Europa UE l'area di mercato maggiormente trainante le esportazioni italiane di Agroalimentare, con un incremento tendenziale complessivo di 311 milioni di euro, pari ad una crescita del +5.8%

Pubblicato da Annalisa Vignoli. 31 Maggio 2017.

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Agroalimentare: Grafico interattivo per confrontare le performance italiane e mondiali

Agroalimentare: Mercati trainanti

Europa UE l'area di mercato maggiormente trainante le esportazioni italiane di Agroalimentare, con un incremento tendenziale complessivo di 311 milioni di euro, pari ad una crescita del +5.8% (più dinamica della media dei competitori, cresciuti del +3.6). In particolare, si segnalano le performance positive e più favorevoli della media dei competitori sui mercati di Regno Unito (+8.5% per l'export italiano, a fronte del +1.6% dell'insieme dei concorrenti), Spagna (+12.6% per le vendite dall'Italia, contro il +6.4% del totale competitori), Austria (+9.2% per le vendite italiane, contro il +2.9% del totale concorrenti), Germania, Romania, Belgio.

Da rilevare, inoltre, le performance particolarmente accelerate dell'export italiano di Agroalimentare – più favorevoli del totale dei concorrenti - sui mercati dell'area America Latina: su tutti, si segnala il risultato di crescita sul mercato brasiliano (+79.1% tendenziale in euro, pari ad un incremento di quasi 25 milioni di euro), Cile (+71.1%, corrispondenti a +5.4 milioni di euro), Venezuela, Argentina, Panama, Cuba, Uruguay, Ecuador e Colombia.

Positive performance delle vendite italiane di Agroalimentare – in linea peraltro con l'insieme dei concorrenti – hanno caratterizzato anche i mercati dell'Europa Non UE (complessivamente +12.3% in euro, leggermente più dinamiche del totale concorrenti) – con Svizzera (+30 milioni di euro) e Russia (+25 milioni di euro) su tutti - e dell'area NAFTA (+8.8%), con la crescita negli Stati Uniti (+9.5%) che da sola ha assicurato un incremento tendenziale all'export italiano di Agroalimentare di circa 80 milioni di euro.

Andamenti positivi dell'export italiano settoriale anche se meno dinamici del totale competitori hanno infine interessato i mercati asiatici (+8.4% tendenziale in euro, a fronte del +15% dell'insieme dei concorrenti), soprattutto con riferimento a Cina (dove le vendite italiane risultano in aumento di 13.5 punti percentuali, contro il +19.2% della media dei competitori), Giappone (+4.4%, a fronte del +12.5% dell'insieme dei competitori), Sud Corea (+5.3%, contro il 17.7% dei concorrenti); più dinamiche della media dei concorrenti, invece, le performance delle vendite italiane in Vietnam, India e Hong Kong.

Agroalimentare: Mercati frenanti

La principale area di mercato frenante l'export italiano di Agroalimentare nel primo trimestre dell'anno è rappresentata dal Medio OrienteNord Africa1, che ha segnato un calo complessivo delle vendite dall'Italia di 31 milioni di euro (-7.9%), dovuto principalmente alle negative performance – peggiori della media dei competitori - sui mercati di Egitto (-54% tendenziale, corrispondente ad un decremento di oltre 20 milioni di euro), Arabia Saudita (-17.3%, pari ad un calo di 14 milioni di euro), Algeria (-34.3%) e Tunisia (-24%).





1 Si segnalano, tuttavia, alcuni casi di mercati dell'area MENA in positiva controtendenza per l'export italiano di Agroalimentare: in particolare, Libia (+32.8% tendenziale, pari ad un incremento di 8.7 milioni di euro), Israele (+10.8%, pari a 5.4 milioni di euro), Marocco (+57.2%, corrispondente a 4.8 milioni di euro), Baharain, Iran ed Emirati Arabi.

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