Gli scenari del commercio internazionale: tra incertezza e minaccia cinese
La ripresa della domanda mondiale nel prossimo biennio rifletterà l’impatto asimmetrico per paesi e settori della crisi sanitaria
Pubblicato da Marzia Moccia. .
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In un quadro ancora fortemente incerto, si stima che la flessione accusata dal commercio mondiale a causa dell’emergenza sanitaria è stata prossima al -12% in euro nei primi tre trimestri del 2020. Sebbene i dati disponibili abbiano evidenziato per il III trimestre un quadro di sostanziale ripresa, le prospettive dei prossimi mesi dipenderanno strettamente dall’evolversi della “seconda ondata” dell’epidemia, che sta colpendo in modo significativo numerose economie europee, e, soprattutto, dalla conseguente rigidità delle misure di contenimento messe in campo dai diversi paesi.
Pur in presenza di un forte calo generalizzato, risulta tuttavia evidente come una delle eredità più significative dell’attuale crisi è l’elevata differenziazione con la quale essa ha colpito le aree del mondo e le diverse industrie. Sulla base dei dati disponibili nell’ultimo aggiornamento dello scenario di previsione pubblicato nel Sistema Informativo ExportPlanning1, è possibile notare come tali asimmetrie caratterizzeranno fortemente la ripresa della domanda mondiale nel prossimo biennio, in termini di paesi e settori.
Il profilo geografico
Nella mappa riportata di seguito i diversi mercati sono posizionati sulla base della variazione delle importazioni stimata per il 2020 (in ascissa) e la variazione media dell’import prevista nel periodo 2021-2022 (in ordinata); la dimensione del cerchio è proporzionale al livello delle importazioni del paese nel 2019.
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning
Nell’area del grafico in basso a destra ritroviamo i paesi che nell’anno in corso si sono mostrati maggiormente resilienti a una congiuntura economica di forte ribasso. Si tratta tipicamente di economie asiatiche, prima tra tutte la Cina, insieme a Taiwan e Hong Kong. Per queste economie si stima un veloce recupero della domanda, arrivando già dal 2021 a superare (o almeno recuperare) i valori delle importazioni pre-crisi. Evidenza valida, sul fronte europeo, solo per Polonia e Svizzera.
Per le rimanenti economie, il cammino di ripresa della domanda si consoliderà solo entro il 2022. In particolare, nell’area in basso a sinistra si collocano quei paesi per i quali, a seguito della drastica flessione segnalata nell’anno in corso, si attende un rimbalzo più lento e graduale, seguendo la normalizzazione del PIL ai livelli pre-crisi. È il caso, ad esempio, del Nord America, e di alcune economie europee, come Regno Unito, Francia e la stessa Italia.
Il profilo per industria
Lo scenario del commercio mondiale in termini settoriali è invece rappresentato dalla mappa che segue.
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning
Nel biennio 2021-2022 ci si attende un rimbalzo significativo delle Materie prime (A1, A2), sospinto dalla graduale ripresa della crescita del PIL su scala internazionale e da un conseguente aumento dei prezzi delle materie prime.
Un forte rimbalzo caratterizzerà anche l’industria Automotive, soprattutto a seguito dell’ampia contrazione accusata dagli scambi internazionali di mezzi di trasporto (F3) e componentistica (D3) nel corso del 2020.
Maggiore incertezza caratterizza, invece, le previsioni della domanda mondiale dell’industria della Moda(E2), per il quale, a seguito dell’ampia flessione registrata nel 2020, si stima un recupero decisamente più lento.
La ripresa dei livelli pre-crisi avrà luogo sin dal 2021 per l’industria agroalimentare (E0, B1), che già nel corso del 2020 aveva dato prova di una relativa resilienza rispetto agli altri comparti. In controtendenza la domanda mondiale di Sistema Salute(E4), che chiude il 2020 con una crescita del 4.5% in euro ed evidenzia ulteriori prospettive di crescita nel prossimo biennio.
Conclusioni
Tenuto conto della forte incertezza che grava sulle prossime prospettive del commercio mondiale, in funzione dell’evolversi della pandemia nei prossimi mesi, risulta evidente come, per il prossimo biennio, la competizione internazionale si configura come particolarmente accesa e stringente. Da un lato, infatti, la prospettiva di ripresa della domanda mondiale apparirà differenziata in termini di profilo mercato e industria, dall’altro, l’evolversi dei rapporti di forza sui mercati internazionali sta portando la Cina ad acquisire quote di mercato sempre più significative.
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning
1 Le stime disponibili si basano sullo scenario di previsione della crescita economica mondiale pubblicato lo scorso ottobre dal Fondo Monetario Internazionale (IMF). Le previsioni di commercio mondiale ExportPlanning privilegiano un approccio di tipo microeconomico, elaborando la previsione a livello di singolo codice doganale sulla base dell’evoluzione dell’elasticità della domanda mondiale al PIL, un trend di lungo periodo ed eventuali cambiamenti nel costo del lavoro delle diverse economie.