Commercio estero UE: stime secondo trimestre 2021
Superate le aspettative di ripresa nel secondo trimestre 2021, in crescita del +6% sul corrispondente periodo 2019
Pubblicato da Simone Zambelli. 21 Luglio 2021.
Europa Congiuntura Previsioni Settori Export Congiuntura Internazionale
La disponibilità delle pre-stime ExportPlanning sul secondo trimestre 2021 dei dati di commercio estero dei paesi UE, accessibili attraverso il datamart Congiuntura Paesi UE, permette di documentare la situazione congiunturale delle esportazioni del Vecchio Continente e offre una panoramica più chiara della ripresa economica.
A seguito del brusco crollo subìto nei mesi di crisi pandemica, l'export UE sembra aver agganciato la fase di crescita della domanda mondiale: le esportazioni europee hanno infatti recuperato i livelli pre-pandemici già da inizio 2021 e mostrano un'ulteriore intensificazione del proprio cammino di recupero nel secondo trimestre dell'anno.
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning
Come risulta dal grafico proposto, salta subito all'occhio la fortissima variazione positiva del secondo trimestre 2021, che deve tuttavia ricondursi a mero "effetto base" di tipo statistico, a causa del confronto con l'ampia caduta registrata nei mesi del Grande Lockdown dell'anno precedente. Alla luce di ciò, per fare valutazioni più accurate, è utile confrontare i dati del secondo trimestre 2021 con quelli del secondo trimestre del 2019: se comparate al Q2-2019, le esportazioni UE segnano una variazione ampiamente positiva e pari al +6% in euro.
Complessivamente, nel primo semestre 2021 le esportazioni UE segnano una crescita del +3.6% rispetto al primo semestre 2019, con un ruolo di traino dei mercati Intra-UE e una performance relativamente eterogenea per i principali paesi Extra-UE.
Se comparata ai livelli pre-crisi, infatti, la performance delle esportazioni europee risulta in forte crescita verso i principali partner UE e verso l’Asia, dove spicca l’aumento segnato sul mercato cinese. Buoni segnali di recupero risultano inoltre dalla domanda di beni made in UE dei mercati del continente americano (Nord e Sud America) e dell’area MENA, mentre appaiono in recupero più lento i mercati dell’Europa non UE, dove pesa la performance negativa verso il mercato britannico (si veda grafico che segue).
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning
Esportazioni UE per paese e per industria
Sul fronte dei principali esportatori europei, anche i dati più recenti evidenziano una certa differenziazione in termini di performance dei diversi Stati Membri, come abbiamo avuto modo di raccontare a più riprese. Il grafico che segue permette di confrontare la variazione sperimentata nel primo semestre 2021 rispetto al medesimo periodo del 2019 (asse y), tenuto conto della variazione registrata nel 2020 (asse x).
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning
I paesi dell'Europa centro-orientale si collocano nella sezione del grafico in alto a destra, in virtù della buona performance 2020 e della forte crescita nei trimestri più recenti, tra i quali spicca la Polonia. Per il cluster dell'Europa centro-occidentale risulta particolarmente interessante il posizionamento italiano, che segna uno dei migliori risultati.
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A completamento dell’analisi, può essere utile infine esaminare le performance dell’export europeo in chiave settoriale. Come nel caso precedente, la mappa che segue consente di confrontare l’andamento delle esportazioni europeee, riportando, sulla asse delle ordinata, la variazione sperimentata dai differenti comparti industriali nel primo semestre 2021 rispetto al medesimo periodo del 2019 (asse y), tenuto conto della variazione registrata nel 2020 (asse x).
Fonte: Elaborazioni ExportPlanning
In primo luogo risulta evidente come i dati del primo semestre 2021 sulla perfomance settoriale dell’export europeo appaiono in linea con quanto osservato nei trimestri precedenti, a conferma di alcune tendenze in atto.
Sul fronte dei beni di consumo, continuano ad essere estremamente positivi i segnali provenienti dai beni di prima necessità (Sistema Salute e Agroalimentare). Particolarmente significativo è il posizionamento del comparto Beni finiti per la persona, che, dopo aver trascorso diversi trimestri in territorio negativo, chiude il primo semestre 2021 in leggero recupero (1.1%).
Al contrario, nel comparto tessile intermedio continuano a registrarsi le perdite più significative (-7% rispetto al H1-2019).
Se da una parte l'export europeo di beni di consumo sembra aver completamente recuperato il divario con il 2019, lo stesso non si può dire dei beni d'investimento per i quali si segnala la presenza di diversi settori che sottoperformano rispetto ai livelli del 2019. Nello specifico, continua la debolezza del settore mezzi di trasporto (F3) che malgrado il recupero della componentistica auto, registra una flessione del -2.7 rispetto ai valori del primo semestre 2019.
Conclusioni
La panoramica appena fatta sui dati di commercio europeo per il secondo semestre 2021, ci segnala un recupero deciso delle esportazioni, in particolar modo verso l’area Intra-UE e verso l’Asia. Questa fase di crescita, tuttavia, si differenzia sia per paese, privilegiando l’area dell’Est Europa, sia per industria, con i beni di consumo particolarmente in rialzo, a scapito dei beni di investimento. Nei prossimi mesi si prevede che il commercio mondiale continui a cavalcare questa fase di ripresa delle attività economiche e sarà una grande occasione di rilancio per l’economia di molti paesi.
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