La corsa europea alla mobilità elettrica: il caso dei monopattini e delle biciclette
Il settore sta sperimentando una crescita dinamica, che non si è arrestata nel corso dell’emergenza sanitaria. Sempre più centrale il ruolo dei partner asiatici
Pubblicato da Marzia Moccia. .
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Il comparto dei veicoli elettrici per la micromobilità urbana sta acquisendo sempre maggiore interesse sul panorama internazionale. La trasformazione imposta dall’emergenza sanitaria alla mobilità urbana ha inoltre dato una spinta ulteriore alla crescita del settore, che si stava già consolidando ormai da qualche periodo. Tale dinamica si evince in maniera evidente dal grafico proposto di seguito, che riporta in rosso l’andamento delle query google effettuate sull’argomento e-bike e in blu quelle per i monopattini elettrici.
Google Trends: ricerche per monopattino elettrico e bicicletta elettrica
Al netto di una certa stagionalità che caratterizza i due prodotti, è evidente come le due categorie di beni sia siano distinte per un deciso trend di crescita, che ha registrato un suo massimo nella primavera 2020. Il risultato si ricollega in parte alle trasformazioni alla mobilità urbana causate dalla pandemia, dove a forme di trasporto più tradizionali, come quello pubblico, si sono privilegiate maggiormente modalità di spostamento alternative, consolidando una trasformazione della mobilità urbana in atto già da diverso tempo.
Europa: uno dei principali mercati di importazione
Per il comparto, il Vecchio Continente rappresenta uno dei mercati di destinazione più rilevanti sul panorama internazionale: nel 2019 le importazioni UE hanno sfiorato la soglia di 3.7 miliardi di €, con un aumento del 37% rispetto ai valori dell’anno precedente. Inoltre, in termini congiunturali, il trend di crescita delle importazioni europee di biciclette e monopattini elettrici, pur registrando un relativo rallentamento rispetto ai risultati del 2019, non ha subito i contraccolpi negativi dell’emergenza sanitaria. Come mostra il grafico che segue, infatti, l’import UE di biciclette elettriche ha mantenuto tassi di crescita a doppia cifra in tutti i trimestri del nuovo anno. Particolarmente interessante è inoltre l’andamento evidenziato dalle importazioni di monopattini elettrici, che si sono mantenute in territorio positivo pur a seguito di un 2019 fortemente dinamico.
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning
vai al Datamart congiuntura UEIl ruolo dei partner asiatici
A dominare la classifica dei principali partner commerciali europei per il settore ritroviamo sia paesi asiatici che Stati membri. Tuttavia, se per il comparto delle biciclette elettriche il ruolo del partner cinese è stato fortemente ridimensionato nel corso degli ultimi anni, lo stesso non può dirsi per il più recente exploit dei monopattini.
Fino alla fine del 2018, infatti, la Cina rappresentava il principale partner commerciale dell’UE per i flussi di scambio di biciclette elettriche, con una quota di mercato superiore al 20%. Tuttavia, l’istituzione da parte della UE di dazi anti-dumping sulle importazioni dalla Cina di biciclette elettriche1 ha ridotto drasticamente il peso del Paese del Dragone (si veda il grafico che segue).
Il provvedimento, caldamente voluto dai produttori europei, ha timidamente beneficiato gli Stati membri di Germania e Olanda, che hanno recuperato quote di mercato nel corso degli ultimi anni, ma anche Taiwan, che attualmente rappresenta il primo partner commerciale europeo per il settore.
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning
vai al Datamart congiuntura UEAl contrario, nel caso dei monopattini elettrici, la Cina domina incontrastata il mercato europeo, con una quota di mercato che nel 2019 è stata prossima al 63%, quando i rimanenti paesi UE si collocano su quote di mercato largamente inferiori. Inoltre, la quota di mercato cinese non sembra aver subito arretramenti nel corso degli ultimi trimestri del 2020.
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning
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Il recente exploit del settore dei monopattini nella mobilità urbana sta però facendo crescere l’attenzione sul tema della sicurezza. A differenza delle biciclette, infatti, che per poter essere commercializzate nella UE devono soddisfare i requisiti di sicurezza previsti da norme tecniche comunitarie, lo stesso non si può dire per i monopattini elettrici, rispetto ai quali è ancora in corso un processo di normazione a livello europeo.
Secondo le associazioni di categoria, infatti, la gran parte dei monopattini oggi in commercio vengono venduti attraverso canali online e grandi marketplace, senza una verifica preventiva dei requisiti di sicurezza. Perciò, il prossimo sviluppo del settore sul panorama europeo dipenderà strettamente dagli sviluppi normativi europei, che come nel caso delle biciclette, potrebbero modificare gli equilibri competitivi in atto.