Import UE nel 4° trimestre 2024: il quadro di domanda, pur complessivamente debole, mostra segnali di miglioramento

Conferme di rafforzamento per la domanda di beni di consumo; andamenti ancora perturbati, invece, per materie prime, beni intermedi e di investimento

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Le pre-stime del 4° trimestre 2024, elaborate da StudiaBo a partire dai dati Comext - e disponibili in ExportPlanning nel Datamart Congiuntura paesi UE - evidenziano un moderato miglioramento congiunturale per le importazioni comunitarie.

Dopo la prima metà dell'anno in calo tendenziale (sia nei valori in euro sia nelle quantità) ed un terzo trimestre tornato in debole territorio positivo (+0.9% nei valori in euro; +0.4% nelle quantità) l'ultimo quarto dell'anno ha segnato un moderato rafforzamento delle importazioni totali dei paesi UE: +1.7% nei valori in euro, +3.4% nella quantità.

Nel Q4-2024 si consolida la crescita complessiva delle importazioni dell'area UE, sia nei valori sia nelle quantità...

Dinamiche tendenziali delle importazioni UE per macro-comparti

variazioni tendenziali in euro
Macro-comparto Y2023 H1-2024 Q3-2024 Q4-2024E
Materie Prime -24.1% -11.5% - 3.4% - 4.8%
Beni Intermedi - 2.7% - 6.8% + 0.0% + 1.4%
Beni di Consumo - 1.9% - 0.8% + 7.2% + 7.9%
Beni di Investimento + 5.9% - 5.2% - 1.6% + 0.9%
TOTALE Beni - 8.5% - 6.0% + 0.9% + 1.7%
variazioni tendenziali in quantità
Macro-comparto Y2023 H1-2024 Q3-2024 Q4-2024E
Materie Prime - 8.0% - 4.0% - 1.4% + 3.1%
Beni Intermedi -10.1% + 0.0% + 4.4% + 4.7%
Beni di Consumo - 2.9% + 0.8% + 5.4% + 6.3%
Beni di Investimento + 4.3% - 9.5% + 6.4% + 6.8%
TOTALE Beni - 8.0% - 3.4% + 0.4% + 3.4%
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning su dati Datamart Congiuntura paesi UE

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.. con un rafforzamento della domanda UE di beni di consumo,
a fronte - invece - di andamenti più incerti per materie prime, beni intermedi e beni di investimento.

Andamenti delle importazioni UE per macro-comparti

Materie prime

Nel trimestre più recente le importazioni UE di materie prime hanno confermato andamenti ancora perturbati, con nuovo calo tendenziale nei valori in euro (-4.8%) e una crescita tendenziale nelle quantità (+3.1%).

In particolare, si confermano deboli aumenti tendenziali nelle quantità ma cali in valore per le importazioni UE sia di materie prime naturali (-9.4% in euro; +2.2% in peso) sia anche di materie prime industriali (-1% in euro; +4.8% in peso), segnalando, quindi, cali tendenziali dei prezzi medi in entrambi i comparti (a testimonianza di una domanda ancora debole rispetto all'offerta).

Beni intermedi

Nel quarto trimestre 2024 le importazioni UE di beni intermedi hanno evidenziato un moderato miglioramento, ma con scostamenti ancora contenuti: +1.4% tendenziale nei valori in euro (dopo la stabilità del trimestre precedente); +4.7% nelle quantità (dopo il +4.4% dei tre mesi precedenti).

In particolare, nel trimestre più recente si evidenziano le migliori performance tendenziali per beni e prodotti per le costruzioni (+6.3% nei valori in euro; +5.2% in peso), intermedi chimici (+5.7% nei valori in euro, +5% in peso), intermedi in carta (+4.2% nei valori in euro, +7.9% in peso) e intermedi in metallo (tornate in crescita tendenziale sia nei valori in euro sia in peso).
Di contro, vanno rilevati andamenti tuttora deficitari per le importazioni UE di intermedi in minerali non metalliferi, componenti elettroniche (ancora in calo tendenziale nei valori in euro), componenti meccaniche ed ottiche e di componenti per mezzi di trasporto (in debole crescita nei valori in euro, ma in calo nelle quantità).

Beni di consumo

Nel trimestre più recente le importazioni UE di beni di consumo hanno visto un consolidamento della crescita: +7.9% nei valori in euro (dopo il +7.2 per cento del trimestre precedente), +6.3% nelle quantità (dopo il +5.4% dei tre mesi precedenti).

In particolare, nel trimestre più recente tutte le industry di consumo analizzate - ad eccezione del comparto tessile - hanno registrato segni "più" nei valori tendenziali in euro delle importazioni UE. Su tutti, si confermano le performance accelerate di alimentari confezionati e bevande (+8.7% tendenziale in euro), alimentari non confezionati (+9.4%) e di sistema salute (+7%), oltre che la prosecuzione dei miglioramenti delle importazioni UE sia di prodotti finiti per la casa (+9.7% tendenziale nei valori in euro) che di prodotti finiti per la persona (+7.9%).
Si conferma, infine, una positiva performance tendenziale (ma in leggera decelerazione nel trimestre più recente) anche per largo consumo non alimentare (+5.2% nei valori in euro).

Beni di investimento

Nel trimestre più recente le importazioni UE di beni di investimento hanno confermato i segnali di miglioramento del trimestre precedente, ma l'intensità della crescita nei valori in euro risulta contenuta (+0.9%), a testimonianza di un contesto di domanda ancora perturbato.

Vanno peraltro evidenziati nel trimestre più recente andamenti merceologici differenziati all'interno del macro-comparto: da un lato, si confermano le crescite tendenziali nei valori in euro delle importazioni UE di strumenti e attrezzature per ITC e servizi (+3.3%) e di strumenti e attrezzature per l'industria (+2.7%); dall'altro, si rilevano - pur in miglioramento - i cali tendenziali nei valori in euro delle importazioni UE di macchinari e impianti industriali (-3.7%), impiantistica industriale (-1.3%) e di mezzi di trasporto e per l'agricoltura (-0.7%).
Si segnala, infine, una ritrovata performance tendenziale positiva per le importazioni comunitarie di elettrotecnica (+1.4% nei valori in euro), dopo una prima parte dell'anno di intonazione negativa.

Conclusioni

La disamina degli andamenti più recenti delle importazioni dell'area UE per macro-comparti evidenzia un rafforzamento del quadro congiunturale della domanda, soprattutto per il comparto dei beni di consumo.
Pur in complessivo miglioramento, continuano a mostrare dinamiche perturbate, invece, le importazioni di materie prime (con prezzi medi in calo tendenziale) e beni intermedi e beni di investimento (con un quadro merceologico alquanto differenziato).