Pubblicato da Mattia Perna. 20 Ottobre 2017.

Cambio Tassi di cambio

Questa settimana il mercato Forex si caratterizza per un significativo crollo del Dollaro neozelandese. Come già analizzato qualche settimana fa (si veda il seguente articolo), negli ultimi mesi la valuta neozelandese è stata caratterizzata da elevata volatilità, causata principalmente dalle elezioni parlamentari avvenute il 23 settembre.
L'esito elettorale non ha attribuito a nessun partito la maggioranza parlamentare (Partito Nazionale 44%, Partito laburista 36%, New Zealand First 7% e Verdi 8%) aprendo la strada ad un governo di coalizione. Dopo mesi di trattative, questa settimana, il partito New Zealand First ha deciso di appoggiare Jacinda Ardern, leader del Partito laburista, lasciando il Partito Nazionale all'opposizione nonostante fosse arrivato primo.
L'ingresso della nuova coalizione di governo di un partito nazionalista e anti-immigrati non è piaciuta ai mercati Forex che hanno di fatto reagito in modo negativo facendo crollare il Dollaro neozelandese in pochi giorni.
Come si può osservare dal grafico sottostante,  infatti, la valuta neozelandese in una settimana si è indebolita di oltre il 2% nei confronti sia del dollaro che dell'euro, chiudendo la settimana con un valore pari a 1.428 Dollari neozelandesi per dollaro USA (1.688 Dollari neozelandesi per euro).

Tasso di cambio Dollaro neozelandese per dollaro
Vai al tool Tassi di cambio

Situazione opposta per il Dollaro australiano sostenuto da una crescita economica equilibrata del Paese (tasso di crescita del Pil annuo 1.8%, tasso d'inflazione annuo 1.9%) e soprattutto dai recenti dati pubblicati dall'Australian Bureau of Statistics che vedono un inattesa diminuzione del tasso di disoccupazione, nel mese di settembre, al 5.5%.
Inoltre, a rafforzare la fiducia degli agenti di mercato nei confronti del Dollaro australiano sono i  dati sull'economia cinese, principale partner commerciale dell'Australia, pubblicati questa settimana: tasso di crescita del Pil trimestrale 1.7%, tasso d'inflazione annuo 1.6%.
Come si può osservare dal grafico sottostante, in poco più di due settimane, la valuta australiana ha guadagnato il 1.16% del  suo valore nei confronti del dollaro USA (0.86% nei confronti dell'euro), attestandosi su valori pari a 1.274 Dollari australiani per dollari Usa (1.506 dollari australiani per euro). Sembra, quindi, ripreso il sentiero di apprezzamento di lungo periodo che sta caratterizzando la valuta australiana nel corso di quest'anno.

Tasso di cambioDollari australiani per dollaro usa

Valuta interessante è il Leu moldavo che da inizio 2016 ha intrapreso un percorso di apprezzamento sia nei confronti dell'euro che nei confronti del dollaro, registrando un rafforzamento del 8.7% nei confronti della valuta unica e del 15.4% nei confronti del biglietto verde.
L'elemento di particolare interesse è che questo apprezzamento sta avvenendo in presenza di fondamentali che dovrebbero portare ad una dinamica opposta del cambio:

  • rallentamento del tasso di crescita del PIL, sceso, in termini annui, al 2.5%;
  • accelerazione dell'inflazione annua, aumentata al 7.5%;
  • riduzione dei tassi di interesse, scesi sotto l'8%;
  • disavanzo commerciale sia di merci che di servizi, compensato solo parzialmente dalle rimesse degli emigranti;
  • interventi sul mercato dei cambi della banca centrale di acquisto di valuta estera e aumento delle riserve;
  • incertezza politica, accentuatasi anche recentemente. Questa settimana, infatti, ha visto come protagonista il Presidente della Repubblica moldava, Igor Dodon, che ieri è stato momentaneamente sospeso dalla corte costituzionale, dopo il suo rifiuto di nominare Eugen Sturza come ministro della difesa.

L'unica motivazione che può giustificare la dinamica dell'ultimo anno del Leu moldavo è l'attesa dei mercati sui benefici che deriveranno alla Moldavia dalla sua integrazione economica e politica con l'UE. Questa integrazione è stata avviata il 29 novembre 2013 a Vilnius, con la firma della Moldavia di un accordo di associazione con l'Unione Europea, seguito nel 2014 dall'accordo di libero scambio, denominato Deep and Comprehensive Free Trade Area (DCFTA).

Tasso di cambio effettivo Leu moldavo
Vai al tool Tassi di cambio
Potrebbero interessarti anche:
commercio internazionale, quadro macro

Inizio 2024: lo stato di salute dell’economia mondiale in tempi di conflitto
Uno sguardo alla Russia, quasi due anni dopo
Pubblicato da Alba Di Rosa. 14 Febbraio 2024.

treno

Anche nel III trimestre 2022 è continuata la fase di incertezza del commercio internazionale
I dati di commercio evidenziano i primi segnali di rallentamento nel 2022-Q3, soprattutto se confrontati con il trimestre precedente
Pubblicato da Simone Zambelli. 26 Ottobre 2022.

Le prospettive del mercato americano: l’import USA tra incertezza e apprezzamento del dollaro
Le importazioni statunitensi hanno registrato una crescita spiccata nel corso degli ultimi trimestri, tuttavia emergono i primi segnali di rallentamento
Pubblicato da Giulio Corazza. 26 Ottobre 2022.