Il Ruggito dell'India: Fattori Chiave del Successo Economico

Negli ultimi anni il testimone della maggior crescita mondiale è passato dalla Cina all'India

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Negli ultimi dieci anni, l'India ha registrato uno sviluppo economico impressionante, diventando la nazione in più rapida crescita al mondo con un tasso medio annuo del 6-7% negli ultimi vent’anni. Grazie a questo dinamismo è riuscita a ritagliarsi un ruolo crescente nell’economia mondiale, passando rapidamente dalla tredicesima posizione occupata nel 2000 alla quinta nel 2022, con la prospettiva di raggiungere la terza già nel 2027, secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale (FMI), posizionandosi dietro Stati Uniti e Cina e superando Giappone e Germania.

Crescita del prodotto interno lordo dell'India

	India PIL PPP 	Tasso di variazione India PIL

Complessivamente, il FMI stima infatti che il Prodotto Interno Lordo (PIL) dell'India a parità di potere d'acquisto (PPP) - che tiene conto del potere d'acquisto dei suoi cittadini e non si basa semplicemente sul reddito nominale – ha evidenziato una crescita esponenziale tra il 1980 al 2029 (si veda grafico riportato – sx). In particolare, si nota che tra il 2010 e il 2020, il PIL è cresciuto in modo particolarmente rapido, e dopo il 2020, la crescita diventa ancora più pronunciata, proiettandosi oltre i 20 mila miliardi di dollari entro il 2029.

Secondo la teoria della crescita economica, esistono diversi fattori chiave che possono aver alimentato questo sviluppo, tra cui la crescita demografica, l'attrattività delle risorse umane l'apertura al commercio estero, l'incremento degli investimenti diretti esteri (FDI) ed il potenziamento delle infrastrutture.

Crescita Demografica e Gioventù

Quello demografico è certamente uno dei fattori più rilevanti nell’equazione della crescita del Paese, la cui popolazione ha superato quella cinese nel 2023 (1428 vs 1425 milioni). La dinamica demografica dell'India, caratterizzata da una delle popolazioni più giovani e in crescita al mondo, ha infatti fornito una base solida per la forza lavoro e sostenuto la domanda interna di beni e servizi.

Un aspetto caratterizzante l’economia indiana è infatti la forte incidenza dei consumi domestici nella traiettoria di crescita del Paese: secondo gli analisti, essi valgono circa il 60% del PIL. Il boom demografico e il progressivo aumento dei redditi disponibili sostengono l’espansione dei consumi domestici. Un secondo fattore “demografico” attiene indubbiamente alla crescita della forza lavoro del paese, cioè della popolazione tra i 15 e i 64 anni, che assicura grande disponibilità di forza lavoro. Una popolazione in crescita e giovane rappresenta un vantaggio significativo per l'economia, fornendo una forza lavoro abbondante e un vasto mercato di consumatori.

Attrattività delle imprese e delle Risorse Umane

Un ulteriore aspetto da non tralasciare attiene alla capacità dell’India di attrarre imprese estere e anche risorse umane.

Gli investimenti nella formazione e nello sviluppo delle competenze della forza lavoro hanno infatti migliorato l'attrattività dell'India per le imprese globali. Iniziative come "Skill India" hanno formato milioni di lavoratori, rendendoli competitivi a livello internazionale. Le condizioni di lavoro per le persone meglio formate sono migliorate tanto da aumentarel'indice di attrattività per i nuovi talenti. Questo, come rappresentato dal grafico relativo al periodo 2013-2017, e progressivamente aumentato, riflettendo gli sforzi governativi e privati nel migliorare le competenze della forza lavoro e attrarre talenti globali.

Su questo fronte, è particolarmente significativo il superamento da parte dell’India anche della Cina avvenuto a partire dal 2016.

Capacità di attrarre talenti

	Capacità di attrarre talenti

Apertura dell'economia indiano al resto del mondo

Sebbene un indubbio punto di forza della Tigre Indiana sia l’ampio e vasto mercato interno, le crescenti tensione geopolitiche hanno aumentato l’attenzione internazionale verso il Paese in termini di nuova potenza manifatturiera globale. Nel corso del secolo è infatti progressivamente cresciuta l’integrazione del Paese sul fronte del commercio internazionale.

