Pubblicato da Annalisa Vignoli. 20 Dicembre 2013.

Analisi Mercati Esteri

Il commercio mondiale dei prodotti per la cottura a gas ha mostrato performance positive: negli anni dal 2007 al 2012 il valore degli scambi commerciali in Euro mostra una crescita media pari al 4,1%. Il settore cottura è interessato da un fenomeno per cui i prodotti medium e low cost stanno trainando il mercato in virtù di una crescente penetrazione dei prodotti in paesi emergenti a fronte di cambiamenti dei modelli di consumo e potere d'acquisto. Dunque il mercato sta premiando in misura importante prodotti e produttori provenienti da paesi emergenti mentre la domanda mostra un raffreddamento significativo per quanto riguarda i prodotti di alta gamma dove il valore degli scambi commerciali è diminuito invece del 5,6% dal 2007 al 2012.

 Sul piano delle esportazioni complessive, e dunque della competizione internazionale, i dati Ulisse mostrano:
  • la conferma della Cina come primo esportatore mondiale nel 2012 con una quota del 36,8% in virtù di una crescita media del valore esportato in Euro pari al 6,9% nei cinque anni precedenti;

  • come le aziende turche, egiziane si stiano proponendo sui mercati in misura particolarmente aggressiva in virtù di tassi di espansione rispettivamente del 10,4% e del 36,4%. Nel 2012 la Turchia in particolare si è posizionata al terzo posto della graduatoria dei paesi esportatori a livello mondiale con una quota del 6,3%;

  • la performance importante delle aziende statunitensi il cui export mostra un'accelerazione del 8,8% del valore in Euro nell'ultimo quinquennio in media con un quota nel 2012 del 6,5% rispetto ai flussi di commercio mondiale.

L'Italia, nonostante una diminuzione del valore dei prodotti esportati (-3,2% il tasso di variazione del valore esportato nel 2007-2012 in media annua) conferma il proprio posizionamento come secondo esportatore mondiale nel 2012 pur con una quota rispetto all'export mondiale scesa dal 17,3% al 12%.

L'analisi del posizionamento competitivo dell'Italia sui mercati internazionali fa emergere tuttavia un ruolo importante e in crescita dell'Italia sul mercato dell'alta gamma. Osservando i dati Ulisse si può osservare come il valore dell'export italiano in Euro in questo segmento di mercato sia cresciuto del 3,4% dal 2007 al 2012 facendo si che la quota dei prodotti italiani rispetto al valore complessivo dei flussi sia passata da 8,5% a 13,4% e che l'Italia si sia posizionata al secondo posto dietro Spagna (29,6% dell'export di fascia alta di prezzo nel 2012) e Germania (15,6%).

Il dato italiano spicca se si considera come, tra i paesi leader del mercato dell'alta gamma, solo la Gran Bretagna abbia migliorato il posizionamento sui mercati internazionali (+5,8% la variazione delle esportazioni in euro nel periodo 2007-2012) mentre hanno ridimensionato il proprio ruolo le stesse Germania (-3,8%) e Spagna (-1,6%) ed anche la Francia (-11,9%).

Tra i paesi competitor di alta gamma è inoltre da considerarsi la crescita degli Stati Uniti, con una crescita del 31,7% del valore esportato in Euro dal 2007 al 2012 ma anche di Danimarca (+117,9%), Corea (+80,1%) e Giappone (+32,8%).

In parallelo con il rinnovato ruolo dei nostri produttori sull'alta gamma, si identificano alcuni mercati dove l'appeal nei confronti dei prodotti di fascia alta è significativo ed in particolare:

  • il mercato statunitense dove l'import di fascia alta di prezzo ha registrato una crescita del valore in Euro del 26,8% dal 2007 al 2012 facendo si che con una quota del 9,5% il paese nordamericano sia attualmente il secondo mercato mondiale per i prodotti di fascia alta di prezzo dopo quello tedesco al 15,1%;

  • il mercato francese in crescita del 5,3% e oggi terzo mercato per i prodotti di cottura di alta qualità (7,3% la quota);

  • la Svezia e Hong Kong e anche la stessa Cina tra i paesi a maggiore espansione e con ruoli significativi oggi rispetto al valore dell'import complessivo di alta gamma.

In uno scacchiere mondiale dove il mercato sta nel complesso premiando soluzioni medium e low cost, alcuni competitor, e tra questi in protagonisti del Made in Italy, stanno riuscendo ad affermare un ruolo high-end importante dunque. In questo quadro il ruolo dell'Italia è particolarmente positivo ma necessita di un ulteriore scatto di competitività e di leadership sia rispetto ai competitor storici dell'alta gamma sia rispetto ad alcuni player di paesi emergenti che stanno accelerando il proprio posizionamento e la loro pressione competitiva in queste nicchie di mercato.