Le esportazioni europee a pre-consuntivo 2021

Le pre-stime ExportPlanning documentano una crescita del 6% rispetto ai livelli pre-crisi

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La disponibilità delle pre-stime ExportPlanning sui flussi di commercio estero dei paesi UE, accessibili attraverso il datamart Congiuntura Paesi UE, consentono di fare il punto sulla situazione congiunturale delle esportazioni del Vecchio Continente a pre-consuntivo del 2021, in un quadro sanitario in miglioramento ma non privo di rischi.
Come già evidenziato nel precedente articolo Le esportazioni europee nel biennio Covid, a partire dai mesi estivi, dopo una prima parte dell’anno molto positiva, si è assistito a una progressiva normalizzazione del ritmo di crescita delle esportazioni degli Stati Membri (si veda Fig.1).

Fig. 1: Esportazioni UE in euro
(2019=100, media mobile a tre termini)

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

La prima parte del 2021 si è infatti caratterizzata per un ritmo di espansione dell'export UE particolarmente significativo. Pur a fronte del rallentamento della seconda parte del 2021, tuttavia, il confronto con il dato 2019, che permette di depurare dagli effetti base di tipo statistico legati alle ampie flessioni segnate lo scorso anno, consente di evidenziare come, in ogni trimestre di analisi, le esportazioni europee si sono mantenute sempre su livelli superiori a quelli pre-crisi (si veda Fig.2).

Fig. 2: Esportazioni UE in euro
(variazione tendenziale sul corrispondente periodo 2019 e 2020)

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.

Complessivamente, si stima che l’export europeo chiuda il 2021 con una crescita tendenziale del 15% in euro e del 6% rispetto ai livelli pre-crisi.
Tuttavia, non tutte le diverse industry di specializzazione manifatturiera europea chiudono il 2021 con un recupero pieno dei livelli pre-crisi.
Nel grafico che segue le diverse industry sono posizionate sulla base del tasso di variazione registrato nel 2020 (asse x) e quello del 2021 rispetto al 2019.

Fig.3 - Esportazioni europee per industria in euro
(Posizionandosi con il mouse sul cerchio che identifica un'industria è possibile visualizzare una tabella che riassume i dati relativi all'industria selezionata)

Fonte: Elaborazioni ExportPlanning

Come possiamo notare dal grafico, quasi tutto il cluster dei beni di consumo registra una crescita sul 2019 superiore alla media complessiva del 6%. Il risultato interessa non solo le industrie più resilienti al contesto pandemico (Agroalimentare-E0/B1 e Pharma-E4), ma anche il Sistema Casa (E3) e Largo consumo (E1). Unica eccezione il sistema moda e, più in generale, i prodotti finiti per la persona (E2), i quali stanno sperimentando una ripresa piuttosto lenta se paragonati agli altri settori. Risulta comunque significativo che l’industria si collochi su valori del +2% rispetto al periodo pre-crisi.
Il cluster delle materie prime, dopo il crollo nel 2020 soprattutto delle materie prime industriali (A2), è stato quello più in crescita durante lo scorso anno, dato i prezzi record registrati dalla gran parte delle commodity.
Infine è interessante osservare i beni di investimento, per i quali risultano evidenti le persistenti difficoltà dell’automotive e relativa componentistica. Le attrezzature ITC sono, al contrario, fra le industrie più in crescita nel 2021 (+8,5%), insieme alla performance positiva delle attrezzature per l'industria (F2) e dell'elettrotecnica (D4).

A fronte di questa analisi, il posizionamento dei diversi paesi esportatori dell’UE a consuntivo 2021 rispecchia le diverse specializzazioni manifatturiere. Complessivamente, si evidenzia come i tassi di crescita più elevati siano stati sostenuti dai paesi dell’Europa orientale, guidati dalla Polonia e dalle Repubbliche Baltiche, mentre i paesi occidentali mostrano variazioni più contenute. Le performance settoriali incidono in particolar modo sulla crescita delle esportazioni francesi, ancora del 4% inferiori al 2019, e della Germania +2% sul 2019. In questo quadro, migliore risulta la performance italiana, che segna un +6,7% sui livelli pre-crisi.

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Conclusioni

Lo scenario delle esportazioni europee nel quarto trimestre 2021 ci mostra una progressiva normalizzazione del ritmo di crescita negli ultimi mesi, tuttavia i valori rimangono maggiori rispetto a quelli registrati nel 2019.
A livello di industria abbiamo molta eterogeneità: le materie prime e i beni di consumo sono in forte crescita, mentre altri settori, primo su tutti l’automotive, faticano ancora a recuperare i livelli pre-crisi, riflettendo le inefficienze lungo le catene del valore che continuano a registrarsi.