Commercio Estero di beni in Ascesa

A partire dal 2005, l'India ha avviato una progressiva liberalizzazione del grado di apertura al commercio estero – qui misurato dal pilastro relativo al Grado di apertura al commercio estero dell’Index of Economic Freedom (The Heritage Foundation)-, riducendo le barriere tariffarie e non tariffarie e promuovendo politiche maggiormente favorevoli agli scambi internazionali. Dal grafico, si nota il salto di livello avvenuto tra il 2005 e il 2010, seguito da un trend di crescita costante , con l'indice che nel 2020 ha superato i 70 punti, in una scala dove 100 indica il massimo di apertura commerciale. Questo ha portato a una crescente integrazione del Paese sul fronte internazionale.

Grado di apertura dell'India al commercio estero

	Grado di apertura dell'India al commercio estero

L'esportazione di servizi è un altro pilastro di sostegno al tale fenomeno. Il commercio globale di servizi è in espansione e le imprese indiane stanno capitalizzando su questa tendenza, offrendo servizi come assistenza legale e contabilità a livello internazionale.

Esportazione dei servizi dell'India

	Esportazione dei servizi dell'India

Boom degli Investimenti Diretti Esteri in entrata

Parlando di apertura al commercio estero è doveroso analizzare il tema degli Investimenti Diretti Esteri (IDE) in entrata, altra faccia della medaglia del processo di apertura di un’economia. Secondo la teoria economica, gli IDE in enatrata hanno un ruolo cruciale nel sostegno alla crescita economica, grazie all’apporto di capitali, tecnologie avanzate e competenze manageriali. A partire dal 2000, l'India ha visto un incremento significativo degli afflussi di IDE, come evidenziato dal grafico che copre il periodo dal 1990 al 2022, con una crescita particolarmente accelerata dopo il 2012. In particolare, nel 2020, l'afflusso di FDI ha raggiunto un massimo di quasi 70 miliardi di USD, a conferma della forte attrattività dell'India per gli investitori stranieri.

Afflusso degli Investimenti Diretti Esteri in India

	Afflusso degli Investimenti Diretti Esteri in India

Sviluppo delle Infrastrutture

Un pilastro fondamentale della crescita economica dell'India, sia per il suo effetto sul mercato interno che su quell’integrazione internazionale, è il massiccio programma di sviluppo delle infrastrutture. Oltre alle infrastrutture fisiche, come strade e ponti, l'India sta infatti investendo in infrastrutture immateriali come pagamenti digitali, mercati dei capitali moderni, banche e un sistema fiscale digitale unificato. Secondo l’Economist, questi sviluppi hanno permesso, per il momento, alle imprese di sfruttare le economie di scala nazionali e migliorare l'efficienza complessiva del mercato interno.

Nonostante i progressi economici, l'India rimane però in parte una società semi-rurale. Per affrontare questo paradosso, il governo ha implementato un nuovo sistema di welfare, erogando pagamenti di trasferimento digitali a centinaia di milioni di cittadini poveri. Questa politica ha consentito un incremento della digitalizzazione dell'economia indiana e, secondo l'Economist, un riduzione della quota della popolazione che vive con meno di $2.15 al giorno, una misura globale della povertà, dal 12% del 2011 all'attuale 5% .

Sfide e Opportunità Future

Nonostante il progresso, l'India deve affrontare la sfida della creazione di occupazione formale per la sua vasta popolazione in età lavorativa. Solo 100 milioni su 1 miliardo di persone in età lavorativa hanno un lavoro formale, con molti lavoratori relegati in lavori occasionali o disoccupati

Una possibile soluzione indicata dagli analisti potrebbe risiedere nell'espansione del settore IT e nella creazione di cluster di industrie di esportazione, come la finanza digitale, il cibo e la difesa. La spesa dei lavoratori in queste industrie potrebbe generare ulteriori posti di lavoro in altri settori, dall'edilizia agli alberghi. Un mercato interno efficiente e sostenibile aumenterebbe la produttività complessiva, e un benessere mirato potrebbe aiutare coloro che sono rimasti indietro. Per questo, l'India dovrebbe trasformare l'istruzione e l'agricoltura e consentire una maggiore migrazione dalle regioni del nord alle grandi città meridionali e occidentali.

Conclusione

L'India è su una traiettoria di crescita straordinaria, emergendo come una delle economie più dinamiche al mondo. La crescita e il livello della popolazione, l’apertura al commercio estero, l'aumento degli investimenti diretti in entrata, una forza lavoro giovane e qualificata, e robusti sviluppi infrastrutturali sono i pilastri di questa trasformazione economica. Tuttavia, per mantenere e potenziare questo slancio, il Paese deve affrontare le sfide della creazione di occupazione formale e della riduzione delle disuguaglianze. Superando questi ostacoli, consoliderà la sua posizione di potenza economica globale e segnerà un futuro prospero e inclusivo per i suoi cittadini.