Crisi sanitaria e catene del valore globali: quali cambiamenti in atto?
Il caso dei componenti per biciclette
Pubblicato da Giulio Grisanti. .
Covid-19 Marketing internazionale Congiuntura Internazionale
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La crisi sanitaria in atto su scala globale ha provocato un importante shock degli scambi internazionali, che hanno registrato una forte contrazione nel primo semestre 2020 rispetto ai primi 6 mesi del 2019. L’onda d’urto Covid-19 ha posto importanti interrogativi sul futuro del commercio internazionale, evidenziando la fragilità delle lunghe e complesse catene di approvvigionamento che caratterizzano l'attuale contesto internazionale. Una delle possibili conseguenze del post-covid è una trasformazione delle attuali catene del valore – che vedono principalmente la Cina come polo produttivo e principale esportatore – favorendo una spinta verso una maggiore regionalizzazione e frammentazione degli scambi. Inoltre, la forte dipendenza delle catene del valore mondiale dal Paese del Dragone sta aumentando l'attenzione delle imprese verso una diversificazione dei propri fornitori.
Un esempio della tendenza alla diversificazione dei fornitori è osservabile analizzando il mercato dei componenti per biciclette.
Biciclette: le difficoltà del settore durante il lockdown
Durante il periodo di lockdown si è sviluppato un crescente interesse per le biciclette. Come si può notare dal grafico sottostante, le ricerche effettuate su internet aventi “biciclette” come argomento ha registrato un sensibile aumento da inizio marzo.
Fonte: Google Trends
Le motivazioni alla base di questo incremento sono molteplici, e sono da ricercarsi in fattori quali:
- diminuzione/abolizione dei trasporti pubblici durante il lockdown;
- economicità della biciclette come mezzo di trasporto.
Ciò che però si è verificato in concomitanza all’aumento dell’interesse per le biciclette è una contrazione dell’offerta del prodotto, a causa della chiusura della maggior parte dei produttori mondiali sia di biciclette che di componenti.
Osservando i maggiori esportatori di componentistica per biciclette (telai, forcelle, freni, ecc.), si può notare come l’offerta sia fortemente polarizzata in Asia, con i primi tre paesi esportatori - Cina, Giappone e Singapore - che detengono quasi il 60% delle quote totali dell’export mondiale di componenti per biciclette.
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning
Nel momento in cui sono venuti a mancare i principali fornitori di componenti in un momento di crescita della domanda di biciclette, la reazione è stata la ricerca di nuovi fornitori. È così iniziato un processo di diversificazione.
La diversificazione dei fornitori
Per alcuni tra i principali paesi importatori di componenti per biciclette si registra una tendenza alla riduzione della dipendenza dal partner cinese.
Il grafico sottostante mostra la variazione della quota dei principali partner della Germania - primo paese importatore di componenti per biciclette - tra il primo semestre 2020 e il periodo corrispondente del 2019.
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning
Ciò che si può notare nel caso della Germania è un incremento delle quote di paesi sostituti della Cina (in particolare Taiwan) e di paesi vicini: Ungheria e Polonia. L’incremento di quota di questi ultimi due partner in Germania potrebbe rappresentare una prima tendenza a un processo di regionalizzazione, ossia favorire partner della stessa “regione” - in questo caso, l’Europa. Nel Vecchio Continente, la Germania rappresenta il principale paese esportatore e, in un processo di regionalizzazione, paesi dell’Est Europa come Ungheria e Polonia, verrebbero favoriti come fornitori di beni semilavorati.
Un primo slancio alla regionalizzazione è visibile anche per il secondo paese per import di componenti di biciclette: l’Olanda. La patria dei tulipani funge infatti da paese di distribuzione per l’intera Europa, con uno dei maggiori aeroporti e quello che è di gran lunga il maggior porto marittimo europeo (Rotterdam). In Olanda, la Cina ha perso una quota superiore a 4 punti percentuali, a favore di paesi simili al dragone asiatico come Taiwan e di paesi geograficamente vicini all’Olanda come la Germania.
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning
Conclusioni
L’analisi sviluppata nel corso dell’articolo sembra suggerire una tendenza per i produttori di biciclette all’abbandono della Cina come fabbrica del mondo, in favore di una maggiore diversificazione dei fornitori. I prossimi mesi saranno cruciali per valutare quanta parte dei cambiamenti verificatisi nell’approvvigionamento siano da considerare strutturali e quanta una necessità di breve periodo, confermando o meno una tendenza alla diversificazione e alla regionalizzazione degli scambi.