Domanda USA di beni di investimento: segnali di rafforzamento nel 2° trimestre 2024, ma con differenze a livello settoriale

I dati del secondo trimestre 2024 di commercio estero degli Stati Uniti, disponibili nel Datamart Congiuntura USA, evidenziano un progressivo rafforzamento della domanda di beni di investimento¹ per quello che è ampiamente il principale mercato mondiale del comparto: nel periodo più recente le importazioni statunitensi del comparto sono cresciute di circa 9 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo 2023, in accelerazione rispetto al primo trimestre dell'anno (+3.4% tendenziale) e in confronto alla media 2023 (-0.2%)².

La fase di accelerazione nel trimestre più recente della domanda statunitense di importazioni di beni di investimento conferma la migliore congiuntura del ciclo degli investimenti del mercato USA rispetto a quella dell'area UE. Come evidenzia il grafico sottostante, che riporta la componente del PIL relativa agli Investimenti Fissi Lordi³, a differenza dell'area UE (che nei primi mesi del 2024 ha mostrato andamenti congiunturali negativi), per gli USA essi risultano da cinque trimestri consecutivi in crescita (seppure a ritmi non particolarmente accelerati, scontando anch'essi gli effetti di una politica monetaria restrittiva e un quadro di incertezza politica).

Investimenti fissi lordi: andamenti trimestrali di Stati Uniti e area UE

Fonte: elaborazioni StudiaBo su dati OCSE

La progressiva, seppur ancora timida, ripresa degli Investimenti Fissi Lordi americani appare inoltre largamente differenziata: in territorio positivo la componente edifici, terreni e acquisizione di proprietà intellettuale, mentre più debole è tuttora la congiuntura relativa agli investimenti in attrezzature e macchinari industriali.
Questo quadro complesso si rispecchia in una domanda americana di beni di investimento dall'estero che evidenzia un quadro di luci e ombre, con segnali di ripartenza non omogenei per i diversi segmenti.

Conferme di crescite tendenziali a due cifre per il settore automotive, significative accelerazioni per elettrotecnica, strumenti e attrezzature per ICT e servizi e impiantistica;
debole miglioramento per strumenti per l'industria

Il secondo trimestre dell'anno ha visto la conferma dell'elevata dinamicità della domanda di importazioni statunitensi di mezzi di trasporto: +10.6% nei valori in euro rispetto al corrispondente periodo 2023, consolidando il risultato tendenziale del primo trimestre dell'anno.

Si segnala, inoltre, il rafforzamento del quadro di domanda USA di elettrotecnica (+6.9% nei valori in euro rispetto al corrispondente periodo 2023, guadagnando oltre 6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente), impiantistica industriale (+8.7% nel trimestre più recente, guadagnando oltre 6 punti percentuali rispetto al primo trimestre dell'anno) e, soprattutto, strumenti e attrezzature per ICT e servizi (+12%, di oltre 14 punti percentuali più dinamico del trimestre precedente).

Si conferma, inoltre, in moderata crescita (e in netto miglioramento rispetto al 2023) la domanda statunitense di strumenti e attrezzature per l'industria, con importazioni in crescita tendenziale di 5.3 punti percentuali nei valori in euro, leggermente più dinamica del trimestre più recente.

Importazioni USA per comparto di beni di investimento
(variazioni tendenziali % in euro)

Di contro, tuttora segni "meno" per macchine agricole e macchine movimento terra, e performance di nuovo in rallentamento per macchine e impianti per i processi industriali

Malgrado un miglioramento rispetto al trimestre precedente, continuano, invece, a mantenersi in territorio negativo le importazioni statunitensi di macchine movimento terra (-2.1% tendenziale, nei valori in euro) e, soprattutto, di macchine agricole (-7.8%). Si tratta, tuttavia, di casistiche differenti: nel primo caso si tratta di un peggioramento rispetto ad un 2023 che - in media d'anno - aveva fatto registrare risultati particolarmente favorevoli (+27.7% rispetto al 2022); nel secondo caso, invece, si conferma la dinamica negativa già evidenziata l'anno scorso (-9% nella media 2023).

Nel secondo trimestre dell'anno si rileva, inoltre, la performance nuovamente in rallentamento (dopo l'accelerazione del primo trimestre) delle importazioni statunitensi di macchinari e impianti per l'industria: pur confermandosi in territorio positivo (+0.7% nei valori in euro), l'import USA del settore segnala una perdita di oltre 8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente (tornando, così, sugli stessi ritmi della media dello scorso anno).
In particolare, a penalizzare la performance complessiva del settore macchinari hanno concorso il forte calo tendenziale delle importazioni di macchine per la fabbricazione di semiconduttori (-23.3% nei valori in euro, dopo il +6.6% del trimestre precedente), macchine per la stampa ed editoria (-24.2%, dopo il +12.9% del trimestre precedente) e, in misura minore, di macchine per cartiere (-14%, peraltro bissando il calo del trimestre precedente).
Di contro, conservano ritmi di crescita significativamente positivi i segmenti macchine alimentari (+11.5% tendenziale nei valori in euro, confermando le dinamiche favorevoli del primo trimestre⁴), macchine per l'imballaggio (+8.8%) e macchine per la lavorazione dei metalli (+8.2%, anche in decelerazione rispetto al trimestre precedente).

Conclusioni

Dopo un 2023 che ha mostrato complessivamente una debole dinamica della domanda statunitense di beni di investimento, la prima parte del 2024 sta evidenziando un progressivo rafforzamento del contesto congiunturale.
In particolare, la maggior parte dei settori considerati ha segnato un secondo trimestre con performance positive (anche in misura significativa, come nel caso del settore automotive). Tuttavia, non mancano risultati in controtendenza, come nei casi di macchine agricole, macchine movimento terra e diversi segmenti del settore macchinari e impianti per i processi industriali.

Posta l'importanza del mercato statunitense per la domanda di beni di investimento, per le imprese esportatrici del comparto diventa fondamentale riuscire a monitorare l'evoluzione delle importazioni del mercato, sia a livello complessivo sia per singolo Stato⁵.