Esportazioni mondiali di beni d’investimento: nel 2021 diffusi recuperi oltre i livelli pre-pandemici

Solo nel comparto dei Mezzi di Trasporto il recupero 2021 è risultato molto debole

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A pre-consuntivo 2021 le esportazioni mondiali di beni di investimento1 hanno segnato un incremento complessivo di oltre 11 punti percentuali nelle quantità, recuperando i livelli pre-pandemici del 2019.
Si tratta di una sostanziale differenza rispetto alla crisi della Grande Recessione (2009), allorquando le esportazioni mondiali di beni di investimento, dopo una caduta ben più profonda del "Great Lockdown" (-20.4% del 2009, contro il -9.4% del 2020), necessitarono di un biennio per recuperare interamente la penalizzazione subita.

Evoluzione Esportazioni Mondiali di Beni di Investimento
(indice in euro destagionalizzati)

Fonte: ExportPlanning

Ad eccezione dei Mezzi di Trasporto, tutti i principali comparti
di beni di investimento tornati sopra i livelli 2019

Il quadro appare ancor più favorevole se si esclude il comparto dei Mezzi di Trasporto. Quest’ultimo, fortemente penalizzato nel 2020, ha visto solo un parziale recupero (e nel caso nel segmento automobili addirittura un nuovo calo: -2.4% in quantità) delle esportazioni mondiali nella media del 2021: treni e materiale rotabile +2.7% (dopo il -28.1% del 2020), carrelli elevatori e di movimentazione +3.6% (dopo -16.1% dell’anno precedente), aerei +6.8% (dopo la caduta del 42% l’anno precedente), autoveicoli speciali +8.4% (dopo il -23.5% del 2020).
Recuperi più significativi, ma appena sufficienti a riposizionarsi sui livelli 2019, hanno caratterizzato le esportazioni mondiali di navi e imbarcazioni da diporto (+15.8%, dopo il -13% del 2020) e autoveicoli per il trasporto merci (+22.9%, dopo il -18.5% del 2020).
Unica rilevante positiva eccezione all’interno dei Mezzi di Trasporto riguarda le esportazioni mondiali di motocicli, che, dopo un 2020 in tenuta, hanno segnato l’anno scorso una crescita superiore ai 23 punti percentuali nelle quantità.

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Le dinamiche più favorevoli hanno caratterizzato il comparto degli Strumenti e attrezzature per ICT e servizi, le cui esportazioni mondiali – già mantenutesi in crescita nel corso del 2020 (+4%) - hanno fatto segnare l’anno scorso un aumento prossimo ai 14 punti percentuali nelle quantità, arrivando su livelli di oltre 18 punti percentuali superiori a quelli pre-pandemici. I settori computer e unità periferiche (le cui esportazioni mondiali sono salite di quasi 22 punti percentuali sopra i livelli 2019) e apparecchiature per le comunicazioni (+15.9% rispetto al 2019) hanno offerto i maggiori contributi alla crescita del comparto.

Recuperi significativi hanno caratterizzato anche le esportazioni mondiali di Strumenti e attrezzature per l’industria, che – dopo un calo nel 2020 inferiore ai 5 punti percentuali in quantità – hanno messo a segno l’anno scorso un aumento di quasi 14 punti percentuali, attestandosi su livelli di oltre 8 punti percentuali superiori ai livelli pre-pandemici. All’interno del comparto si ravvisano recuperi generalizzati (con la sola negativa eccezione di bruciatori e forni, le cui esportazioni mondiali si sono fermate l’anno scorso a 9 punti percentuali dai livelli 2019), con i maggiori contributi positivi provenienti da strumenti di misura, utensili elettromeccanici, pompe e filtri, apparecchi di sollevamento e movimentazione, estintori, pistole e macchine per spruzzare liquidi e polveri e utensili, attrezzi e stampi.

Esportazioni Mondiali per comparto di beni di investimento
(variazioni % a prezzi costanti)

2020/2019 2021/2020 2021/2019
Elettrotecnica -6.4 +13.4 +6.2
Strumenti e attrezzature per ICT e servizi +4.0 +13.9 +18.5
Strumenti e attrezzature per l'industria -4.7 +13.5 +8.1
Mezzi di trasporto -25.0 +4.0 -22.0
Macchine movimento terra -15.3 +26.8 +7.4
Macchine agricole -6.3 +11.5 +4.5
Macchine e impianti per processi industriali -6.8 +18.9 +10.8
Impiantistica industriale -10.5 +12.2 +0.5
TOTALE Beni di Investimento -9.4 +11.2 +0.7
Fonte: ExportPlanning - Analisi Mercato - Analytics, Datamart Congiuntura Mondiale

