c) possono essere riportati in tabella, e solo alcuni di essi sono sempre obbligatori. Alcune Vitamine e Minerali elencati devono essere riportati in tabella se è presente un claim che vi fa riferimento, a meno che essi non siano costituenti di un ingrediente finito o siano aggiunti solo per scopi tecnologici.
Le percentuali dei valori giornalieri di riferimento si trovano sempre nel CFR 21 101.9 (c) o nella Food Labelling Guide.
In merito ai cambiamenti recentemente apportati alla tabella Nutrition Facts, riportiamo di seguito le principali novità:- le informazioni chiave sono rese più evidenti: la dicitura “Calories” è ora più evidente grazie all’aumento della dimensione del carattere e si riporta in grassetto sia il numero di calorie che l’indicazione “Serving Size” per rendere più evidente l’indicazione;
- il modo di indicare le “Serving Size” è cambiato: per legge, le porzioni devono essere basate sulla quantità di cibi e bevande che le persone effettivamente consumano, non su ciò che dovrebbero mangiare o bere. I consumatori sono cambiati da quando sono stati pubblicati i precedenti requisiti sulla dimensione della porzione (serving size) nel 1993 e perciò sono state aggiornate le dimensioni e determinati formati;
- sono presenti nuovi parametri di interesse nutrizionale: è richiesta la dichiarazione della quantità di “zuccheri aggiunti”. Inoltre, l’elenco aggiornato dei nutrienti obbligatori prevede la vitamina D ed il potassio a sostituzione delle vitamine A e C, che non saranno più obbligatorie ma possono essere incluse su base volontaria. Viene invece rimossa l’indicazione Calories from fat, poiché le recenti ricerche mediche hanno stabilito che il tipo di grasso è maggiormente indicativo per la valutazione dei rischi associati a malattie croniche, rispetto alla quantità totale di grasso assunto;
- vengono inoltre modificati alcuni valori di riferimento in merito alle quantità giornaliere raccomandate.
La nuova etichettatura nutrizionale: termini di adozione
Qui di seguito i termini di applicazione della nuova normativa sull’etichettatura nutrizionale:- già in essere dal 1° gennaio 2020 per i produttori con un fatturato annuo di più di $10 milioni;
- entro il 1° gennaio 2021 per i produttori con vendite annue in alimenti inferiori a $10 milioni;
- entro il 1° luglio 2021 per i produttori della maggior parte degli zuccheri a ingrediente singolo, come miele e sciroppo d’acero e alcuni prodotti di mirtilli3.
Per un approfondimento delle caratteristiche dell’etichettatura dei prodotti alimentari negli Stati Uniti, si rimanda alla relativa Guida IMA ExportPlanning.