Si consolida la ripresa del commercio mondiale nel I trimestre dell’anno

Il commercio mondiale inaugura il 2021 con una crescita tendenziale del 6% in quantità e del 3% rispetto al corrispondente trimestre 2019

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La disponibilità delle pre-stime ExportPlanning sul primo trimestre 2021, accessibili attraverso il datamart Congiuntura Mondiale, permette di documentare la situazione congiunturale del commercio mondiale, al fine di mappare lo status della ripresa degli scambi internazionali, che, come abbiamo più volte raccontato, si sta caratterizzando per un profilo fortemente asimmetrico in termini settoriali e geografici.

Nel primo trimestre 2021 il commercio mondiale si consolida sui livelli precrisi

Dopo una chiusura d’anno più positiva di quanto inizialmente ipotizzato, si veda l’articolo Il commercio mondiale chiude il 2020 con una flessione a una sola cifra, il commercio mondiale inaugura il 2021 con una crescita a prezzi costanti nell’ordine del 6% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Il risultato certifica un ulteriore rafforzamento del cammino di ripresa degli scambi internazionali, che aveva portato il commercio mondiale a recuperare progressivamente i corrispondenti valori pre-pandemici sin dal quarto trimestre 2020 (si veda il grafico che segue).


Se comparati con i valori del primo trimestre 2019, i flussi di commercio internazionale segnano una crescita in quantità prossima al 3%. Per una corretta lettura del dato, bisogna tuttavia evidenziare come i risultati 2019 risentivano già di una fase di debolezza del commercio mondiale, legata principalmente al sensibile aumento delle azioni protezionistiche sul fronte Usa-Cina.
Il commercio mondiale di beni si è quindi caratterizzato per una rapida e significativa ripresa dei livelli precrisi, prova della relativa resilienza dell’industria manifatturiera all'attuale congiuntura, pur lasciando ancora aperta la sfida di un pieno recupero del cammino di sviluppo che ha contrassegnato gli scambi nel biennio precedente al 2019.

Il rimodellamento che l’epidemia ha imposto all’industria dei consumi internazionali rende particolarmente informativo mappare la ripresa in chiave settoriale, al fine di monitorare le modifiche nella struttura della domanda mondiale.
Il grafico che segue consente di analizzare il quadro congiunturale delle principali industrie, riportando la variazione sperimentata nell’ultimo anno (asse X) e quella registrata nel primo trimestre 2021 rispetto al primo trimestre 2019 (asse Y). In questo modo è possibile distinguere le industrie che hanno più velocemente recuperato e/o superato i valori precrisi da quelle che registrano ancora qualche difficoltà.

Commercio mondiale per industria: valori a prezzi costanti
(anno base 2012)

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning

Sul fronte dei beni di consumo, insieme ai risultati positivi dei beni di prima necessità (Sistema Salute e Agroalimentare), si segnala la prosecuzione di alcuni trend di consumo già emersi in precedenza:

  • Continua la debolezza della filiera tessile-moda (E2, B2): nel confronto con il dato del primo trimestre 2019 le perdite più significative si concentrano soprattutto nel segmento dei Beni finiti per la persona, ma con una performance relativamente differenziata per i diversi comparti (si veda l'articolo Sistema Moda-Persona: nel primo trimestre dell'anno segnali di parziale recupero del commercio mondiale);
  • Si irrobustisce la crescita della domanda mondiale di Sistema Casa (E3), segnando un vigoroso aumento del 8% in quantità sui valori del primo trimestre 2019. Al risultato si accompagna inoltre la crescita significativa registrata dai Beni intermedi per le costruzioni (C1), in aumento del 10%.

Particolarmente interessante il quadro congunturale sul fronte dei beni di investimento: insieme ai risultati positivi che continuano a caratterizzare l'industria degli Strumenti e componenti ICT (F1) e della relativa filiera (D1), anche le rimanenti industrie del comparto segnano un recupero significativo sui valori del primo trimestre 2019.
Ad eccezione dell'Impiantistica industriale (F5), per la quale la ripresa sembra configurarsi come relativamente lenta, sia la Meccanica Strumentale (F4) che le Attrezzature per l'industria (F2) segnano una crescita rispetto ai livelli pre-pandemici.
Se da una lato, il risultato sconta gli effetti di un 2019 già in rallentamento per il segmento, dall'altro segnala una ripresa degli investimenti da parte delle imprese. In particolare, la crescita della domanda di macchinari e attrezzature industriali sui livelli precrisi sembra suggerire una crescente attenzione verso l'ammodernamento e il miglioramento tecnologico.
Per il cluster dei beni di investimento, si segnala, infine, il forte rimbalzo segnato dai Mezzi di trasporto (F3), il cui recupero segue, tuttavia, all'ampia flessione accusata nel 2020 e a un precedente biennio di relativa debolezza.