Crescite a due cifre percentuali – con il pieno recupero dei livelli pre-pandemici – hanno caratterizzato l’anno scorso le esportazioni mondiali di Elettrotecnica (+13.4% rispetto al 2020, con un guadagno di oltre 6 punti percentuali rispetto al 2019). In particolare, si evidenziano le performance dei settori motori, generatori e trasformatori elettrici (+13.8% l’anno scorso nelle esportazioni mondiali, con un recupero di circa 9 punti rispetto al 2019), quadri elettrici (+13.7%, con un recupero di 8 punti percentuali), lampade e parti di apparecchi per l'illuminazione (+12.7% con un recupero superiori agli 11 punti percentuali) , fili e cavi, interruttori, spine, prese e quadri elettrici (+12.3% e recupero di 3.6 punti percentuali), parti per apparecchiature elettriche (+16.7% e recupero di quasi 7 punti percentuali).

Recuperi completati anche per le esportazioni mondiali dei comparti Macchine movimento terra e Macchine agricole. Nel primo caso, dopo le rilevanti penalizzazioni del 2020 (-15.3% a prezzi costanti), si è registrato un incremento dell’export mondiale di quasi 27 punti percentuali in quantità, attestandosi su livelli di oltre 7 punti percentuali superiori a quelli 2019. Meno intensa, ma comunque sufficiente a ritornare sopra i livelli pre-pandemici, l’evoluzione delle esportazioni mondiali di macchine agricole (+11.5% rispetto al 2020, a prezzi costanti), con un guadagno di circa 5 punti percentuali rispetto al 2019.

Come già evidenziato in un altro articolo sul tema, le esportazioni mondiali di Macchine e impianti per i processi industriali hanno mostrato l’anno scorso una eccellente dinamica (+18.9% a prezzi costanti), tornando su livelli misurati in quantità di quasi l’11 per cento superiore a quelli del 2019. L’evoluzione favorevole del comparto ha visto il contributo positivo di quasi tutti i principali settori (macchine utensili per metalli su tutti), ad eccezione di macchine per la lavorazione dei metalli e macchine per la stampa ed editoria, che – benché in crescita percentuale a due cifre nelle esportazioni mondiali 2021 – non hanno saputo ancora recuperare i livelli 2019.

Nel caso, infine, dell’Impiantistica industriale, la performance di crescita delle esportazioni mondiali 2021 si è “fermata” al +12.2% nelle quantità, comunque sufficiente a più che compensare la riduzione subita l’anno precedente (-10.5%). Da pompe e compressori, valvole e riduttori di pressione e scambiatori di calore sono arrivati i maggiori contributi al recupero dei livelli pre-pandemici. Di contro, vanno segnalate le performance insufficienti ad assicurare il ritorno ai livelli 2019 per le esportazioni mondiali di caldaie, turbine e motori (-3% a prezzi costanti rispetto a due anni prima), apparecchi di regolazione automatici (-4.4% rispetto al 2019), impianti siderurgici (che risultano a fine 2021 di quasi 12 punti percentuali inferiori al 2019) e, soprattutto, di impianti chimici e per la lavorazione dei minerali (con un gap a fine 2021 di quasi 20 punti percentuali rispetto a due anni prima).

Conclusioni

Il ciclo dei beni di investimento a livello mondiale evidenzia una fase di recupero dalle penalizzazioni subite nel 2020 - in corrispondenza con la fase più critica della pandemia - più rapida di quella sperimentata in corrispondenza con la Grande Recessione. Maggiori, invero, erano risultate all'epoca le penalizzazioni rispetto a quanto sperimentato nel 2020, a causa di una crisi finanziaria che aveva fortemente condizionato la capacità di investimento degli operatori economici a livello internazionale. Di contro, le politiche monetarie e fiscali particolarmente accomodanti adottate nell'attuale fase ciclica hanno indubbiamente supportato il rapido recupero delle vendite mondiali di beni di investimento.

La disamina dei risultati 2021 delle esportazioni mondiali dei diversi comparti di beni di investimento segnala recuperi dalle flessioni evidenziate nel 2020 alquanto generalizzati. L'unico comparto ad essere ancora significativamente lontano dai livelli pre-pandemici è quello automotive, che sta sperimentando difficoltà sia congiunturali, legate alle inefficienze lungo le catene del valore che continuano a registrarsi, sia di tipo strutturale, con una non facile transizione dai motori termici a quelli più ecologici.


1) L'aggregato considerato fa riferimento ai seguenti comparti: elettrotecnica, macchine e impianti industriali, strumenti e attrezzature per l'industria, strumenti e attrezzature per ICT e servizi, impiantistica industriale, mezzi di trasporto, macchine movimento terra e macchine agricole.