Covid: torna la paura sui mercati finanziari

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Questa settimana i mercati sono tornati a tremare per la seconda ondata di Covid-19, ormai entrata nel vivo in molti paesi del mondo, con forti accelerazioni nel numero di nuovi contagi giornalieri. I mercati finanziari sono stati attraversati da un generale clima di sell-off, in relazione agli annunci dei governi dell’introduzione di misure più restrittive volte a rallentare il ritmo dell’epidemia.
Le borse, tanto europee che americane, hanno registrato il colpo. Dopo la caduta della primavera e la stabilità dei mesi estivi, dalla seconda metà di ottobre le borse dei maggiori paesi europei hanno registrato una caduta sincronizzata, in particolare nell’ultima settimana, a fronte dell’aumento dei casi registrati di Covid-19 e del conseguente peggioramento delle prospettive di recupero delle economie.

Indici di borsa Germania, Francia, Italia e Spagna
Indice: 2020=100

borse ue

A fronte dei numeri dei contagi, e delle azioni di contenimento dei governi, la ripresa appena avviata nel III trimestre potrebbe infatti già vedersi in pericolo. Nelle ultime settimane gli esperti hanno cominciato a parlare di un inevitabile “double dip”, una seconda recessione nel IV trimestre 2020, dopo il generale recupero osservato nel III trimestre.
Oggi l’Eurostat ha rilasciato i dati sul PIL UE nel III trimestre 2020: le cifre mostrano un rimbalzo del 12.7% dell’economia dell’Eurozona nel Q3 (-4.3% su base tendenziale), un recupero superiore alle attese, dopo le cadute congiunturali del 3.7% e dell’11.8% rispettivamente registrate nel I e nel II trimestre.
Una nuova contrazione nel IV trimestre allontanerebbe quindi la ripresa e amplificherebbe ulteriormente l’impatto economico della pandemia. Segnali in questo senso arrivano dal PMI dell’Eurozona per il comparto servizi che, a settembre e nuovamente ad ottobre, si è attestato sotto quota 50, dopo averla superata nei mesi di luglio e agosto.

Le borse statunitensi hanno mostrato una dinamica simile a quelle europee dall’inizio di ottobre. Differisce invece l’andamento dei mesi estivi, quando le borse europee mostrano una sostanziale stabilità, a fronte della corsa pressochè continua di Wall Street fino all’inizio di settembre.

Indici di borsa USA
Indice: 2020=100

borse usa

Anche i mercati USA, con i contagi da Covid-19 che stanno mostrando una nuova impennata, stanno quindi prezzando il rischio di un double dip. Sempre presente, poi, l’incertezza a fronte delle elezioni presidenziali, ormai prossime.
In linea con la forte volatilità delle borse americane il VIX, una misura dell'incertezza, ha toccato mercoledì il livello più alto degli ultimi 4 mesi.

Mercati forex: ritorno alle valute rifugio

Allargando lo sguardo ai mercati valutari, anche i cambi hanno risentito del rinnovato clima di tensione, a vantaggio delle valute rifugio. Guardando agli ultimi giorni, notiamo come il dollaro abbia mostrato un recupero rispetto all’euro, passando da 1.18 a quota 1.17.
Oltre al ruolo di safe-haven del biglietto verde, anche i dati sulla crescita economica degli USA nel terzo trimestre, rilasciati nella giornata di ieri dal Bureau of Economic Analysis dello US Department of Commerce, e risultati superiori alle attese, hanno supportato il dollaro. Rispetto al trimestre precedente, l’economia USA è cresciuta del 7.4%, corrispondente ad un tasso annualizzato del 33.1%, dopo una caduta congiunturale annualizzata del 31.4% nel Q2.

Lo yen e il franco svizzero hanno a loro volta mostrato un rafforzamento dall’inizio della “seconda ondata” di ottobre: nelle ultime due settimane lo yen ha guadagnato l’1.5% e il franco lo 0.9% in termini di tasso di cambio effettivo, come si nota dal grafico di seguito.

Tasso di cambio effettivo yen giapponese e franco svizzero
Indice: 2020=100

Tasso di cambio effettivo yen giapponese e franco svizzero

L’euro, al contrario, sta riscontrando negli ultimi giorni una certa debolezza rispetto al biglietto verde, principalmente riconducibile alle dichiarazioni di politica monetaria della Banca Centrale Europea, rilasciate nella giornata di ieri, ma anche al contesto emergenziale legato alla pandemia che sta sta di nuovo prendendo piede in Europa e sta riportando in campo lo spettro di nuovi lockdown – già annunciati per Francia e Germania nella giornata di mercoledì.
In un contesto di rinnovate sfide alla tutela della salute e alle possibilità di crescita economica, il Consiglio Direttivo della BCE, benchè mantenendo per il momento i tassi inalterati, ha aperto le porte a nuovi stimoli monetari a dicembre. Si è parlato in particolare di “ricalibrare” gli strumenti a disposizione del Consiglio Direttivo, “al fine di rispondere all’evolvere della situazione e di assicurare che le condizioni di finanziamento restino favorevoli per sostenere la ripresa economica e contrastare l’impatto negativo della pandemia sul profilo previsto per l’inflazione”.