Locomotiva tedesca in panne: i segnali dalle importazioni del mercato
Pubblicato da Marzia Moccia. .
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Il vicino mercato tedesco è indubbiamente un osservato speciale della congiuntura europea, dato il protrarsi della significativa debolezza economica, che sta colpendo in particolare la manifattura.
Gli indicatori economici di quello che è stato ribattezzato il “malato d’Europa”, continuano infatti a segnalare una generale difficoltà. Dopo il calo del PIL di -0.3% nel 2023, le ultime previsioni confermano anche per il 2024 un segno negativo, -0.2% secondo il Fondo Monetario Internazionale nell’ultimo aggiornamento dello scorso 17 gennaio.
Inoltre, la produzione industriale rimane in calo e la più recente pubblicazione dell’indice di Business Climate Ifo, che misura la percezione degli agenti economici tedeschi in merito alla situazione economica attuale e a sei mesi, ha certificato la “cronicità” di tale debolezza, arrivando a segnare il livello più basso dal maggio 2020. In particolare, per la manifattura tale indice, basato sulla combinazione di tre indicatori (livello ordini, variazione delle scorte e aspettative di produzione) ha segnato un peggioramento marcato sia delle aspettative che degli ordini.
Fig.1 – Germania: indice Ifo Business Climate
Fonte: Ifo Institute
A fronte del complesso biennio appena concluso, anche le statistiche doganali di scambi di beni permettono di documentare la frenata dell’economia tedesca: dopo una flessione delle importazioni del Paese del 9.4% nel 2023, le pre-stime ExportPlanning prevedono una chiusura 2024 con una caduta dello 1.7%.
Fig.2 – Dinamica delle importazioni tedesche, variazione tendenziale
(serie annuale in euro)
Fonte: Sistema Informativo ExportPlanning
Un aspetto interessante attiene tuttavia ai segnali di ripresa ravvisabili a partire del secondo semestre dell’anno appena concluso, quando le importazioni di beni del Paese sono tornate in territorio positivo per la prima volta dal 2022.
Fig.3 – Dinamica delle importazioni tedesche, variazione tendenziale
(serie trimestrale in euro)
Fonte: Sistema Informativo ExportPlanning
In particolare, ad aver guidato il gradualo rimbalzo sono state soprattutto le importazioni tedesche di Beni di Consumo (in giallo nel grafico che segue), dato in linea alla progressiva ripresa dei consumi registrata dagli indicatori nazionali a partire dal III trimestre. In misura minore, ma anch’essa in recupero, anche le importazioni di Materie Prime (in verde), che come i Beni di Consumo si sono collocate in territorio positivo per tutta la seconda parte del 2024.
Fig.4 - Dinamica delle importazioni tedesche per settore, variazione tendenziale
(serie trimestrale in euro)
Fonte: Sistema Informativo ExportPlanning
Appare invece ancora complessa, seppur in miglioramento, la congiuntura che interessa la domanda di beni Intermedi e di Investimento dall’estero. Non a caso, per gli esportatori italiani, per i quali il peso di questi segmenti sul paniere di export verso il mercato appare particolarmente significativo, la dinamica degli scambi non mostra segnali di recupero negli ultimi trimestri disponibili.
Come mostrato dal grafico che segue, infatti, le importazioni tedesche dall’Italia si collocano ancora in territorio stabilmente negativo, chiudendo il 2024 con una flessione complessiva del 3.3%.