Gli squilibri nel commercio estero tra USA e CINA
La storia del più grande squilibrio di saldo commerciale tra due paesi
Pubblicato da Luigi Bidoia. 21 Dicembre 2018.
Asia Stati Uniti Analisi Mercati EsteriAnche quest’anno gli Stati Uniti registreranno un deficit delle partite correnti della bilancia dei pagamenti prossimo al mezzo miliardi di dollari. Di questo quasi 300 milioni riguardano il deficit verso la Cina. Se si considerano le sole merci, probabilmente lo squilibrio tra le esportazioni americane verso la Cina e i flussi in direzione opposta raggiungerà il record di 350 miliardi di dollari. Il grafico che segue illustra la dinamica negli ultimi 20 anni di questo squilibrio.
Questo elevato deficit pone all’economia americana due ordini di problemi. Il primo riguarda la perdita di posti di lavoro nell’industria manifatturiera americana in favore di quella cinese. Il secondo, un continuo trasferimento di ricchezza dall’America alla Cina, necessario per tenere in equilibrio la bilancia dei pagamenti
La guerra commerciale avviata dall’amministrazione americana verso la Cina ha proprio l’obiettivo di consentire una progressiva riduzione di questo squilibrio per limitare i problemi che da esso originano.
Abbiamo analizzato l’evoluzione nel tempo della struttura settoriale di questo squilibrio per poter valutare la possibilità che esso sia assorbito attraverso una guerra commerciale. Il grafico animato che segue illustra l’evoluzione delle esportazioni cinesi verso l’America e i flussi opposti dagli Stati Uniti verso Cina, dal 1995 ad oggi, scomposti per settore.
L’analisi dei dati evidenzia i seguenti aspetti:
- le strutture industriali degli Stati Uniti e della Cina, sono fortemente complementari. Solo per pochi settori esiste uno scambio significativo inter-settoriale;
- il successo delle esportazioni cinesi sul mercato americano è avvenuto ad ondate, quasi sempre guidate da grandi imprese americane che hanno cercato in Cina condizioni di basso costo del lavoro;
- le vendite americane di prodotti ad alta tecnologia come gli aerei, rappresentano poca cosa se comparate sia alle vendite cinesi di prodotti per la persona e per la casa a basso costo, sia, soprattutto, ai flussi di beni elettronici assemblati in Cina.
Queste caratteristiche portano a ritenere che il riassorbimento del deficit commerciale americano verso la Cina via guerra commerciale porterebbe ad elevati costi economici per entrambe le economie. Solo un percorso di politica economica ed industriale collaborativo tra i due paesi potrebbe portare ad un suo riassorbimento con limitati costi economici. I prossimi mesi ci diranno se la razionalità economica di lungo periodo è in grado di guidare le decisioni politiche dei due paesi.
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