Frena il commercio mondiale, ma non per le imprese italiane
Nella fase di ripresa post pandemica, l'Italia assieme alla Spagna guida la crescita delle esportazioni dell'Unione Europea
Pubblicato da Giulio Corazza. .
Europa Congiuntura Internazionale
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In questi primi mesi del 2023 il quadro economico internazionale rimane ancora critico. L'incertezza legata alla guerra in Ucraina, la persistente inflazione e le conseguenti politiche restrittive attuate dalle banche centrali per combatterla hanno determinato nel quarto trimestre 2022 un rallentamento del commercio mondiale. Il quadro generale in Europa non è dei migliori. Alcuni paesi, tuttavia, stanno attraversando questa fase di rallentamento meglio di altri.
In questa situazione, può essere utile approfondire la dinamica delle esportazioni italiane, comparandole alla performance media degli altri esportatori europei.
Il grafico che segue riporta la dinamica annuale delle esportazioni per Italia, Germania, Francia, Spagna e per l'aggregato Europa, misurate in indice con base 2019=100.
Dopo l'epidemia da covid-19 del 2020 che mise in ginocchio anche gli scambi commerciali, l'export dei paesi europei ha ripreso un percorso di crescita e oggi ha pienamente recuperato i livelli di quell'anno. Alcuni paesi come Spagna e Italia hanno guidato questa ripresa, altri invece come Francia e Germania hanno faticato di più, posizionandosi al di sotto della media europea.
Fig.1 Indice esportazioni
La tenuta dell'industria italiana
Può essere interessante andare ad analizzare quali sono le industrie ed i settori che hanno contribuito maggiormente a questa performance italiana rispetto a quella media europea.
Il grafico che segue riporta il tasso di variazione delle export nel 2022 a livello europeo e dei primi 50 settori per livello di export italiano. La grandezza delle ball è proporzionale ai valori di export nel 2022.
Fig.2 - Tasso di variazione settoriale 2022, Italia contro Europa
Posizionandosi con il mouse sul cerchio che identifica un settore è possibile visualizzare una tabella che riassume i dati relativi al settore selezionato
Fonte: ExportPlanning
Il risultato migliore lo troviamo nei prodotti e strumenti per la salute. In particolare nel settore farmaceutico (E4.11), il cui export italiano nel 2022 è cresciuto più del doppio della media europea. L'Italia è un paese leader nella produzione di farmaci in Europa e questo rappresenta un risultato molto positivo, frutto degli investimenti effettuati dalle imprese del settore.
Due altri settori si caratterizzano per i risultati positivi del 2022: sono gli Apparecchi per le telecomunicazioni (F1.42) e le Navi e imbarcazioni da diporto (F3.23). La ricerca dei fattori che sono alla base di questo successo dovranno essere oggetto di un successivo approfondimento.
Il settore che presenta i più alti tassi di crescita nel 2022 sia nelle esportazioni UE che in quelle italiane è il settore dei Prodotti Petroliferi, le cui esportazioni in valore sono state sostenute dal forte aumento dei prezzi.
Ci sembra utile segnalare i due settori italiani che hanno avuto nel 2022 performance particolarmente inferiori a quelle della media UE: Prodotti Chimici di base organici (A2.22) e Automotive (F3.11). Per quanto riguarda i risultati dell'Automotive, essi confermano le maggiori difficoltà incontrante dal comparto italiano. Viceversa, le performance meno brillanti della chimica di base italiana possono essere ricondotte ai maggiori costi energetici, rispetto ad altri concorrenti europei, che hanno gravato sull'industria italiana.
Un confronto con la Spagna
Come ha mostrato il primo grafico, Italia e Spagna sono due casi di successo che si discostano in misura positiva dalla media europea. La Spagna ha avuto risultati migliori dell'Italia nel 2022. Un fattore alla base di questo risultato potrebbe essere derivato dai vantaggi di costo dell'energia elettrica.
Il grafico che segue riporta i prezzi all'ingrosso di energia elettrica per Italia e Spagna per gli ultimi due anni.
Come si può notare dal grafico nel periodo che va da luglio 2022 a gennaio 2023 i prezzi spagnoli sono stati significativamente inferiori a quelli italiani. L'industria italiana e in particolare i settori ad alto consumo di energia potrebbero quindi aver risentito di questo maggior costo, perdendo di competitività nei confronti dei concorrenti spagnoli.
Fig.3 - Prezzi energia elettrica Italia Spagna
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning.
Tuttavia, l'analisi settoriale segnala solo il caso della Chimica di base organica in cui l'Italia ha perso nei confronti della media europea, indicato una perdita di competitività nei confronti della Spagna più di natura trasversale che non specifica di alcuni settori.