Congiuntura del commercio estero USA: ripresa in vista per la domanda americana?
Il primo trimestre 2024 porta segnali incoraggianti, dopo un 2023 di grande difficoltà
Pubblicato da Simone Zambelli. .
Congiuntura Stati Uniti Congiuntura Internazionale
Accedi con il tuo account per utilizzare le funzioni stampa migliorata (pretty print) e includi articolo (embed).
Non sei ancora registrato?
registrati!
Le pre-stime del I trimestre 2024, elaborate da StudiaBo a partire dai dati US Census Bureau e disponibili in ExportPlanning nel Datamart Congiuntura USA, consentono di evidenziare i principali fenomeni congiunturali che stanno interessando le condizioni di domanda dall’estero del mercato statunitense.
Dopo aver chiuso il 2023 con una flessione pari al -2.1% per le esportazioni e -5.8% per le importazioni, il primo trimestre del nuovo anno si è infatti aperto con un più cauto ottimismo per le importazioni USA, che segnano nuovamente una variazione positiva del 3.7%, riportandosi in territorio positivo dopo quattro trimestri consecutivi negativi.
Fig. 1 - Dinamica della domanda americana dall’estero
(variazione tendenziale in dollari)
Il grafico mette in luce le variazioni tendenziali trimestrali registrate dalle importazioni americane. È ben visibile il rallentamento del commercio avvenuto già dal IV trimestre 2022 e la recrudescenza di tutto il 2023, tanto che nel secondo trimestre dello scorso anno è stata toccata una contrazione prossima al -10%. Per questo motivo i segnali positivi del I trimestre 2024 sono ancora più importanti, poiché pongono fine alla prolungata fase di recessione che ha caratterizzato il 2023.
A certificare quanto detto, viene mostrato anche l'indice PMI, considerato un importante indicatore anticipato dell'andamento dell'economia, poiché riflette le opinioni dei responsabili degli acquisti, che sono spesso tra i primi a rilevare i cambiamenti nelle condizioni di mercato e nelle tendenze di domanda.
L'indice PMI si basa su una scala da 0 a 100, dove valori superiori a 50 indicano un'espansione dell'attività economica rispetto al mese precedente, mentre valori inferiori a 50 indicano una contrazione. Quindi, un PMI superiore a 50 suggerisce un'accelerazione dell'attività economica, mentre un PMI inferiore a 50 suggerisce un rallentamento.
Fig. 2 - PMI
Dall’inizio del 2024 il valore del PMI statunitense ha superato la soglia critica di 50, portandosi sopra al PMI mondiale. Gli Stati Uniti sono quindi fra i primi paesi a guidare la ripresa del commercio internazionale.
La ripartenza del manifatturiero appare evidente anche dalla segmentazione per settori della domanda americana: ciò è riportato nel grafico che segue, nel quale vengono messe a confronto le variazioni tendenziali delle importazioni americane nel 2023 (asse x) e nei primi due mesi del 2024 (asse y), per i principali settori manifatturieri.
Fig. 3 – Variazione della domanda americana per settori
Fonte: ExportPlanning
Dal grafico mostrato emergono diversi spunti di riflessione:
- Dopo una chiusura d’anno complessa, appare evidente il rimbalzo che sta interessando tutti i beni intermedi (riportati in rosso) che, dopo aver chiuso il 2023 in ampio territorio negativo, forniscono segnali di ripartenza.
- Molto interessante anche la ripresa dei beni di consumo (in verde), come evidenziato dal rimbalzo di Sistema Moda (E2), Sistema Casa (E3) e Agroalimentare (E0 e B1).
- Sul fronte destro del grafico ritroviamo i settori che hanno sostanzialmente tenuto nel 2023, dove spicca il ruolo dell’automotive, che continua a mostrare ritmi di espansione positivi; vi sono inoltre i macchinari (F5 e F4), che hanno mostrato buona performance, e i settori aciclici come i Prodotti e strumenti per la salute (E4).
Conclusioni
Il rimbalzo della domanda americana sembra suggerire una ripartenza del commercio mondiale, guidata dagli Stati Uniti; risulta tuttavia importante riconoscere che la stabilità e la sostenibilità di questa ripresa dipenderanno da una serie di fattori, tra cui la gestione efficace delle catene di approvvigionamento globali e la capacità di gestire le sfide emergenti legate ai rapporti geopolitici fra le principali aree economiche mondiali.