FX e inflazione: la scommessa delle banche centrali

Focus sulla politica monetaria delle banche centrali: i casi di Brasile, Repubblica Ceca e Turchia

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Negli ultimi mesi le banche centrali di tutto il mondo sono state le indiscusse protagoniste della scena economico-finanziaria. In un contesto segnato dall’incertezza di un’impennata dei prezzi senza freni, più istituti centrali hanno deciso di rispondere alle mutevoli condizioni economiche alzando i tassi d’interesse di riferimento (tassi repo).

Mentre Federal Reserve, Bank of England e Banca Centrale Europea continuano a mantenere invarianti i tassi d'interesse, nelle ultime settimane abbiamo trattato a più riprese i casi di paesi, sia sviluppati che emergenti, in cui il processo di normalizzazione della politica monetaria ha già preso forma1.

Al fine di osservare come i mercati stanno rispondendo alle decisioni delle banche centrali, nell’approfondimento valutario di questa settimana facciamo il punto della situazione sulle variazioni dei tassi di riferimento. Nel grafico di seguito sono riportati i paesi che, rispetto ad inizio anno, hanno modificato i propri tassi di riferimento, riportandone le variazioni in punti base.

Variazione in punti base dei tassi repo
da Gennaio 2021 al 26 Novembre 2021


Fonte: Elaborazioni Studiabo su dati DailyDataLab.

Al netto di Indonesia e Turchia che presentano variazioni negative, tutti gli altri paesi mostrano una evidente adesione a politiche monetarie più restrittive. Tra i maggiori promotori degli aumenti dei tassi di riferimento troviamo il Brasile, con un incremento pari a 575 punti base, seguito da Russia (325 bp), Repubblica Ceca (250 bp) e Cile (225 bp).

Real Brasiliano sulle montagne russe

In ottobre, il Banco Central do Brasil ha incrementato il proprio tasso di riferimento di 150 punti base raggiungendo il 7.75%. Nonostante l'istituto centrale brasiliano stia mettendo in atto il ciclo di stretta più aggressivo del mondo, la dinamica del real risulta molto volatile, complice un’inflazione a doppia cifra che lascia poco respiro alla valuta.


A novembre l’inflazione annuale ha raggiunto il 10.7%, e una crescita dell’1.17% rispetto al mese precedente. Secondo alcuni esperti, l'inasprimento sui tassi di ottobre non sarà sufficiente per contenere l’inflazione dilagante e entro la fine dell’anno ulteriori rialzi saranno necessari.

Repubblica Ceca: tasso repo al massimo storico


Nella giornata di giovedì 5 novembre, la banca nazionale ceca ha stupito i mercati sollevando il tasso di interesse principale di 125 punti base. L’incremento dei tassi, il più elevato dal 1997, è stata una mossa più netta di quanto gli analisti e i mercati avessero previsto: il tasso di riferimento è quasi raddoppiato, raggiungendo il 2.75%. Dopo aver toccato il punto di minimo di oltre un anno nella giornata di martedi 9 novembre (25.2 corone per dollaro), la valuta ha ricominciato a deprezzarsi chiudendo la settimana finaziaria a 25.7.

Turchia: nuovo record al ribasso

Per concludere, non può mancare l’ormai consueto aggiornamento sull’allarmante andamento della lira turca, che martedì 23 novembre ha raggiunto il nuovo minimo storico di 12.55 lire per dollaro. La valuta chiude la settimana finanziaria in parziale recupero rispetto al dollaro, grazie alla bassa volatilità dei mercati negli ultimi due giorni a causa della chiusura del mercato statunitense per il giorno del Ringraziamento. L’anomalo andamento della lira non è altro che lo specchio dell’insana politica monetaria della banca centrale che, lo scorso giovedì 18 novembre, ha tagliato i tassi repo per la terza volta in un anno, arrivando al 15%.


Tirando le fila dell’analisi, risulta evidente come gli investitori stiano monitorando con attenzione gli sviluppi di politica monetaria nei mercati emergenti, premiando le banche centrali che meglio si impegnano per evitare che l'inflazione si trasformi in un fenomeno strutturale.


1. Per un approfondimento del tema si segnalano: "Nuova corsa del rublo russo?" (ottobre 2021), "Nuovo colpo di scena in Turchia (e vento in poppa per le valute rifugio)" (ottobre 2021) , "La settimana delle banche centrali" (settembre 2021), "Ritorno alle origini per la politica monetaria norvegese" (settembre 2021), "Corea del Sud verso la normalizzazione monetaria" (agosto 2021).